Una Coalizione popolare internazionale contro l’Isis, per Kobanê e per l’umanità

Appello urgente firmato dalla «Rete Italiana di solidarietà con il popolo kurdo» (*)

Dal 15 settembre 2014 l’Isis ha lanciato una grande campagna militare su più fronti contro la regione curda di Kobanê (in arabo: Ayn Al-Arab) in Rojava/nord della Siria. Questo è

il terzo assalto di Isis contro Kobanê dal marzo 2014. Visto che ISIS non ha avuto successo nelle due precedenti occasioni, sta ora attaccando con più forze e vuole conquistare Kobanê.
Nel gennaio di quest’anno, i kurdi della regione di Rojava hanno istituito amministrazioni locali sotto forma di tre cantoni. Uno dei tre cantoni è Kobanê. A nord di Kobanê vi è il confine con la Turchia e tutti gli altri lati sono circondati da territori controllati da Isis. Questi ultimi si sono avvicinati ai confini di Kobanê, utilizzando armi pesanti di fabbricazione Usa. Centinaia di migliaia di civili sono minacciati dal genocidio più brutale della storia moderna. La gente di Kobanê sta cercando di resistere con armi leggere contro gli attacchi più brutali dei terroristi di Isis, con il solo aiuto delle Unità di Difesa del Popolo del Kurdistan occidentale, le Ypg e Ypj, ma senza alcun aiuto internazionale.
Per questo una Coalizione popolare internazionale contro l’Isis – per Kobanê – e per l’umanità! è di vitale importanza.

Isis ha sostenitori potenti e ricchi
Gli attacchi a Kobanê fanno parte di un piano generale volto all’annientamento del potere politico dei curdi in Rojava, nord della Siria. Le bande di Isis sono state sostenute in questo dai militari turchi, sia logisticamente sia politicamente. Il piano ultimo della Turchia è “l’occupazione del Rojava Kurdistan”, esercitando pressione internazionale per creare una zona cuscinetto nella regione. La pre-condizione per la creazione di una zona cuscinetto/no-fly zone, è svuotare Kobanê dalle persone. E distruggere l’auto-governo istituito dai curdi nel corso degli ultimi due anni.
La cosiddetta coalizione internazionale per combattere l’Isis, istituita a seguito di un vertice Nato nel Galles lo scorso 4 e 5 settembre, non è intervenuta, nonostante sia possibile osservare l’imminente genocidio ai danni di Kobanê. Non stanno lanciando attacchi aerei nei luoghi sotto attacco da parte di Isis intorno alla regione di Kobanê. Questo approccio delle potenze internazionali sta lasciando centinaia di migliaia di civili curdi in balia di Isis e dell’imminente genocidio.
Alcuni dei Paesi della coalizione sono fra i sostenitori finanziari e militari dei terroristi di Isis in Iraq e Siria. Arabia Saudita, Qatar, e in particolare il governo turco, sono in parte responsabili per aver lasciato che i terroristi di Isis acquisissero potere. L’Isis, indisturbato, è stato in grado di accumulare le risorse finanziarie necessarie – ed è riuscito a reclutare sempre più jihadisti provenienti da tutto il mondo.

Per questo una Coalizione popolare internazionale contro l’ISIS – per Kobanê – e per l’umanità è di vitale importanza.


Il contesto e la verità
L’istituzione dell’autonomia democratica in Rojava è la risposta curda al caos e alle crisi in corso in Medio Oriente, in particolare in Siria. L’esperimento del Rojava si basa sulla democrazia popolare. Oltre ai curdi, questa iniziativa include tutte le altre persone, anche arabi, assiri, armeni e turkmeni. Tra questi gruppi vi sono diverse fedi, tra cui musulmani, cristiani, yezidi e aleviti. Si tratta di un modello che pratica l’unità nella diversità.
Per questo motivo, nessuna grande potenza regionale o globale vuole vedere un’iniziativa come quella del Rojava – caratterizzata da conquiste laiche, non settarie, democratiche – avere successo all’interno della Siria o in qualsiasi altra parte della regione. Si tratta di una rivoluzione democratica, fondamentalmente più impegnativa di quanto non lo sia stata la primavera araba. La stessa politica non settaria è una sfida per i poteri che preferiscono mantenere l’ordine fomentando e aggravando le divisioni settarie. L’Isis ha molto in comune con i capi di stato attuali; il suo settarismo è semplicemente una versione estrema della politica di tutti i giorni in gran parte del Medio Oriente.


L’obiettivo
La Turchia e gli attori globali stanno colpendo i curdi per mezzo dell’Isis, al fine di rimuovere lo statuto di autonomia democratica acquisita dalla lotta del popolo curdo, e in questo modo cercano di diventare influenti nel plasmare la politica della Siria e del Medio Oriente. L’obiettivo principale degli attacchi di Isis è quello di distruggere il sistema alternativo di autonomia democratica che si è creato in Rojava. Se il mondo vuole la democrazia in Medio Oriente dovrebbe riconoscere l’autonomia democratica in Rojava: questa promette un futuro libero per tutti i popoli in Siria. A questo proposito, “l’esperimento Rojava” – che esiste ormai dal luglio 2012 – è uno sviluppo assolutamente cruciale.


Agire ora!
E’ giunto il tempo quindi di dare la Turchia e a questi attori globali ragione di credere il contrario.
Fai parte della Coalizione Popolare Internazionale contro Isis – per Kobanê – e per l’umanità! Agisci ora!
Vai a Kobanê e prendi parte alla resistenza dell’umanità.

(*) L’appello è firmato dalla «Rete italiana di solidarietà con il popolo kurdo» che chiede alle organizzazioni della società civile di sottoscriverlo. Si può aderire scrivendo a info.uikionlus@gmail.com e/o sottoscrizioneappellorojava@gmail.com.

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

3 commenti

  • oggi manifestazione a Roma

    AGIRE ORA PER SCONGIURARE UN MASSACRO CONTRO I CURDI A KOBANE!
    L’organizzazione terroristica IS (Stato Islamico) sta sfortunatamente avanzando dentro la città Kobane nel Kurdistan occidentale (Siria settentrionale). Sono già entrati in alcuni quartieri della città.
    Le forze popolari di difesa curde, le YPG/YPJ, stanno eroicamente difendendo la città ed i civili contro gli attacchi di IS, con armi molto limitate e senza supporto tecnico contro le armi pesanti che IS ha confiscato all’esercito regolare iracheno.
    Migliaia di civili a Kobane sono sotto imminente minaccia di massacro. Migliaia di civili sul confine turco sono anch’essi sotto minaccia di essere attaccati sistematicamente da IS. La popolazione kurda del nord (Turchia), accorsa con catene umane al confine per aiutare i fratelli kurdi in Siria, viene repressa dall’esercito turco con botte e gas lacrimogeni, mentre i tagliagole di IS attraversano il confine indisturbati rifornendosi di armi e curandosi dalle ferite.
    Il presidente del Cantone di Kobane, Mr Enver Muslim, ha avvisato le potenze internazionali della minaccia due giorni fa. Ha chiesto alla coalizione internazionale di rompere il silenzio e ha dichiarato: “Se IS entra a Kobane e commette un massacro di migliaia di persone, tutte le potenze internazionali saranno ritenute responsabili.”
    L’obiettivo principale degli attacchi di IS è quello di distruggere il sistema alternativo di autonomia democratica che si è creato in Rojava. Se il mondo vuole la democrazia in Medio Oriente, dovrebbe riconoscere l’autonomia democratica istituita dal luglio 2012 in Rojava: questa promette un futuro libero e pacifico per tutti i popoli in Siria.
    Migliaia di persone stanno per essere uccise e massacrate davanti ai nostri occhi.
    Ora è tempo di agire e evitare un grande massacro che sta per accadere a Kobane! Partecipiamo in tanti, facciamo arrivare la nostra voce al mondo!
    MERCOLEDI’ 8 OTTOBRE 2014
    A PARTIRE DALLE 19 AL COLOSSEO
    FIACCOLATA
    KOBANE NON E’ SOLA!
    CONTRO IL FASCISMO DELLO STATO ISLAMICO!
    PER L’AZIONE DELLA COMUNITA’ INTERNAZIONALE!
    Centro socio-culturale Ararat – Rete italiana di solidarietà con il popolo kurdo
    info@retekurdistan.it

  • SEGNALO ALTRI TRE APPUNTAMENTI CONNESSI
    1-
    MANIFESTAZIONE DI SOLIDARITA’ COL POPOLO KURDO
    CON LA PALESTINA E ICON POPOLI DEL MEDIO ORIENTE
    mercoledì 15 ottobre ore 16.30 in Piazza Garibaldi
    conclusione in Piazza del Carmine con assemblea
    primi firmatari:
    Rete Italiana di solidarietà con il popolo kurdo, Sardegna Palestina, ASCE, Cagliari Social Forum, USB regionale
    2-
    SABATO 11 ottobre
    Centro Popolare Autogestito Firenze sud – via di Villamagna 27/a
    Giornata di informazione e incontro con la Comunità Curda in Toscana
    La proposta del PKK di Confederalismo Democratico: il ruolo di Turchia, USA
    e UE, lo scontro con l’ISIS e l’esperienza di governo dei cantoni del
    Rojava
    Alle 18 Assemblea con la Comunità kurda in Toscana. Alle 21 cena popolare curda Dalle 22 musica curda dal vivo e proiezione
    3.
    PRATICARE LA LIBERTA’
    CONTRO LA GUERRA SENZA FINE DEL SISTEMA PATRIARCALE:
    DONNE CURDE IN IRAK, SIRIA, EUROPA
    Le donne che fanno sorridere il mondo, e le aggressioni nei loro confronti.
    Due luoghi contrapposti: Şengal sotto controllo dell’ISIS, scenario dove si consumano femminicidi di massa, e Rojava, i territori della rivoluzione femminile
    ROMA, 11 Ottobre 2014
    9,30-18
    Casa internazionale delle Donne
    via della Lungara 19

  • ANCHE A BOLZANO due appuntamenti per sostenere la resistenza del popolo curdo
    domani (sabato 11 ottobre, ore 15) si manifesta in piazza Municipio
    il 16 ottobre (20,30) in via Kolping 3 serata informativa

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