La fame è un bel gioco
Per una volta partiamo dalla coda: «Quiz finale» a pag 113 (vi dirò dopo di che libro si tratta). «Semplici domande» che
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
Per una volta partiamo dalla coda: «Quiz finale» a pag 113 (vi dirò dopo di che libro si tratta). «Semplici domande» che
Continua a leggereCosa cambia se cambiano i desideri degli uomini? Con questo titolo noi di Maschile Plurale proponiamo un incontro pubblico tra uomini e donne a Roma, il 16 e 17 marzo prossimi. Vorremmo
Continua a leggere«Ci siamo insediati nei luoghi che ci nascondono. Siamo sempre le stesse facce nei medesimi uffici, nei consigli di amministrazione, comitati, accademie, nel commercio, nei partiti e nell’economia. Siamo acquattati nelle pieghe equivoche di istituzioni, società e dicasteri. E qui, se discreti e sottili,
Continua a leggeredi Lorenzo Tosarelli «Noi non cerchiamo un’ utopia. La società utopica è per definizione perfetta e
Continua a leggeredi Anna Sterling (per “Feministing“, 6 ottobre 2012, traduzione e adattamento di Maria G. Di Rienzo)
Continua a leggeredi Noam Chomsky (*) 1 – La strategia della distrazione. L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico
Continua a leggeredi Livia Bloom (tratto dal più ampio servizio «Angela Davis on Free Angela & all political prisoners»per «Film maker magazine» del 15 settembre 2012; traduzione di Maria G. Di Rienzo. «Free Angela…» è un documentario sulla vita di Angela Davis diretto dalla regista Shola Lynch.)
Continua a leggeredi Giorgio Monestarolo Sembra, a captare il rumore di fondo che ci assedia, che il vertice di oggi sia quello veramente decisivo (mentre i ventiquattro che lo hanno preceduto erano solo decisivi e basta). Per stabilire successo o insuccesso
Continua a leggereTessiragnatele, Golia verdi e mutanti genetici nelle meraviglie fantascientifiche di Stan Lee di Fabrizio (Astrofilosofo) Melodia «Da un grande potere derivano grandi responsabilità» («L’Uomo Ragno», 1962).
Continua a leggereImmaginiamo che Mario Monti alle 19,30 circa d’un venerdì di maggio si annoi. E’ in giro per librerie ma non sa se vuol leggere testi seri o stronzate; anzi, è in uno di quei momenti dove il confine fra i due “generi” si confonde. In modo distratto ma forse richiamato dal subdolo sovra-titolo («Una tagliente ma lucidissima satira sulla debolezza
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