CinemAmbiente di Torino e ricordo di Nuti
Il 26° festival raccontato da Manuela Foschi. A seguire un ricordo di Francesco Nuti
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
Il 26° festival raccontato da Manuela Foschi. A seguire un ricordo di Francesco Nuti
Continua a leggeredi Vito Totire (*)
Continua a leggereLa CONFINDUSTRIA DI BOLOGNA ANTEPONE L’INTERESSE PRIVATO ALLA SALUTE COLLETTIVA … L’aeroporto di Bologna nuoce gravemente alla salute. Non saranno i pannicelli caldi proposti dal sindaco a portare ad una soluzione accettabile. di Vito Totire, portavoce della Rete Nazionale Lavoro Sicuro La reazione della CONFINDUSTRIA di Bologna ai “pannicelli caldi” proposti dal sindaco è rifiutare i pannicelli caldi per proporre
Continua a leggereIl mondo ricco si copre di ridicolo, di Andrea Barolini (ripreso da valori.it)
Continua a leggereAllevatori di bestiame, multinazionali senza scrupoli e colossi della finanza mondiale stanno contribuendo alla deforestazione del Gran Chaco, dove si trovano le terre ancestrali del gruppo indigeno. di David Lifodi
Continua a leggeredi Gianluca Ricciato (*) Io non divento di centrodestra se Meloni dice cose finalmente sensate sulla gestione pandemica italiana, così come non divento di centrosinistra se qualsiasi segretario/a del PD dice cose sensate sulla risaputa omofobia degli italiani. Giudico un provvedimento politico e decido se è utile. Ma essendo consapevole di non essere in questo 2023 in una democrazia, bensì
Continua a leggereSegue Cose che voi umani 2022 – I sopravvissuti all’infodemia (*) ripreso dal blog Fiabe Atroci
Continua a leggeredi Gianluca Ricciato Come scrive Wikipedia: “I principali produttori europei e statunitensi di lampade ad incandescenza del tempo si riunirono a Ginevra, il 23 dicembre 1924, firmando il Cartello Phoebus con un termine ideale per il 1955. Tuttavia la seconda guerra mondiale fece saltare l’accordo nel 1939. All’epoca del cartello esistevano diversi tipi non standardizzati di lampadine, per forma, incastro, tensione,
Continua a leggereA dispetto della sua martellante campagna di greenwashing, che imperversa per ogni dove con immagini e slogan rassicuranti, l’ENI continua imperterrita a sviluppare il suo tradizionale core business: la ricerca, lo sviluppo, l’estrazione e la commercializzazione di combustibili fossili in giro per il mondo. Di fronte a tanta perseveranza sorge in molti il dubbio che non sia esattamente questa la
Continua a leggereDa Diogene. Di Rabah Arezki* , ricercatore presso la Harvard Kennedy School per Foreign Policy**
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