Il razzismo corre su facebook

di David Lifodi

Riporto qui sotto un dialogo su facebook giratomi da un’amica, esterrefatta per la violenza verbale spropositata espressa nei confronti dei migranti, soprattutto perché chi ha scritto il primo post un tempo faceva parte anche di un’associazione di volontariato e non era certo classificabile come persona di destra. Purtroppo i tempi cambiano: ricordate la lettera pubblicata anni fa da Repubblica dal titolo “Sono di sinistra e sto diventando razzista”?

Filippo

….Al pronto soccorso….immigrato che dice “Italia di merda!!!”……perché non gli danno l’ambulanza per tornare a casa….in questi  casi……..

Maria

Che tornasse al suo paese

Giampaolo

cammina? se cammina può prendere un taxi

Richard

Forse a casa sua gli offrono di meglio ??

Filippo

Cammina…..e lo smartphone per chiamarlo non gli manca!!!

Giampaolo

allora l’ambulanza nn gli serve si fà venire a prendere

Cinzia

Italia di merda…. Perché nn se ne torna al suo bel Paese? Nessuno gli a chiesto di venire qui! Ah già ma qui nell’ Italia di merda e’ tutelato , ha una casa, e se nn ha un lavoro nn importa Xke quest’Italia di merda a LUI da i soldi x vivere e agli ITALIANI che oltre tutto pagano le tasse …” CICCIA”!

Riccardo

beh,un’alternativa ci sarebbe stata:picchiarlo talmente tanto da mandarlo in prognosi riservata..così gli davano anche un letto

Adela

ma che ambulanza….a piedi!!

Annalisa

come si cambia…

Filippo

Annalisa non mi fraintendere…io quando ho vissuto all’estero non mi sono mai permesso, ho sempre rispettato il paese che mi ospitava, mi aspetto lo stesso dagli altri!

Maria  

Signora Adriana, mi permetto di intervenire poiché sono sensibile alla questione. Ho vissuto per circa 3 anni all’estero dove ho studiato e lavorato e non mi sono mai permessa di dire “Paese di merda”. Quando si sta a casa degli altri, si rispettano gli altri e le regole. Se non si sta bene a casa degli altri, si torna a casa. E’ una questione di principio al di là degli aspetti sociali, economici e quant’altro.

In mezzo ai commenti della signora Maria quelli di un’immigrata, che poi ha cancellato le sue risposte, in cui più o meno diceva:

io non mai chiesto niente a nessuno e ho sempre lavorato, paese di merda sarà esagerato, ma quante volte lo dite anche voi italiani?
comunque non sono stata io a dirlo, lo chiarisco perché sennò mi ammazzate

 

Maria

Allora forse non sono stata chiara, non parlo di tasse o altro. Gli stranieri devono rispettare maggiormente il popolo italiano e lo Stato e le regole italiane. Questo volevo sottolineare.

Maria

Rispetto chi viene in Italia a lavorare e a far parte del nostro Paese con buoni propositi.

Maria

Non capisco bene cosa ha scritto ma buona giornata anche a Lei.

Castello Di Tocchi

penso che noi possiamo permetterci di dire “Italia di merda” quando vediamo che lo stato si permette di incentivare i datori di lavoro ad assumere gli stranieri, dando loro tutte le agevolazioni fiscali del caso, invece di fare il contrario

Giampaolo

insomma x finire o italiano o immigrato se uno nn cammina per vari motivi penso che l’usl un mezzo idoneo nn te lo rifiuterà mai

Maria  

Sì concordo Castello di Tocchi. Solo noi possiamo permetterci di criticare il nostro paese. Ma non basta lamentarsi. Bisogna agire per farlo cambiare. Lamentarsi ma non fare nulla per farlo cambiare serve a poco. L’Italia è fatta dagli italiani e siamo noi che dobbiamo farla funzionare come vogliamo.

Annalisa

c’è poco da fraintendere purtroppo

Redazione
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7 commenti

  • sì, il razzismo corre su facebook e non solo, scorre nelle vene di quell’Italia ignorante e retrograda, mafiosa e berlusconiana, che pensa soltanto al proprio misero o grandioso orticello (il proprio tornaconto con qualunque mezzo) e non condividerebbe nemmeno un pomodoro con qualcuno che stesse morendo di fame, ed è anche quell’Italia omofoba, violenta contro le donne e campione di turismo pedofilo… tutto ciò è disgustoso.

  • Interessante la nota di David. Significativa del diffondersi in Italia di razzismo e xenofobia. Dovremmo ricordare a questa gente quando eravamo noi i neri del mondo.
    Condivido in pieno il commento di lallaerre.
    Nessun essere umano deve essere considerato un clandestino o uno straniero in nessun luogo della terra. Il cammino e’ lungo e pieno di ostacoli, ma ce la faremo.

  • Noi Italiani ci siamo sempre autossolti per i nostri peggiori difetti.
    Abbiamo inventato il totalitarismo di stampo fascista, ma ci siamo detti “che ha fatto anche cose buone”, come se di fronte a certe nefandezze si potesse fare una contabilità del buono e cattivo.
    Abbiamo condotto guerre coloniali stragiste, ma a scuola ci parlano solo di El Alamein, e di come le abbiamo perse con l’onore delle armi.
    Siamo entrati in guerra per pura speculazione d’interesse di pochi, portando il paese al completo disastro.
    Tutti al mondo sanno che quando i nostri alleati perdono, noi ci alleiamo col nemico, ma questo lo chiamiamo, correggere un errore.
    E in mezzo ci siamo permessi anche le leggi razziali, il che ci definisce come popolo in grado di attuare politiche razziste, ma fingiamo che nonostante siano passati solo una sessantina d’anni dalla loro fine, sia qualcosa che non riguarda noi, gli italiani.
    Ci raccontiamo che le abbiamo emanate per tenerci buono un alleato pressante e potente, come se la viltà non fosse un’aggravante.
    Di cosa ci stupiano, NOI, gli italiani, (gente che rivendica il diritto di non amare il proprio paese e i propri concittadini, perché l’individualismo è più diffuso del senso di apparteneza) siamo ANCHE questo e qualcosa di peggio avendone l’opportunità, perchè lo siamo già stati e negarlo non basta a farci migliori.
    Siamo capaci di razzismo, anche violento, (bruciare campi rom, schiavizzare lavoratori stranieri facendoli vivere in condizioni sub umane, inventare il reato di clandestinità e i CPT, che la comunità internazionale ci contesta come violazione dei diritti umani) è razzismo culturale e istituzionale di stampo italiano.
    Quello che mi indigna di più è il mondo “intellettuale” che ancora sta lì a chiedersi ” Ommioddio, ma non saremo per caso razzisti noi italiani?”

  • Geneviève Makaping

    Lallaerre, condivido! Cinzia! Touché!!!!: “il mondo intellettuale sta lì a chiedersi… non saremo per caso razzisti noi italiani?”. Splendidi commenti! Intanto sono arrivati da ogni parte dell’Europa per dare solidarietà alla Ministra Cécile Kyenge Kashetu! Ma che solidarietà e solidarietà, sono venuti a dirci ed in faccia, a casa nostra (Italia): siete dei razzisti di merda! Geneviève Makaping

  • Grazie David, naturalmente la cosa che dispiace è pensare che la persona che ha scritto il messaggio portava la kefiah e lottava per un mondo più giusto insieme a noi, ora forse sta frequentando troppa upper class.
    L’Italia sta attraversando una crisi di una portata spaventosa, una crisi che è innanzitutto culturale, ma purtroppo non ne ha alcuna consapevolezza e questo non aiuta affatto a risolvere i problemi.
    Annalisa

  • Non per caso ho cancellato il mio account facebook: troppi ignoranti, razzisti e sfigati che se ne approfittano dell’anonimato della rete per sfogare le loro frustrazioni, basta andarci sulla pagina del Ministro Kyenge per farsi una risata o un pianto leggendo la quantità di commenti beceri, razzisti e cafoni. Per non parlare dei commenti e post che stimolano la violenza non solo contro l’uomo ma anche contro gli animali

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