«Terra sem males», un corto di Enrico Masi

un film-saggio sulla dignità umana

di Monica Macchi (*)

Monica-TerraSemMales

Durante un periodo presso la Soas a Londra, il regista Enrico Masi ha iniziato un lavoro dedicato all’impatto dei grandi eventi sulle popolazioni locali, sia in senso urbanistico che antropologico: ne è nata una trilogia composta da «The golden Temple», «Sur les jeux olympiques» e «Respect the Brutal» in cui l’impatto viene narrato attraverso storie personali che assurgono a paradigma universale. Ora sta lavorando a una trilogia brasiliana: «Lepanto», presentato al Bergamo film meeting, «Historia do futuro» e «Terra sem males» presentato a Pesaro. In questo corto la Terra sem males è quella degli evangelizzatori cattolici i quali instillano una visione quietista che rimanda al Paradiso la realizzazione della giustizia e della uguaglianza reprimendo i popoli nativi e la loro cultura. Oggi come allora la difesa della lingua diventa uno strumento di consapevolezza e di presa di coscienza che rappresenta la lotta e la militanza contro il pensiero unico veicolato dai grandi eventi. Infatti Urutau è il fondatore dell’Università indigena di Aldeia Maracana, situata all’interno di un antico palazzo coloniale da cui sono stati sgomberati e che si trova proprio a pochi chilometri dallo stadio di Rio de Janiero e studia la profonda differenza tra i concetti di ancestralità e tradizionalità.

Scheda del catalogo:

TERRA SEM MALES URUTAU GUAJAJARA, Enrico Masi. Italia 2016, 16’

Urutau Guajajara è il fondatore della Università indigena Aldeia Maracana. Cura laboratori linguistici all’università di Rio de Janeiro, dove il suo principale campo di ricerca è la sopravvivenza della lingua Tupì-Guaranì. «Terra sem males» è un film-saggio sulla dignità umana.

(*) Proiettato a Pesaro nella Sezione SATELLITE – “Visioni per il cinema futuro” il 3 luglio.

 

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