Un appello a sostegno del pm Enrico Zucca

“In un momento di inganno, dire la verità è un atto rivoluzionario”  (George Orwell)

Le parole “scandalose” di Enrico Zucca

Il sostituto procuratore della Corte di Appello, Enrico Zucca, tra i giudici del processo Diaz, ha detto che “l’11 settembre 2001 e il G8 hanno segnato una rottura nella tutela dei diritti internazionali. Lo sforzo che chiediamo a un paese dittatoriale è uno sforzo che abbiamo dimostrato di non saper far per vicende meno drammatiche. I nostri torturatori, o meglio chi ha coperto i torturatori, come dicono le sentenze della Corte di Strasburgo,  sono ai vertici della polizia, come possiamo chiedere all’Egitto di consegnarci i loro torturatori?”.
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Un appello a sostegno del pm Enrico Zucca

Alla Diaz, così come a Bolzaneto, fu tortura. L’ha sentenziato la Corte europea dei diritti dell’uomo, più volte.
La “colpa” del sostituto procuratore generale presso la Corte di appello di Genova è di ricordare che le prescrizioni della Corte di Strasburgo sono state disattese.

Giudici, legali, studiosi ed esponenti della società civile esprimono la loro solidarietà al pm.

Milano, 21 marzo 2018 – Da tempo ci occupiamo a vario titolo della tortura praticata in Italia e delle risposte offerte dallo Stato e perciò crediamo che Enrico Zucca, nel suo intervento di ieri a un convegno a Genova, abbia espresso una verità che ci trova pienamente concordi. La risposta delle istituzioni alle torture compiute su decine e decine di persone nelle giornate del G8 di Genova del 2001 è stata gravemente inadeguata e ha tradito largamente lo spirito e la lettera delle sentenze di condanna contro l’Italia inflitte dalla Corte europea per i diritti umani per i casi Diaz e Bolzaneto.

Sono state disattese sia le indicazioni sulle misure necessarie a prevenire nuovi abusi (vedi la contorta e inapplicabile legge dell’estate scorsa e la mancata introduzione dei codici di riconoscimento sulle divise), sia le prescrizioni circa la necessaria rimozione dei funzionari condannati in via definitiva (abbiamo invece avuto protezioni, promozioni, inopinati ritorni al vertice). Solo rispettando simili indicazioni è possibile tutelare la dignità e credibilità delle forze di polizia, sia sul piano interno sia su quello internazionale. Enrico Zucca ha detto una semplice quanto sacrosanta verità, che sottoscriviamo.

Enrica Bartesaghi, presidente Comitato Verità e Giustizia per Genova
Lorenzo Guadagnucci, comitato Verità e giustizia per Genova
Michele Passione, avvocato del foro di Firenze
Donatella Di Cesare, Università di Roma La Sapienza, autrice di “Tortura”
Roberto Settembre, giudice di Corte d’appello nel processo Bolzaneto
Marina Lalatta, Università di Bologna, autrice di “Il silenzio della tortura”
Marialuisa Menegatto, Università di Padova, autore di “Violenza e democrazia”
Vittorio Agnoletto, già portavoce del Genova Social Forum
Adriano Zamperini, Università di Padova, autore di “Violenza e democrazia”
Stefania Amato, avvocato del foro di Brescia
la redazione di Altreconomia
Wu Ming – scrittori

per aderire scrivere ad appellozucca@altreconomia.it

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Non siete Stato voi che parlate di libertà come si parla di una notte brava dentro i lupanari. Non siete Stato voi che trascinate la nazione dentro il buio ma vi divertite a fare i luminari. Non siete Stato voi che siete uomini di polso forse perché circondati da una manica di idioti. Non siete Stato voi che sventolate il tricolore come in curva e tanto basta per sentirvi patrioti. Non siete Stato voi né il vostro parlamento di idolatri pronti a tutto per ricevere un’udienza. Non siete Stato voi che comprate voti con la propaganda ma non ne pagate mai la conseguenza. Non siete Stato voi che stringete tra le dita il rosario dei sondaggi sperando che vi rinfranchi. Non siete Stato voi che risolvete il dramma dei disoccupati andando nei salotti a fare i saltimbanchi. Non siete Stato voi. Non siete Stato, voi. Non siete Stato voi, uomini boia con la divisa che ammazzate di percosse i detenuti. Non siete Stato voi con gli anfibi sulle facce disarmate prese a calci come sacchi di rifiuti. Non siete Stato voi che mandate i vostri figli al fronte come una carogna da una iena che la spolpa. Non siete Stato voi che rimboccate le bandiere sulle bare per addormentare ogni senso di colpa. Non siete Stato voi maledetti forcaioli impreparati, sempre in cerca di un nemico per la lotta. Non siete Stato voi che brucereste come streghe gli immigrati salvo venerare quello nella grotta. Non siete Stato voi col busto del duce sugli scrittoi e la costituzione sotto i piedi. Non siete Stato voi che meritereste d’essere estripati come la malerba dalle vostre sedi. Non siete Stato voi. Non siete Stato, voi. Non siete Stato voi che brindate con il sangue di chi tenta di far luce sulle vostre vite oscure. Non siete Stato voi che vorreste dare voce a quotidiani di partito muti come sepolture. Non siete Stato voi che fate leggi su misura come un paio di mutande a seconda dei genitali. Non siete Stato voi che trattate chi vi critica come un randagio a cui tagliare le corde vocali. Non siete Stato voi, servi, che avete noleggiato costumi da sovrani con soldi immeritati, siete voi confratelli di una loggia che poggia sul valore dei privilegiati come voi che i mafiosi li chiamate eroi e che il corrotto lo chiamate pio e ciascuno di voi, implicato in ogni sorta di reato fissa il magistrato e poi giura su Dio: ‘Non sono stato io’.

 

 

Redazione
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3 commenti

  • Le dichiarazioni di Gabrielli confermano ancor più la necessità di “bonificare” le forze dell’ordine italiane, probabilmente è troppo tardi e non si vedono forze politiche intenzionate ad intervenire, si prospetta x l’Italia un vero e proprio problema di tenuta democratica.

  • Enrico Zucca, uno di noi. Quello che lui ha detto lo ha sostenuto “l’Europa” . A volte lo dice l’Europa vale, a volte no. Oppure di più.

  • Bruno Antognarelli

    Sono vergognose le parole del prefetto Gabrielli. Sa bene che il procuratore dice il vero e nonostante ciò’ manifesta opinioni completamente infondate su ciò’ che dice l’articolo 21 della NS. Costituzione.Manifesto piena solidarietà’ al sostituito procuratore Zucca. Dovrebbero esserci molte più’ persone come lui ad amministrare la giustizia nel ns.paese.

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