Tiro a segno di Loiano: rumori, irregolarità e …

altre (strane) cose accadono in una zona rossa

Lettere di Legambiente e di Vito Totire alle istituzioni

Sindaco di Loiano Fabrizio Morganti

Sindaco@comune.loiano.bo.it

p.c.

Presidente Città Metropolitana di Bologna Virginio Merola

Virginio.merola@cittàmetropolitana.bo.it

UITS Sezione di Loiano, Presidente Andrea Barbanti, vice Oppicini Lauro

Info@tsnloiano

UITS Nazionale, Col. Igino Rugiero, commissario straordinario

Segreteria@uits.it presidenza@uits.it

Ministero della Difesa

Stato maggiore dell’Esercito

Dipartimento delle Infrastrutture – Ufficio poligoni

Statesercito@esercito.difesa.it

Infrastrutture_bologna@difesa.it

LA LETTERA DI CLAUDIO CORTICELLI E CLAUDIO MONTI

Valsamoggia, 20 gennaio ’21

Signor Sindaco,

Unitamente ai gestori del Tiro a Segno di Loiano e ai Referenti Istituzionali in indirizzo

Come lei sa Sindaco, ed anche i gestori del Tiro a Segno di Loiano, da diversi anni, fini dal 2015 ad oggi, i nostri soci di Valsicura, la nostra associazione LEGAMBIENTE nazionale, e le nostre istanze Regionale e Circolo Locale, si stanno occupando delle irregolarità persistenti, dell’inquinamento acustico e dei disturbi arrecati agli abitanti di Valsicura, dalla attività del Tiro a Segno di Loiano.

Con questa nostra comunicazione vogliamo evidenziare delle irregolarità de riteniamo preoccupanti, e nel contempo lavoriamo perchè non si verifichino in avvenire, cercando un dialogo, una collaborazione con tutti coloro che hanno delle responsabilità militari, civili e amministrative sul Tiro a Segno di Loiano.

Con questa lettera, le esponiamo i fatti documentati e accaduti nella settimana festiva di Natale e fine anno 2020 e di gennaio 2021, nelle quali poniamo diverse domande, chiedendo delle risposte rispetto alla presunte irregolarità amministrative nelle attività del Tiro a Segno di Loiano.

Ma veniamo ai fatti:

In data 31/12/2020, dichiarata zona rossa in tutta Italia con ordinanza del Sindaco n. 30 di divieto di botti, petardi e simili dal 27/12/2020 al 06/01/2021; constatiamo che presso il Tiro a Segno Nazionale di Loiano dichiaramente chiuso fino al 06/01/2021, come disposizioni rilevate dal sito Internet, si svolgeva invece regolarmente attività di tiro.

A fronte di tale episodio alle ore 10,12 sono stati allertati dai nostri soci abitanti di Valsicura, sia il Sindaco di Loiano, che i Carabinieri della locale stazione di Loiano, i quali quest’ultimi recandosi sul posto hanno verificato che le esercitazioni di tiro erano effettuate da appartenenti la Polizia di Stato, provenienti da Bologna.

Sono inoltre intervenuti i Vigili Urbani di Loiano mandati dal Sindaco a fare un sopralluogo, il quale, tramite sms, ha confermato che si trattava di esercitazioni della Polizia di Stato:

  1. Domandiamo chi autorizza Agenti della Polizia di Stato ad esercitarsi al tiro al segno provenienti da altri Comuni presso una struttura attualmente chiusa, e da persone provenienti da altri comuni come fa decreti anti covid, e se il Sindaco sia in possesso delle relative autorizzazioni.

  1. Domandiamo inoltre chi controlla l’apertura del poligono in assenza dei responsabili. Come mai questi agenti hanno le chiavi per entrare e usare l’impianto ? e’ regolare questa situazione ?

  1. Domandiamo se questi agenti hanno apporto la loro firma sui registri di presenza del Tiro a Segno di Loiano

La stessa situazione si è verificata anche martedì 05/01/2021.

Ancora agenti di Polizia il martedì 12/01/2021

Ancora Venerdì 15 Gennaio 2021

Quindi ad oggi constatiamo queste presenze, dato che il Tiro a segno di Loiano è aperto nelle giornate di Giovedì, Sabato e Domenica, in tempi normali, non come ora in zona Arancione.

Infine ci domandiamo il motivo per il quale tutte le strutture sportive siano chiuse in zona gialla mentre il Poligono in questione, continua ad esercitare la propria attività.

In aggiunta sottolineiamo:

  1. l’irregolarità delle fognature del Tiro a segno con le vigenti normative, dato che scaricano nei campi a valle nei terreni dei vicini

  1. La presenza di un elevato numero di ogive e proiettili che rimbalzano nei terreni dei vicini, che sono pericolosi quando sono in essere le attività di tiro dato che due linee di tiro sono all’aperto, e che si rende necessaria a cura della Sezione UITS locale, la bonifica dei terreni agricoli dei vicini

  1. L’insonorizzazione della linea di tiro delle pistole, al chiuso, che attualmente risulta più rumorosa di prima

  1. che vengano rispettati nell’immediato futuro, anche da parte delle Forze dell’Ordine, e da tutti i frequentatori gli orari di apertura, orari concordati tra Comune di Loiano e Gestori del Tiro a Segno.

Rimanendo in attesa di risposte, a disposizione per possibili incontri a distanza o in presenza, in sicurezza, in sede istituzionale a Bologna, porgiamo distinti saluti.

Il Legale Rappresentante per i soci di Valsicura

Il Presidente Claudio Corticelli Claudio Monti

LA LETTERA DI VITO TOTIRE

Al Signor Sindaco di Loiano

Al Presidente della città metropolitana di Bologna

A Legambiente

Agli organi di informazione

Preso atto della segnalazione di Carlo Corticelli a nome di Legambiente relativa al Tiro a segno di Loiano in località Valle Sicura, nelle more di una più saggia opzione da parte dei “decisori politici” a livello nazionale che dovrebbe essere quella di mettere al bando totalmente quel tipo di attività intrinsecamente e oggettivamente inquinante, chiediamo di sapere quali risposte si intendano dare alle osservazioni di Legambiente con particolare riferimento a:

  1. Inquinamento acustico
  2. Inquinamento chimico dell’aria e fisico dell’area e dei suoli circostanti
  3. Scarichi idrici dell’impianto
  4. Coerenza tra le condotte (accessi, aperture,ecc.) di cui l’impianto è stato teatro nelle ultime settimane e le norme restrittive riguardanti la prevenzione della pandemia; è ipotizzabile l’esistenza di permessi e deroghe prefettizie in materia motivate da particolari e urgenti esigenze di addestramento delle forze di polizia?
  5. Accettabilità delle condotte in relazione alla ordinanza sindacale comunale riguardante il divieto d’uso di materiali esplodenti tra il 27 dicembre e il 6 gennaio, ordinanza che certamente ha riguardato “botti” e fuochi artificiali ma la cui ratio poteva e doveva essere estesa a prodotti e merci che sono simili ed peraltro a più alto rischio.

In generale riteniamo che l’impianto citato debba essere sottoposto a stretta osservazione da parte degli organi ispettivi di sanità pubblica anche ridefinendo criticamente parametri di accettabilità finora adottati; ammesso che esista una visione comune su quello che occorre cambiare e mettere in discussione dopo l’epidemia di covid se vogliamo evitare che la suddetta sia solo la prima di una serie di nuovi eventi analoghi. Fatte salve le effettive e circoscritte esigenze di difesa e sicurezza pubblica ma evitando di confondere vere necessità con inaccettabili usi “ludici” che poco hanno a che fare con le attività sportive utili per la salute e pienamente ecocompatibili.

Vito Totire, portavoce rete nazionale per l‘ecologia sociale

Bologna, 22.1.2021

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *