«Eretiche. Donne che riflettono, osano, resistono»
Le riflessioni di Giulia Abbate sul libro di Adriana Valerio
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
Le riflessioni di Giulia Abbate sul libro di Adriana Valerio
Continua a leggere… rivoluzione. Giuliano Spagnul sul libro di Stefania Consigliere
Continua a leggere«La natura nella concezione di Bacone doveva essere “rincorsa nelle sue peregrinazioni”, “costretta a servire” e resa “schiava”. Essa doveva essere “messa in ceppi” e scopo dello scienziato doveva essere quello di “strappare con la tortura i suoi segreti”. Pare che gran parte di queste immagini violente siano state ispirate dai processi per stregoneria, che erano frequenti al tempo di
Continua a leggere… spiega i 38 anni di ritardo. Per chi è a Milano (e dintorni) l’appuntamento è il 6 luglio; per il resto delle galassie è in arrivo una cascata di podcast aspettando le librerie. E non finisce qui.
Continua a leggere(Roba del Pabuda…) stavo spiegando al mondo intero intorno a me riunito in tondo com’è la vita nel mondo moderno:
Continua a leggereChiacchierando con Attilio Del Vinco del Trasimeno, di migranti economici e di Ivan Illich La quattordicesima volta dell’«Angelo custode» ovvero le riflessioni di ANGELO MADDALENA per il lunedì della bottega
Continua a leggereDopo il paleozoico, il mesozoico e il neozoico siamo in una quarta era biologica? di Leonardo Boff (*)
Continua a leggeredi Marco Deriu Le diverse crisi in corso costringono ad abbandonare certezze, immaginari, linguaggi e schemi cognitivi, a ripensare l’insieme delle relazioni sociali. Il punto di partenza restano tutte quelle forme di autorganizzazione, di autoproduzione, di scambio e condivisione diffuse ovunque, con cui riduciamo la nostra dipendenza dal mercato e dalla Stato. “La decrescita non è una soluzione o una
Continua a leggeredove Antonio Fantozzi racconta di Barbie e di quello che sta dietro le vetrine (*)
Continua a leggeredi Mauro Antonio Miglieruolo Ovverossia, la trave e la pagliuzza. *** Presidente del Consiglio e Presidente della Repubblica si affannano a definire conservatori i pochi che si ostinano a difendere la civiltà dell’art. 18. Sia pure, lo sappiamo, il linguaggio alla 1984 è diventato ormai regola imprescindibile della comunicazione governativa.
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