«E’ anche assennatezza, la follia»

Daniela Pia ricorda Marina Cvetaeva La poesia della Cvetaeva sa raccontare un dialogo diretto con l’essenza delle cose, cercando (molto spesso riuscendoci) di afferrare lo spirito della vita, combattendo senza riuscirci «un desiderio frenetico di perdersi». Di lei Boris Pasternak scrisse: «La verità è che bisognava leggerla attentamente. Quando lo feci rimasi senza respiro per l’abisso di purezza e forza

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Altreconomia: api, “ordinaria” Turchia, neuroscienze ecc

Ogni mese la “bottega” segnala questa rivista (*) che è fra le poche cose leggibili rimaste in Italia, almeno nel cartaceo  «Ma io spero che da questa lotta una generazione in grado di guardare al mondo con maggiore lungimiranza delle generazioni che l’hanno preceduta, capace di uscire dall’isolamento in cui gli esseri umani si sono rinchiusi bell’epoca della loro cecità,

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