Una pensione dignitosa per Beppe Costa

Andrea Garbin ha lanciato questa petizione e l’ha diretta a Sergio Mattarella, presidente della repubblica

    Mi chiamo Andrea Garbin; scrivo a nome mio, di Marco Cinque, Valeria Raimondi, Antonino Caponnetto, Stefania Battistella, Valbona Jakova. Siamo un gruppo di scrittori e poeti che hanno collaborato e collaborano con Beppe Costa, scrittore, poeta ed editore.

A seguito dell’ennesimo intervento al cuore, Beppe Costa – che attualmente è tornato a vivere a Roma – si trova in una situazione alquanto precaria. Necessita di aiuto quotidiano e versa in una condizione economica che gli rende difficile anche di permettersi le cure mediche necessarie per le patologie cardiache e per gli acciacchi dovuti all’età.

Attualmente vive in un quartiere isolato di Roma (costretto in un bilocale all’uscita del quale c’è una lunga salita) con una esigua pensione che non gli consente di sostenere le cure per le patologie cardiache (ha subìto recentemente il terzo intervento di cardiochirurgia) e neppure la piena autonomia nelle attività quotidiane: camminare, fare la spesa, cucinare, fare fronte alle spese di riscaldamento, pagamento utenze. Queste condizioni non gli permettono di concludere i progetti editoriali in corso e di mantenere contatti con il mondo esterno (sono attualmente difficoltose anche le relazioni al telefono o in rete). Non gli consentono infine di rispondere agli inviti nei luoghi e realtà dove la sua attività è ritenuta di altissimo valore educativo, né di partecipare a incontri, in Italia e all’estero, ai quali viene tuttora invitato grazie a traduzioni e collaborazioni che egli stesso ha favorito, nonché per la riconosciuta fama dei suoi lavori letterari e poetici.

Il lavoro di Costa si svolge sempre al di fuori dalle logiche dei salotti letterari e dei circoli accademici. Fino allo scorso giugno ha proseguito nella febbrile attività di autore e editore, pubblicando negli ultimi anni autrici e autori noti, e altri validi ma sconosciuti e con scarse risorse economiche. Il senso vero del suo lavoro si esprime nei contesti a lui più cari: scuole, carceri e periferie urbane dove, attraverso un assiduo impegno civile, continua a seminare cultura, arte e umanità. Ha scritte decine di libri, pubblicato centinaia di opere, ma la sua coerenza e i suoi princìpi non gli hanno permesso di godere agi e privilegi.

Riteniamo che Beppe Costa sia da considerare tra i grandi della poesia italiana e dell’editoria, visti il coraggio e la tenacia mostrati nel corso di oltre 40 anni di attività nel corso dei quali ha avuto modo di collaborare con grandi artisti e di scoprire e pubblicare per primo autori che successivamente sarebbero entrati in milioni di case e librerie del nostro Paese.

Per tutti questi motivi chiediamo di riconoscere la “Legge Bacchelli” – numero 440 dell’8 agosto 1985 – istituita a favore di cittadini illustri che versino in stato di particolare necessità, godendo Beppe Costa di tutti i requisiti necessari per accedere all’aiuto: cittadinanza italiana; chiara fama e meriti ottenuti nel campo delle lettere; assenza di condanne penali irrevocabili. Sarebbe importante che lo Stato riconoscesse, in vita, il valore e l’importanza di un intellettuale come Beppe Costa.

Speriamo pertanto che la pratica, già attivata dallo stesso Beppe Costa, per mezzo di raccomandata inviata alla presidenza del Consiglio dei Ministri, come richiesto dalla legge, venga presa in considerazione e approvata.

Biografia Beppe Costa

Beppe Costa, nasce a Catania il 25 agosto 1941. Pubblica il primo volume di poesie “Una poltrona comoda” nel 1970 (Giuseppe Di Maria editore), caratterizzato, come gli altri che seguiranno, dai temi dell’amore e dall’anticonformismo; e con Vincenzo Muglia di Catania due guide turistiche, una a livello locale, “Catania, Guida ai monumenti” e l’altra a livello regionale, “Sicilia, Guida ai monumenti”. Traduce tre libri del drammaturgo Fernando Arrabal. Nel 1978 conosce il poeta Dario Bellezza col quale inizierà letture di poesia e presentazioni in giro per l’Italia, utilizzando ogni luogo disponibile: piazze, bar, librerie, teatri.

Il libro “Romanzo siciliano”, oltre ad essere recensito dalla stampa italiana, è la prima delle sue pubblicazioni ad apparire anche negli Stati Uniti su World Literature Today; il romanzo tratta la vicenda autobiografica di un intellettuale siciliano, nel suo scontro e nella sua denuncia del sud e della mafia. Collabora fino al 1985 con articoli sul Giornale del Sud e su I Siciliani, giornali diretti da Giuseppe Fava, e sul Giornale di Sicilia pubblica interviste ad Alberto Moravia, Enzo Jannacci, Léopold Sédar Senghor, Léo Ferré. Nel 1985 lascia definitivamente la Sicilia.

Nel 1989, vince il premio Alfonso Gatto con la raccolta “Impaginato per affetto”. La prefazione è di Giacinto Spagnoletti, che apprezza particolarmente la poesia di Beppe Costa, in cui si esprime mirabilmente il male di vivere e cioè il bisogno di amare e la difficoltà di armonizzare questo con la realtà altra del mondo.

Sue poesie sono state lette dagli attori Lina Bernardi, Arnoldo Foà, Viviana Piccolo, Sara Pusceddu e Valeria Di Francesco e musicate, fra gli altri, da Giovanni Renzo, Andrea Guerra, Nicola Alesini, Giuliano Perticara, Mario Pettenati, Gianluca Attanasio. Affascinato dalle innovazioni musicali, registra un cd con Giovanni Renzo. Questa esperienza lo porta velocemente a realizzare poesia visiva in video con foto e musica principalmente di Giuseppe Natale, René Aubry e Alessandra Celletti.

Nel 2008 l’incontro con il poeta e compositore Mario Salis contribuisce a dare una maggiore sinergia all’edizione italiana del Teranova Festival che, nato in Francia e fondato dallo stesso Salis, sotto la guida di Fernando Arrabal, ha già visto la partecipazione di Lawrence Ferlinghetti, Patrice Leconte e dello stesso Arrabal. In questa occasione conosce anche Andrea Garbin e Fabio Barcellandi, con i quali contribuirà alla nascita del Movimento dal sottosuolo, di cui ancora fa parte.

Esce a giugno 2010, per i tipi di Multimedia Edizioni (Casa della Poesia di Baronissi – Salerno), la sua nuova raccolta di poesie “Anche ora che la luna” (Multimedia Edizioni Casa Poesia di Baronissi) curato da Andrea Garbin e Mariaelisa Giocondo,  con una lettera di Adele Cambria e di Lia Levi. Dal 2011 inizia il sodalizio con la poetessa Stefania Battistella dando vita al nuovo reading/spettacolo: “Di me, di altri, ancora”.

Nel 2014 una antologia delle poesie viene tradotta e pubblicata in Israele in lingua ebraica, israeliana e inglese, in occasione della 15ª edizione del Nissan Festival, dove viene premiato per la poesia e l’impegno alla diffusione della stessa. A fine maggio dello stesso anno pubblica “La terra (non è) il cielo!” (Gilgamesh Edizioni). Seguono nel 2015 “L’ultima nuvola”, nel 2016 “Rosso, poesia d’amore e di rivolta”, nel 2017 “Per chi fa turni di notte”, e nel 2018 “Il poeta che amava le donne”.

Attività editoriale

Nel 1976 Beppe Costa fonda la casa editrice Pellicanolibri, promuovendo nella sua attività di editore artisti schivi, scomodi o emarginati. Riscopre e pubblica le favole di Luigi Capuana “Si conta e si racconta” (1989) ed un volume che Federico De Roberto ha dedicato alla sua città, “Catania”. Pubblica inoltre i testi tradotti del filosofo contemporaneo francese Gaston Bachelard.

Da un incontro con Jodorowsky, nasce l’idea di pubblicare il libro sul “Movimento Panico”, un movimento surrealista fondato dallo stesso Jodorowsky insieme a Fernando Arrabal e Roland Topor. Nel 1980 traduce e pubblica “Manifesto Subnormale”, l’opera prima dello scrittore Manuel Vázquez Montalbán. Sarà inoltre editore di Luce d’Eramo, Alberto Moravia, Dario Bellezza, Goliarda Sapienza, Arnoldo Foà, Angelo Maria Ripellino.

Dal 1982 con il poeta Dario Bellezza dà vita alla collana Inediti rari e diversi con lo scopo di segnalare autori emarginati dalla società letteraria italiana come Anna Maria Ortese. Dal 1992 Pellicanolibri diventa una grande libreria all’estrema periferia di Roma. Qui verranno autori d’ogni parte d’Italia e non solo. Dal 2010 è curatore, per la regione Lazio, della “collana poetica itinerante” di Thauma Edizioni. Dal 2013 cura, insieme a Stefania Battistella, la collana Inediti rari e diversi della Seam Edizioni, traducendo anche un altro testo teatrale di Fernando Arrabal, le poesie di Neeli Cherkovski (USA) e Fahredin Sheu (Albania) e per la prima volta in italiano le poesie di Naim Araidi. Con l’autore, di nuovo in Italia, avrà una serie di incontri in scuole pubbliche e associazioni. Ristampa nel 2013 le poesie “Colosseo” di Dario Bellezza già pubblicate con Pellicanolibri, contribuendo all’edizione degli Oscar Mondadori nel 2015, curata da Roberto Deidier, e l’ultima raccolta di poesie di Ferruccio Brugnaro.

Beppe Costa e la Legge Bacchelli

Nel 1986 riesce, insieme ad Adele Cambria, a fare applicare per la prima volta la legge Bacchelli in favore di Anna Maria Ortese.

ELENCO PRIMI FIRMATARI IN ORDINE ALFABETICO:

Silvano Agosti
Barbara Alberti
Stefania Battistella
Ferruccio Brugnaro
Antonino Caponnetto
Marco Cinque
Igor Costanzo
Andrea Garbin
Andrea Guerra
Dino Ignani
Valbona Jakova
Mauro Macario
Omar Pedrini
Valeria Raimondi
Vincenzo Vita

PER SOTTOSCRIVERE L’APPELLO: https://chn.ge/2P7daxO  

 

 

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

Rispondi a sergio falcone Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *