Umberto Saba: «Vagammo tutto il pomeriggio…»

173esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)

Umberto Saba ritratto da Federico Patellani, 1946

 

Caro luogo

Vagammo tutto il pomeriggio in cerca
d’un luogo a fare di due vite una.

Rumorosa la vita, adulta, ostile,
minacciava la nostra giovinezza.

Ma qui giunti ove ancor cantano i grilli,
quanto silenzio sotto questa luna.

[da «Il canzoniere»]

(*) Qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da oltre 15 anni invia ad amiche/amici per 5 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie fra le ultime poesie inviate quella da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. [db]

 

Redazione
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2 commenti

  • grazie, Daniele (e grazie al Pabuda)
    per questa perla di Saba
    (che non ricordavo).

    Incomparabile, per grazia e verità.

    Sono e resto convinto che sia un grande servizio alla nostra poesia il dire, ripetere, affermare la grandezza di Saba, vedere nella sua evidenza l’ampiezza del suo lascito, la certezza e solidità della sua ispirazione e lucidità (anche critica: ne testimoniano opere note e ben accessibili, come la Storia e cronistoria e le Scorciatoie e racconti).

    Sono e resto convinto che la sordità o cecità o pigrizia o conformismo che hanno impedito di vedere questa grandezza, che lo hanno costantemente posposto ad autori più poveri, più brevi nella parabola significativa, ma più mondani, sia stata una piccola grande tragedia (ma poi, commedia, poi farsa) della cultura poetico-accademica italiana.

    Concludo questa noticina ricordando il suo articolo del 1911, che intitolò “La poesia onesta. Quel che resta da fare ai poeti”, e che, censurato dalla Voce (Papini), si potè leggere solo 60 anni dopo, come scritto postumo. In quell’articolo c’era già (quasi) tutto quel criticamente è davvero importante dire, e sapere.

  • ERRATA CORRIGE al mio post di pochi minuti fa

    chiedo scusa!
    sono incorso in un lapsus, spero mi perdonino i lettori, Daniele e gli interessati:
    ho ringraziato il Pabuda mentre per questa perla di Saba era da ringraziare la cicala del sabato.
    Faccio ammenda e rettifico:
    grazie, cicala del sabato.
    Grazie, di tutto cuore.

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