Voci dal silenzio

A cent’anni dal genocidio degli armeni in Turchia inizia in “bottega” un percorso di informazione e riflessione: primo post (*)

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Sabato 18 e 19 aprile: ore 14 – Sonya Orfalian per «Passioni» (Radiotre-Rai)

«Voci dal silenzio: cento anni dal genocidio degli armeni» di Sonya Orfalian. In questo fine settimana Radiotre manderà in onda due puntate della trasmissione «Passioni» realizzate e condotte da Sonya Orfalian.

Nelle due puntate, Sonya Orfalian – scrittrice e figlia della diaspora armena – racconta il genocidio del suo popolo raccogliendo e componendo insieme in un affresco sonoro le voci di chi ha testimoniato direttamente l’orrore di un crimine che attende ancora giustizia.

http://www.radio3.rai.it/dl/portaleRadio/Programmi/Page-5f6a383c-7e48-4074-9b27-115f3e971eb2.html?set=ContentSet-7727e719-af61-4a5c-acce-facf7bea61df&type=A

(*) Da oggi in “bottega” avremo ogni giorno (alle 16) un post sulla storia armena, sul genocidio del 1914, sulla diaspora, sui nodi storici che pesano sull’oggi. E’ il contributo della nostra piccola redazione per far sì che il ricordo non duri un giorno o una settimana… come spesso accade nelle commemorazioni ufficiali. Abbiamo disegnato, attraverso una dozzina di post, un affresco che pensiamo possa essere utile. Se qualcuna/o vuole aiutarci ad allargarlo, a proseguirlo… benissimo, si faccia sentire. La foto è ripresa da Wikipedia. (db per la redazione)

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • Daniele Barbieri

    FRA LE TANTE INIZIATIVE… SEGNALO QUESTA a REGGIO EMILIA

    In occasione del centenario del genocidio degli Armeni
    “Una Cena Armena”
    Martedì 21 e mercoledì 22 aprile, h. 20.30
    Teatro Cavallerizza (Centro Cesare Zavattini)
    via Allegri, 8/A -Tel. 0522-458811

    “Una cena armena” è una pièce di Paola Ponti nata dall’incontro di Màlbeck Teatro con Sonya Orfalian. Negli anni Settanta, dopo il colpo di Stato di Gheddafi, la Orfalian ha trovato asilo in Italia, dove ha coltivato la ricerca attorno alle proprie radici culturali. Qui ha scritto il testo da cui lo spettacolo attinge e a cui si mescola, “La Cucina d’Armenia”, che custodisce, insieme alle oltre centotrenta ricette, le radici di una intera cultura, offesa e misconosciuta, ma non per questo meno ricca di tradizioni.
    Attraverso gli ingredienti della tradizione, che permettono all’autrice la ricostruzione della vita quotidiana in terra d’Armenia, prende forma il passato del padre, armeno palestinese, rifugiato in terra di Libia e vissuto senza avere mai avuto una cittadinanza, né un passaporto, ma solo un lasciapassare verde con la scritta: “Palestinian Refugee in Libya”.
    Così, dando sfogo al ricordo di luoghi, usi, proverbi, leggende e ricorrenze, si mescola il peso dolce a quello amaro di un’eredità da onorare. Una cena armena racconta la storia di due generazioni che hanno la forza di guardarsi in faccia, di affrontarsi e di passarsi il testimone. La regia è affidata a Danilo Nigrelli che, insieme con la giovane Rosa Diletta Rossi, ne ha anche interpretato il testo. Danilo è Aram, Rosa Diletta è Nina, rispettivamente un signore armeno e una ragazzina italiana, i quali destini si incrociano in una notte qualunque, al calore dell’ojàkh, il focolare, mentre fuori impazza una tormenta di neve. I due personaggi si muovono nello spazio come due bestie in gabbia, che lentamente cominciano ad annusarsi. Entrambi nascondono un mistero, entrambi con lo stesso profondo bisogno di conoscere le proprie origini. Una cena armena è una commedia dolorosa e insieme divertente, a tratti comica, a tratti profondamente commovente. È la summa di due storie, antitetiche e insieme riflesso l’una dell’altra, che hanno alla fine la forza di guardarsi, di affrontarsi e di passarsi il testimone, stemperando, attraverso il cucinare insieme, le oscurità del proprio passato.
    Prenotazioni e informazioni: http://www.iteatri.re.it/Sezione.jsp?idSezione=3450

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