Liberare i crocefissi
di Francesco Masala (*) Nessuna legge della Repubblica italiana scritta dopo la fine del fascismo obbliga all’esposizione del crocefisso nei uffici pubblici, né vieta la sua rimozione.
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
di Francesco Masala (*) Nessuna legge della Repubblica italiana scritta dopo la fine del fascismo obbliga all’esposizione del crocefisso nei uffici pubblici, né vieta la sua rimozione.
Continua a leggeredi franz (*) prima ho guardato l’indice del volume, e, con un po’ di vergogna, ho capito che della maggior parte delle stelle nere del libro non sapevo niente, o quasi.
Continua a leggere… e di Gianni Rodari Una nuova puntata di «sparite-sparate» (*)
Continua a leggerePubblichiamo un articolo risalente al 2008 di don Gino Piccio, sacerdote piemontese scomparso lo scorso 12 marzo. Don Piccio, conosciuto per la Cascina G, nel comune di Ottiglio Monferrato, luogo di preghiera, incontro, dialogo e fede, era vicino al movimento dei preti operai e condivideva il sistema educativo del pedagogo brasiliano Paulo Freire. Era nato il 12 settembre del 1920. Ringraziamo
Continua a leggereSe ciò che un tempo si chiamava “soldato di ventura”, e poi “mercenario”, infine “contractor”; se una “etera” diventa una “cortigiana” e oggi una “escort”; se una “guerra coloniale” diventa “escalation imperialistica” e in seguito “missione di pace”; se uno “storpio” diventa un “handicappato” e poi un “disabile” e attualmente un “diversamente abile”; se le parole cambiano è per dare
Continua a leggereIl 15 gennaio il Centro Frantz Fanon, da oltre dieci anni ospite, cioè in convenzione, dell’Asl-1 di Torino ha chiuso. All’improvviso e insensatamente. Dal settembre 2009 operava
Continua a leggere…40 anni dopo E’ il 15 dicembre 1972 quando in Italia viene approvata la legge sull’obiezione di coscienza. Da allora 800 mila persone ne hanno usufruito, la normativa è cambiata più volte mentre il servizio militare dal 2005 non è più obbligatorio. Eppure
Continua a leggereOgni inizio mese comincio a friggere. Punto l’edicola finchè arriva il nuovo «Julia». Lo divoro. Poi di solito lo rileggo
Continua a leggeredi Pietro Tavernari La globalizzazione delle merci e non dei diritti. La libera circolazione delle armi, non delle persone. Ma soprattutto una continua fanfara: a parole si esaltano la democrazia e i diritti umani ma tacendo che tutte le decisioni importanti vengono prese dai soliti pochi noti e da qualche ignoto (come “Dsk”, uno degli uomini più potenti del
Continua a leggereTre mesi prima del maggio. I giornali dell’epoca
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