Brasile: il genocidio yanomami
La catastrofe umanitaria è stata provocata dalle politiche anti-indigene dell’ex presidente Bolsonaro. di Carlo Miglietta (*)
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
La catastrofe umanitaria è stata provocata dalle politiche anti-indigene dell’ex presidente Bolsonaro. di Carlo Miglietta (*)
Continua a leggereJoenia Wapichana è la prima donna indigena eletta al Parlamento brasiliano. Walter Aduviri sarà il primo governatore indigeno regionale di Puno, in Perù. Una piccola speranza per cambiare le cose dal basso. di David Lifodi
Continua a leggereBolsonaro si presenta al ballottaggio del 28 ottobre con quasi il 20% dei consensi in più del petista Fernando Haddad. Festeggiano la bancada ruralista, i produttori delle armi e le elites bianche del paese. Per sovvertire i risultati del primo turno la strada è tutta in salita. di David Lifodi (*)
Continua a leggereSull’orlo del baratro. I sondaggi indicano Jair Bolsonaro, candidato dell’estrema destra, come sicuro partecipante all’eventuale ballottaggio. Un commento sulle imminenti elezioni e, a seguire, la riflessione del teologo della Liberazione Leonardo Boff che parafrasa il “socialismo o barbarie” di Rosa Luxemburg di David Lifodi (*)
Continua a leggere12 anni e un mese di reclusione per l’ex presidente brasiliano accusato di aver riscosso una presunta tangente. Per il momento il Partido dos Trabalhadores ha scelto di candidare ugualmente Lula per le presidenziali del prossimo autunno di David Lifodi (*)
Continua a leggeredi Roberta Biagi
Continua a leggere… ma il colore di Tabaré Vázquez è un rosa stinto di David Lifodi Il prossimo 30 novembre gli uruguayani torneranno alle urne per scegliere al ballottaggio il futuro presidente del paese: da un lato Tabaré Vázquez, candidato del Frente Amplio, che al primo turno aveva raggiunto il 46% dei consensi, dall’altra Luis Lacalle Pou, astro nascente dei conservatori, fermatosi
Continua a leggeredi David Lifodi La buona notizia delle presidenziali brasiliane è che Dilma Rousseff ce l’ha fatta, anche se di un soffio: con circa il 3% dei consensi ottenuti in più del suo rivale Aecio Neves (51,6% contro il 48,3%), la presidenta sarà di nuovo alla guida del paese per i prossimi quattro anni. La riconferma di Dilma non era scontata:
Continua a leggeredi David Lifodi Grande è la confusione sotto il cielo della politica brasiliana dopo il primo turno delle presidenziali: a sorpresa, non sarà Marina Silva a giocarsi al ballottaggio il Planalto con Dilma Rousseff, ma Aécio Neves, candidato del Partito Socialista Democratico Brasiliano.
Continua a leggeredi David Lifodi (*) A pochi giorni dal 5 ottobre, la giornata del primo turno delle elezioni presidenziali brasiliane incentrate sulla sfida tra l’attuale presidenta Dilma Rousseff e Marina Silva, è certo che sarà l’elettorato femminile e nero a decidere chi siederà per i prossimi anni al Planalto.
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