17 aprile: col quorum in gola
Quando leggerete questo articolo si starà votando al referendum su trivella selvaggia ed eterna
1) il mio amico Lanfranco; 2) l’etichetta di “chi non vota”: 3) comunque vada domani è un altro giorno e ci sarò
1 –
Il disegno è del mio amico Lanfranco Lodoli che però tutt* chiamano Pupo nonostante abbia ormai 119 anni. Mi è piaciuta l’immagine e poi… il suo è uno degli ultimi msg che mi è giunto per ricordarmi di votare – ah già, il referendum; per il divorzio vero? – e dunque passerà alla mia storia o come portafortuna o come jellatore patentato: «Lo so è l’ennesimo appello ma non ne potevo farne a meno . TOCCANNACCE a votà. Ne dicono tante di cavolate per non mandarci, segno che gli da fastidio. Dico solo questa: non vogliono smontare tutte quelle torri quando finiscono le concessioni perché hanno riempito in mare sotto costa di enormi mostri e li vogliono lasciare in perpetuo. A loro soldi e potere, a noi i rifiuti. Un abbraccio collettivo, Lanfranco. PS: ma poi vengono altre importanti lotte per l’ambiente».
2.
C’è chi non vota perché non sa, non vuole sapere che le trivelle riguardano anche il suo culo; c’è chi non vota perché obbedisce a Renzi, Napolitano, RaiFininvest, Corserepubbl ecc; c ‘è chi non vota perché si vanta del suo analfabetismo civico. Ma attenzione: c’è chi non vota per molti altri motivi, ingiusto metter tutt* nel carro dei petrolieri. A esempio gli anarchici, le anarchiche: la maggior parte di loro non voterà oggi, come da sempre diserta le urne. Capisco le loro ragioni pur se non condivido questo specifico punto del loro agire. A ogni modo li/le rispetto: perché quasi tutta l’area libertaria è comunque impegnata in lotte sociali, politiche, economiche, culturali ogni giorno; ben diverso da chi si lagna … ma nulla fa. Secondo il mio punto di vista, compagne/i che militano nel variegato arcipelago anarchico oggi sbagliano ad astenersi ma negli altri 364 – anzi 365 ché siamo in un bisestile – fanno bene a lottare; non c’è bisogno di aver letto «Alice nel paese delle meraviglie» per sapere che 365 giorni meno uno fa 364. Ci pensi chi ha il diploma da ragionier* ma anche i matematicofobic* e viva i regali di non compleanno.
3.
Comunque vada oggi, “domani è un altro giorno” per lottare – ma anche per nuovi referendum – e io ci sarò. Sì, cantava bene Ornella Vanoni… peccato che le sue attuali idee siano poche e ben confuse. A domani dunque.