«Una storia scritta con i piedi«» e…

… e raccontata con cuore e cervello

Migrazioni, asilo, accoglienza: Benigno Moi sul libro-manuale di Rita Coco e Roberta Ferruti con Gianfranco Schiavone

il libro

“Se non vediamo più la linea dei confini

Saremo più leggeri e forse più vicini”  (*)

ReCoSol è la Rete dei Comuni Solidali fondata nel 2003 (da 100 Comuni di varie parti d’Italia, attualmente sono circa 270, fra Comuni e altri Enti intermedi) con lo scopo di mettere in relazione amministrazioni locali impegnate nella promozione di progetti di solidarietà internazionale. In quasi vent’anni di attività e impegno la rete è diventata un punto fermo nella promozione e nel coordinamento di progetti di cooperazione, che riescono a rendere protagonisti anche piccoli paesi, condividendo conoscenze e progettualità nel campo della solidarietà.

Non è quindi un caso che siano stati loro (che da anni curano la pubblicazione di testi in tema con le finalità della Rete) a volere e a pubblicare un libro come ”Una storia scritta con i piedi”, scritto da Rita Coco e Roberta Ferruti (una giurista, già collaboratrice di Rodotà, e una giornalista free lance e attivista verde) con la collaborazione di Gianfranco Schiavone dell’ASGI.

Un manuale

Non è un caso perché il libro, prezioso e necessario, si presenta proprio come un vero e proprio manuale per chi, associazione, ente pubblico, cooperante, “addetto ai lavori”, si occupa concretamente delle tematiche legate all’accoglienza e alle migrazioni. Come quei prontuari che un professionista tiene sempre a portata di mano quando deve verificare, trovare risposte ad un qualche problema che sta affrontando, approfondire un tema, trovare indicazioni o suggerimenti per concretizzare un progetto.

Anche in tempi in cui le guide cartacee sembrano perdere rilevanza, soprattutto in materie in cui la legislazione cambia con molta frequenza (e schizofrenia), questi manuali mantengono una funzione rilevante ed essenziale. Perché sono un punto fermo, una bussola per non perdersi nella miriade di informazioni rintracciabili in Rete. Informazioni molto spesso decontestualizzate; di datazione, fonte e attendibilità incerta.

Il libro di Coco e Ferruti riesce a svolgere questa funzione, oltretutto ricchissimo anche di link e indirizzi web cui rimanda per approfondimenti e verifiche.

Stante l’imprevedibilità di cui si diceva, proprio come i manuali tecnico-professionali, bisognerebbe poterlo aggiornare o integrare ogni paio d’anni. O quantomeno quando cambiano in modo sostanziale norme e scenari.

Non solo un manuale

Il libro però non è solo questo; è anche una raccolta di saggi sulla storia delle migrazioni e di come sono state e vengono affrontate. Ricco di box, schede, grafici e documentazioni che aiutano a far comprendere un argomento molto ”raccontato” (quanto meno quando serve a fini politici e propagandistici) ma sostanzialmente ignorato e sconosciuto.

Per questi motivi – oltre che nella libreria di tutti i Comuni ed Enti vari che si occupano (volenti o nolenti) della materia – dovrebbe trovar posto nella biblioteca di scuole e facoltà umanistiche; di studenti e studiosi che vogliano o debbano approfondire le questioni legate a migrazioni, cooperazione internazionale, accoglienza.

Di libri come questi, che si carichino della funzione di “punto fermo e appiglio”, se ne sente la necessità ancor più nei momenti in cui sembra che la coscienza collettiva e la partecipazione siano in difficoltà; quando si rischia di sentirsi impotenti e disarmati davanti agli attacchi portati da politica, magistratura, social e  grande stampa, contro diritti la cui conquista ha richiesto anni di lotte e fatiche.

L’esempio di Riace e di Mimmo Lucano è esemplare, un esperienza citata e studiata a livello internazionale (tanto da aver portato ad inserire Lucano fra le personalità più influenti del pianeta) distrutta con atti politici e accuse penali ridicole.

La quasi indifferenza con cui negli ultimi tempi abbiamo vissuto le tragedie dei campi di Lesbo e della “rotta balcanica”; il mantenimento sostanziale di alcune norme vergognose dei decreti Salvini, che di fatto ostacolano ancora i salvataggi e gli approdi delle navi delle ONG; la cancellazione dall’informazione mainstream di quanto succede in Siria, son tutte conferme del brutto momento che stanno attraversando i movimenti per i diritti e la solidarietà.

Come lo è stato per i movimenti contro la guerra e per altri diritti da conquistare o difendere, arrivano momenti di stanca e di riflusso, amplificati dalla schizofrenia che sembra aver invaso tutti i nostri agire. In questi momenti, in queste fasi, diventa vitale avere dei punti fermi da cui ripartire. Questo libro, e la ReCoSol, lo sono.

Il libro si articola in 6 capitoli principali (Migrazioni, rifugiati e migranti; Scenario internazionale; Scenario europeo; Scenario nazionale; L’accoglienza di rifugiati e migranti in Italia; Vulnerabili e “più vulnerabili”), ed è completato da un glossario e dalla bibliografia e linkografia contenuta nelle note. 

Le autrici lo hanno presentato nelle maniere in cui possibile farlo di questi tempi, e sono disponibili a continuare a farlo. Qui alcune presentazioni fatte nei tre mesi dall’uscita del libro:

https://www.radioradicale.it/scheda/617936/rita-coco-e-roberta-ferruti-autrici-del-libro-una-storia-scritta-con-i-piedi

https://www.youtube.com/watch?v=QiwholddB5I

https://www.ciavula.it/2020/12/recosol-presenta-una-storia-scritta-con-i-piedi/

https://www.ciavula.it/2020/12/recosol-presenta-una-storia-scritta-con-i-piedi/

Il libro, quasi 300 pagine, costa soltanto 10 euro; se non lo trovate in libreria si può ordinare dalle pagine ReCoSol o contattando le autrici: https://comunisolidali.org/

https://www.facebook.com/Recosol/

Io scrivo da Sinnai, vicino a Cagliari, e chi sta da queste parti lo trova nella libreria del MUA (Museo di Sinnai):

 http://www.muasinnai.com/    39 340 667 1868   https://www.facebook.com/MuASinnai     

 

(*) da “Non si può smettere di fumare“, di Ricky Gianco, nell’album omonimo, Fonit Cetra 1982

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Benigno Moi

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