Riarmo italiano, chi ci guadagna

di Gianni Alioti (*) Leonardo, la maggiore impresa militare italiana con oltre il 70% del settore, è ormai una multinazionale integrata alle compagnie Usa, dedita all’export (75% dei ricavi), al centro di complessi reticoli azionari. Fa affari d’oro, ma detiene una quota relativamente bassa dell’occupazione manifatturiera italiana. “Bei tempi per gli azionisti e i manager dell’industria militare” o meglio “Good

Continua a leggere

Si scrive nucleare, si legge profitto

 di Angelo Tartaglia (*) Ormai non passa giorno senza che, attraverso i maggiori canali di informazione, venga menzionato il nucleare italiano prossimo venturo. Intanto il piano delle Comunità Energetiche Rinnovabili (Cer) non procede. A maggio il Parlamento si è espresso a favore di un rientro nazionale nella filiera nucleare, improvvidamente interrotta dal popolo italiano in versione referendaria. Il ministro Pichetto

Continua a leggere

Rigassificatori di metano e guerra

di Mario Agostinelli (*) Sembra che le sinistre europee – quelle italiane incluse – fatichino a riannodare attorno alla centralità del lavoro un legame con le tre grandi emergenze globali – climatica, nucleare, sociale – che vanno affrontate con un unico sguardo d’insieme, a meno che si dia per scontato – come implicitamente ritengono le destre – che non ci

Continua a leggere
1 2 3 4