Bolivia: rulli di tamburo per La Paz
di Domenico Gallo (*)
Continua a leggereil Blog di Daniele Barbieri & altr*
di Domenico Gallo (*)
Continua a leggereEvo Morales da tempo non era più l’indio ribelle che toglieva il sonno a Washington. L’ultradestra ha sfruttato nel modo migliore le sue enormi contraddizioni, e quelle del Movimiento al Socialismo, per dare vita ad un colpo di stato apertamente programmato e capeggiato da fondamentalisti religiosi quali l’autoproclamata presidenta Jeanine Añez e il picchiatore Luis Fernando Camacho. In gran parte
Continua a leggereLo avevano promesso e lo hanno fatto. Fondamentalisti religiosi, esponenti dell’ultradestra, i comitati civici parafascisti dell’Oriente boliviano già prima delle presidenziali avevano detto pubblicamente che avrebbero tolto di mezzo Evo Morales. Certo, dopo aver perso nel referendum del febbraio 2016, il presidente boliviano non avrebbe dovuto ricandidarsi. Tuttavia, questo è un colpo di stato, con buona pace di chi ritiene
Continua a leggereIn Bolivia si vota per eleggere il presidente. Morales non esprime più radicalità e soprattutto in ambito economico e ambientale sono emerse molteplici contraddizioni. Tuttavia, la riconferma del Mas (Movimiento al Socialismo) resta fortemente auspicabile di fronte ai tentativi di spallata autoritaria a cui si affidano destre e Stati uniti. di David Lifodi
Continua a leggereIn corso il riconteggio dei voti. Al successo del “no” hanno contribuito le tante contraddizioni interne al Mas di David Lifodi (*)
Continua a leggereMa Evo Morales e il Mas dovrebbero abbandonare le amicizie con l’oligarchia terrateniente. Il successo del “si” al referendum fermerebbe l’avanzata delle destre nel continente. di David Lifodi (*)
Continua a leggere… sulla nuova candidatura di Morales alla presidenza per il 2020. Inizialmente odiato da Washington e dall’oligarchia locale, Evo si è trasformato in partner affidabile per il grande capitale di David Lifodi (*)
Continua a leggeredi David Lifodi 61% dei consensi e 2/3 dei seggi in Parlamento: è il risultato del masazo, il successo travolgente del Movimiento al Socialismo, che conferma alla presidenza della Bolivia Evo Morales e attribuisce al Mas una maggioranza schiacciante nel paese. Per il suo principale sfidante, Samuel Doria Medina, della Concertación de la Unidad Demócrata, solo il 24% delle preferenze.
Continua a leggere…a pochi mesi dalle presidenziali di David Lifodi Mancano ancora quattro mesi alle presidenziali boliviane, in programma il prossimo 5 ottobre, eppure merita dare uno sguardo al paese andino e al suo complesso scenario politico: Evo Morales resta il candidato strafavorito per rimanere a Palacio Quemado, ma è interessante analizzare il percorso di un presidente che non si caratterizza più
Continua a leggereIncoronazione indigena di Evo Morales a Tiwanaku di David Lifodi (*)
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