Missili, satelliti e fucili italiani per i torturatori d’Egitto

  di Antonio Mazzeo (*) «Non siamo disposti ad accettare verità distorte e di comodo e se non ci sarà un cambio di marcia da parte degli inquirenti e delle autorità dell’Egitto, il governo potrà ricorrere a misure immediate e proporzionate». Il 5 aprile 2016, intervenendo al Senato sul caso di Giulio Regeni, barbaramente torturato e ucciso al Cairo il

Continua a leggere