Vittorio

Svegliata da Naomi in lacrime. Hanno ucciso Vittorio. Ora comincerà il fiume di commenti … chi dirà che se l’è cercata, chi dirà che è un eroe, chi dirà che è un martire, chi che è tutta colpa degli israeliani, chi che è tutta colpa degli islamici.

Vittorio non lo vorrebbe. Ricordo quando, nel 2006, ci siamo conosciuti, in Congo. Quel suo corpo muscoloso, la maglietta nera, la pipa, la determinazione, lo sguardo.

Poi i suoi racconti da Gaza, i rari messaggi personali, quel legame forte; non avrei seguito le notizie da Gaza se non ci fosse stato lui, con la sua capacità di trasmettere il drammatico, ingiusto quotidiano dei civili di Gaza, il suo drammatico ed ingisto quotidiano con loro. Questo stile del rischiare di persona, l’appello con il quale terminava ogni scritto, “restiamo umani”, non facciamoci travolgere dal male, denunciamolo e muoviamoci per fermarlo. La difesa della gente attraverso la conoscenza della loro storia.

Per il suo indomito coraggio avrebbe potuto fare il terrorista, ma Vittorio no, lui restava umano.

Ieri ero tranquilla, “Vittorio ha una grinta incredibile, reggerà anche questo, ce la farà, chi potrebbe volere davvero il male per Vittorio, a Gaza, lui che sta sulle ambulanze, che racconta dei bambini, che partecipa ai funerali, che denuncia gli omicidi dei contadini…

Già, restiamo umani, ora tocca a noi, senza tradirlo

Perchè i nostri morti non sono morti, sono nella capanna, nella folla, nella foresta che freme (Birago Diop)

Chiedo scusa per l’intrusione.

Donata Frigerio

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