Theodore Sturgeon, «Un po’ del tuo sangue»

di Dianella Bardelli (*)

Mi piacerebbe davvero sapere dove Sturgeon andava a pescare le sue storie. Solo nei recessi della mente? Prendeva spunto da dettagli che sentiva raccontare? O da altri scrittori? Viene da chiederselo perché per lo più le sue sono trame davvero originali e così diverse le une dalle altre. Dopo aver letto «Godbody», l’ultimo romanzo che Sturgeon abbia scritto, mi sono rivolta ad altri suoi libri che avevo in casa da tempo e che non avevo mai letto. Uno di questi è lo straordinario «Un po’ del tuo sangue». Nella prima parte ti fai prendere dalle tristi vicende della vita di colui che viene chiamato George (solo in seguito scopriremo che non è il suo vero nome). E’ il figlio di una coppia formata da un omaccione sempre ubriaco e violento e da sua moglie, piccola e cagionevole di salute, su cui si scatena la violenza del marito quando torna a casa ubriaco fradicio, ovvero quasi tutte le sere. I tre fanno una vita solitaria e triste. L’unico diversivo per George è vagare per i boschi e cacciare piccoli animali per i quali fin da piccolo sa costruire abili trappole. Su istigazione del padre impara a rubare nei magazzini alimentari. Ma scoperto viene mandato per due anni in un carcere minorile. Prima si macchia anche di un omicidio. Stare in carcere a George piace, così come gli piacerà stare nell’esercito, quando fugge dalla sua ragazza Anna che è rimasta incinta. Il carcere e l’esercito piacciono a George perché in entrambi ci sono regole da rispettare, e lui sembra amare i luoghi in cui tutto è prestabilito da altri. Ma succede un imprevisto che fa sì che George venga incarcerato. Fin qui quella di Sturgeon è una storia ben scritta e avvincente per via di questo strano George, ragazzo taciturno ma con una filosofia di vita tutta sua, cioè osservare le regole e obbedire agli ordini. Solo dopo il suo arresto scopriamo che la vera storia non è quella sintetizzata fin qui, e solo nell’ultima riga del romanzo scopriamo perché è stato arrestato. E’ nel rapporto con lo psichiatra che lo ha preso in cura che si riesce a dipanare il segreto di George. Il titolo del romanzo è la spiegazione di tutto, ma tu lettore non te lo saresti mai immaginato. Perché è un titolo volutamente fuorviante e nel nostro immaginario evoca “solo” delitti e omicidi. Perché ho trovato straordinario questo romanzo? Prima di tutto per come Sturgeon ha saputo create un intreccio complesso e poi nel modo in cui ci racconta il rapporto fra George e lo psichiatra come se si trattasse di una trama gialla. Suspense, colpi di scena, orrore e compassione si alternano nell’animo del lettore trascinato nella lettura in un’altalena di impressioni e aspettative che terminano con lo svelamento del segreto di George che si trova nelle ultime parole scritte dall’autore. Poche, che sembrano una poesia.

(*) ripreso da http://lascrittura.altervista.org/

LA PRIMA IMMAGINE E’ LA COPERTINA DELL’EDIZIONE GIANO cui fa riferimento Dianella Bardelli: LA SECONDA è una vecchia edizione Urania.

Redazione
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3 commenti

  • ho letto questo romanzo nella vecchia edizione Urania (quella di cui è riportatata anche la copertina in chiusura di articolo). è bellissimo. Lo ho iniziato una sera alle 23 e l’ho finito quella notte stessa verso le 2. Tra l’altro, come anche in Cristalli Sognanti (che cmq è inferiore, per me) quello che mi colpisce è la capacità di Sturgeon di guardare il mondo dal punto di vista dei suoi protagonisti (emarginati e “deficienti”, nel senso latino del termine, da un punto di vista fisico/ intellettuale) e così raccontare (“nonostante” il fantastico delle storie) la società americana. assolutamente un grande autore.

  • Sì, è vero Sturgeon è così bravo perché riesce a mettersi dal punto di vista dei suoi personaggi, quasi sempre emarginati o menomati; per me il suo capolavoro è Più che umano, che potrei rileggere più volte trovandoci sempre qualcosa di nuovo; Anche Godbody è bellissimo; non sono una fanatica del genere fantascienza in sé, ma Sturgeon lo adoro, però Cristalli sognanti ho fatto fatica a finirlo.
    Più che umano l’ho trovato di recente qui: http://www.firenzelibri.net; il proprietario è stato gentilissimo, in un giorno me lo ha fatto avere a casa ad un prezzo bassissimo.

  • Francesco Masala

    ho “scoperto” Sturgeon con “Cristalli sognanti”, e poi ho letto il resto.
    le sue cose minori sono bellissime, le altre, tra cui “Cristalli sognanti” e “Un po’ del tuo sangue”, sono capolavori, per me.

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