Covid, Ufo e servizi segreti

di Gianluca Cicinelli. A seguire una noticina per scettici.

Che il Covid fosse un oggetto misterioso per la scienza lo avevamo capito, magari ci era sfuggito che tramite il Covid avremmo visto da vicino gli OVNI – oggetti volanti non identificati, o Ufo se preferite – con la benedizione dei servizi segreti degli Stati Uniti.

John Ratcliffe – direttore dell’intelligence nazionale americana (Dni) finchè è rimasto in carica Trump – intervistato da Fox News non solo ha ammesso l’esistenza di oggetti volanti non identificati e altri fenomeni di difficile spiegazione scientifica, ma ha annunciato che dal prossimo giugno verranno messe a disposizione dei cittadini le immagini di Ufo registrate dagli osservatori Usa. E’ successo infatti che all’interno della legge varata lo scorso dicembre, con cui sono state finanziate le attività per ridurre l’impatto del Covid, era inserito un paragrafo che ordinava al Pentagono di produrre entro il primo giugno un rapporto sui fenomeni inspiegabili avvistati nel cielo.

Attenzione però, lo scopo della ricerca era un po’ diverso: l’aria che interessa il Pentagono è quella in cui si sviluppano soprattutto sistemi d’arma che possono costituire una minaccia per gli Usa, ma senza specificare distinzioni tra i fenomeni intercettati. Alla fine però nel calderone del rapporto governativo sono finite le situazioni che gli analisti hanno ritenuto inspiegabili, traiettorie impossibili di oggetti volanti, manovre che sovvertono le leggi conosciute della fisica, oggetti geometricamente inediti che sorvolano i cieli e via dicendo, insomma, come le descrive Ratcliffe: “situazioni dove non abbiamo una buona spiegazione per alcune delle cose viste”. Un esempio? “Gli Stati Uniti – ha dichiarato Ratcliffe – possiedono prove segrete che gli Ufo hanno infranto la barriera del suono senza emettere un boom sonico”.

Abbiamo adesso il rapporto che verrà pubblicato dal Pentagono, dal segretario della Difesa e dal direttore dell’Intelligence nazionale. Secondo Ratcliffe gli avvistamenti sono molto più numerosi di quelli già divulgati. Alcuni sono stati declassificati. E quando parliamo di avvistamenti, ha specificato Ratcliffe, parliamo di oggetti avvistati da piloti della Marina o dell’Aviazione, o inquadrati da satelliti, e che francamente erano impegnati in azioni difficilmente spiegabili. Il Dipartimento della Difesa a settembre aveva approvato la creazione di una Task Force sui fenomeni aerei non identificati, specificando che il gruppo governativo sarebbe stato guidato dalla Marina sotto la supervisione dell’Ufficio del Sottosegretario alla Difesa per l’intelligence e la sicurezza.

Le osservazioni di Ratcliffe arrivano mesi dopo che il Pentagono ha pubblicato tre video di fenomeni aerei non identificati, dopo anni di speculazioni e chiacchiere. I video della Marina sono stati rilasciati l’anno scorso attraverso il Freedom of Information Act che mostrava gli Ufo che si muovevano a velocità incredibili ed eseguivano manovre aeree apparentemente impossibili. Uno dei video è stato girato nel novembre 2004; gli altri due sono del gennaio 2015. I tre video avevano il nome in codice “Fliri”, “Gimbal” e “GoFast”. I video, catturati dalle telecamere degli aerei della Marina con sistemi di puntamento a infrarossi, mostrano forme nere che fluttuano e talvolta accelerano a velocità incredibili contro il vento mentre i piloti perplessi guardano.

Ratcliffe ha affermato di aver tentato di declassificare alcuni servizi di intelligence governativi sugli UFO durante il suo mandato come Dni, ma senza successo. Eppure i fenomeni sono segnalati sempre più spesso. Il mese scorso c’è stato un Ufo segnalato dai piloti dell’American Airlines, volo 2292 del 21 febbraio scorso, per il quale la Federal Aviation Administration non ha avuto risposte dagli organi di controllo. Secondo la rivista Forbes “un pilota diretto a Phoenix ha riferito di aver visto un oggetto sul New Mexico poco dopo mezzogiorno, ora locale, domenica 21 febbraio 2021. I controllori del traffico aereo della FAA non hanno però visto alcun oggetto nell’area sui loro radar”.

NOTICINA di db PER SCETTICI

In “bottega” abbiamo sfiorato gli UFO qualche volta. Per esempio qui: Gli UFO erano davvero roba della CIA?; e qui Stalin e Ufo vs Usa: 1-0. Che burloni quegli alieni!

Al solito CIA, DNI, FBI, NSA (e soci) dicono tutto e il suo contrario. Nel 2015 in “bottega” scrivemmo:

Ufo sta per “Una frode oltreatlantico”? Ricevo (da Andrea) e posto.

Account twitter ufficiale della CIA: Reports of unusual activity in the skies in the ’50s? It was us.
http://t.co/BKr81M5OUN (PDF 9.26MB)

La Cia ha ammesso: i presunti Ufo avvistati tra gli anni ’50-’60 erano frutto di test segreti compiuti dagli aerei spia U-2.
Nell’account ufficiale Twitter la Cia scrive: «Le notizie sull’attività inusuale nei cieli negli anni Cinquanta? Siamo stati noi». L’aereo testato dalla Cia era in grado di volare a 70mila piedi, un’altitudine che all’epoca sembrava impossibile all’uomo poter raggiungere, facendo sospettare, specialmente ai piloti, che qualcosa di strano stesse accadendo nei cieli.
«In quegli anni la maggior parte degli aerei commerciali volava a 20mila piedi e quelli militari a 40mila».
«Di conseguenza, una volta che gli U-2 iniziarono a volare sopra i 60mila piedi, i controllori del traffico aereo iniziarono a ricevere testimonianze dell’avvistamento di Ufo».
La Cia, in realta’, fece un controllo incrociato con le segnalazioni e i suoi registri di volo, ma quando capì che si trattava degli aerei spia U-2 mantenne il silenzio.
Il rapporto fa parte dei documenti declassificati nel 2013 che rivelarono l’esistenza della famosa Area 51 nel Nevada, la base top-secret militare dove venivano fatti vari test. Fonte: Ansa.

Questa notizia meriterebbe un paio di riflessioni e molte ulteriori indagini; ma intanto… se davvero all’Ansa hanno scritto che di Area 51 si parla dal 2013 hanno toppato di grosso.

Il bvzb (buon vecchio zio barbieri) si era riproposto di recuperare su Area 51 un antico scritto – fatto a due mani, con Riccardo Mancini – ma non lo trovò. Però uno di questi giorni si arrampicherà agli ultimi piani della bdb (biblioteca di Babele) e chissà.

Nel frattempo se cercate un altro punto di vista resta interessante «Su cose che si vedono in cielo» del bvcgj (buon vecchio Carl Gustav Jung). Mi scuso per l’intromissione ma Cicinelli mi ha “provocato” di Marte-dì e mi son fatto prendere la chela (ops: la mano).

La colonna sonora consigliata per gli scettici potrebbe essere Cristina D’Avena più Gianni Morandi. E come immagine questa sotto – trovata in rete (grazie Fiorella) ma ignoriamo se abbia un copyright – è quasi perfetta per burloni e/o invasori alieni.

 

ciuoti

Un commento

  • Il fatto curioso, parlando del Pentagono, ad esempio ripensando ai fatti dell’11 settembre, è che si sono accorti dell’aereo quando quasi gli era già caduto addosso; il ché è tutto dire rispetto a chi detiene il primato della sicurezza nazionale americana e non solo…
    Il COVID è il vero alieno e le varianti lo stanno a dimostrare, così come è ampiamente dimostrato, nel bene e nel male, che tutto ciò che l’occhio umano non vede risulta difficile da percepire…come sempre ci penserà la natura che ci circonda ad integrarlo ed a renderlo innocuo, prima p poi, a noi umani.
    Grazie a db per l’intermezzo!

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