Lottare per la vita nel Messico dei mega-progetti

di Inés Durán Matute, Rocío Moreno (*) La lucha por la vida frente a los Megaproyectos en Mexico”,  di Inés Durán Matute e Rocío Moreno, è un libro che pone al centro dell’analisi la costruzione delle grandi infrastrutture critiche in Messico, il loro impatto diretto ambientale e sociale e quello indiretto, come catalizzatori di uno “sviluppo” devastatore. Le autrici vengono

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Messico: il Tren Maya della discordia

Il presidente Andrés Manuel López Obrador ricatta le comunità indigene: miglioramento delle condizioni di vita in cambio dell’approvazione incondizionata di un progetto devastante per l’ambiente e per le popolazioni maya. A beneficiarne, come sempre, saranno le grandi imprese e gli uomini più ricchi del paese. C’è da chiedersi se è questa la “quarta trasformazione” sbandierata da Amlo in campagna elettorale.

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Se s’incendia il Chiapas

Già all’inizio dello scorso anno il sottosegretario con la delega per i diritti umani del governo progressista messicano di López Obrador aveva riconosciuto la presenza dei gruppi paramilitari, a differenza delle autorità politiche dello Stato del Chiapas che si ostinano spudoratamente a negarla. Quel che il governo centrale federale non ha alcuna intenzione di discutere apertamente sono le ragioni e

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Estrattivismo pandemico/2

di Alexik (*) [A questo link il capitolo precedente] “Il massacro al villaggio ikoots di San Mateo del Mar non è il risultato di un conflitto interno o post elettorale, così come lo considera il presidente Andrés Manuel López Obrador, ma ha alla sua origine il rifiuto da parte delle assemblee comunitarie dei megaprogetti connessi al canale interoceanico, e mette

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Estrattivismo pandemico

di Alexik (*) Ci avevamo sperato, dal chiuso delle nostre case, osservando sorpresi l’aria della pianura padana tornare trasparente, la biodiversità riapparire e la fauna selvatica avventurarsi, timida, attraverso il cemento degli spazi urbani. Toccavamo con mano, durante il lockdown,  la dimostrazione di come sarebbe bastato fermare questo sistema di produzione, questo modello di mobilità, questo consumo insensato di roba

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