19 dicembre 2031

Che ridere Amanda, mi è arrivata una e-mail (anzi una specie di articolo) del 2011. Te lo incollo qui sotto. Chissà per quale strano meccanismo ha girato un ventennio nel cyber-space per arrivare poi a me. Parla proprio del 18 dicembre di 20 anni fa, quando cominciammo di nuovo a vincere ti ricordi? Noi ci siamo conosciute allora. Mentre io cercavo Taviri, rammenti?

Ricordo che la voce dell’oratore rimbombava come i camion della birra vuoti su una strada lastricata, e la gente che assisteva a quella riunione era ammassata, gli uni stretti agli altri, come tanti ciottoli, con la forte voce che tuonava su di loro. Taviri si trovava da qualche parte, dall’altro lato della sala. Io dovevo raggiungerlo. M’insinuai e mi feci strada tra quella gente vestita di scuro che faceva un muro quasi compatto. Non udivo le parole, non vedevo i volti: sentivo solo il rimbombo e avvertivo i corpi compressi l’uno dietro l’altro.

 

Se qualcuna/o leggendo ha una riminiscenza non si preoccupi.

 

Poi un rumore stupefacente, un muggito. Quel muggito non era rivolto a me. Altri stavano gridando, L’oratore aveva detto qualcosa, qualcosa di molto giusto, a proposito di tasse e di ombre. Eccitata, mi unii al grido – Sì, Sì – e a spintoni riuscii a uscire. Su di me il cielo della sera si stendeva profondo e incolore e tutt’intorno, quasi annuendo, ondeggiavano alte erbacce dalle cime secche, bianche, dai piccoli flosculi ravvicinati, Non avevo mai saputo che nome avessero. I fiori ondeggiavano sulla mia testa, inclinandosi nel vento che soffiava sempre sui campi all’imbrunire. Corsi tra loro, che si curvarono flessuosamente per tornare di nuovo a ergersi diritti e oscillanti in silenzio. Tra le alte erbe era fermo Taviri nel suo abito migliore quello grigioscuro che lo faceva sembrare un professore o un attore di prosa, di una eleganza severa.

 

Se qualcuna/o leggendo ha una riminiscenza non si preoccupi.

 

Cosa mi aveva detto quel giorno Taviri? Non riesco a ricordare. Come sei stata coraggiosa ad andare avanti, a lavorare, a scrivere, in prigione, dopo le sconfitte del Movimento, dopo la morte del tuo compagno, mi diceva di solito la gente. Stupidi. Che cos’altro c’era da fare? Coraggio, eroismo… ma che cos’era il coraggio? Non l’avevo mai capito. Il non aver paura, diceva qualcuno. Aver paura ma proseguire, affermava qualche altro. Ma che cos’altro si poteva fare se non proseguire? C’era mai stata qualche altra scelta reale? Morire era semplicemente continuare in un’altra direzione.

 

Se qualcuna/o leggendo ha una riminiscenza non si preoccupi.

 

Ricordo che in quei giorni qualcuno o qualcuna disse: «siamo tanti lontano dalla rivoluzione che forse ci siamo vicini».

 

Se qualcuna/o leggendo ha una riminiscenza non si preoccupi.

 

Che cosa era la rivoluzione io lo sapevo prima di sapere che cosa volesse dire “capitale”. Prima di conoscere altri luoghi che non fossero la via dove giocavo con le biglie, con le ginocchia coperte di croste insieme con bambini di 6 anni. Significava che io e gli altri bambini e i genitori di quei bambini e gli ubriachi e le puttane e tutto ciò che si trovava in quel quartiere miserabile eravamo alla base di qualcosa… eravamo le fondamenta, la realtà, il principio.

Ma trascineresti la civiltà giù nel fango? avevano gridato più tardi le persone per bene, sconcertate, ed io per anni avevo cercato di spiegare loro che se tutto ciò che avevi era il fango allora, se tu fossi stato dio, avresti mutato il fango in esseri umani e che, se tu fossi stato un essere umano, avresti cercato di servirtene per edificare case dove potessero vivere gli esseri umani.

 

Se qualcuna/o leggendo ha una riminiscenza non si preoccupi. Se siete appassionate/i di fantascienza probabilmente avete riconosciuto da dove ho rubato (cioè preso per altri scopi, non per mio lucro) quei brani. Sì è «Il giorno prima della rivoluzione» di Ursula Le Guin (traduzione di Donatella Cerutti), un racconto oggi difficile da trovare in italiano, che si lega al ciclo di storie di Anarres con al centro il romanzo «I reietti dell’altro pianeta: un’ambigua utopia», uno dei libri che non mi stanco di consigliare. Io ho solo mutato alcune parole e immaginato che siano rivolte a un’Amanda (o una Edda, o un Matar, o Pablo o Kadija o Giulia o Kashif o Jan) conosciuta/o 20 anni prima, alla vigilia di quella grande rivoluzione che in qualche modo cominciò il 18 dicembre, giornata. E’ fantascienza? Chissà. Ed ecco qui sotto il lungo msg di 20 anni fa (db, temporaneamente in transito nel 2033)

 

MANCANO 9 DOM al 18 DIC

 

Dopo i forum di Quito e di Dakar, le e le discussioni e i preparativi per la giornata d’azione globale del 18 dicembre sono proseguiti tramite riunioni via skype, realizzate a luglio e a settembre.

Nel corso di queste riunioni ha preso forma una sorta di coordinamento internazionale, con una decina di partecipanti da Stati Uniti, Italia, El Salvador, Belgio, Spagna, Costa d’Avorio, Colombia, Perù, Olanda, Messico, Svizzera. Tramite una mailing-list, creata dopo il forum di Dakar, sono coinvolti nei preparativi anche rappresentanti di altri paesi, tra cui alcuni dell’Asia, come Bangladesh, Filippine e India, dell’Africa settentrionale e di quella sub-sahariana, come Burkina Faso, Camerun e Mali.

Verrebbe da dire: viva la tecnologia e il web! Ma, come si può immaginare, questo tipo di comunicazioni sono estremamente complicate e laboriose. Le riunioni via Skype sono una vera Babele, o meglio: un tale casino che risulta proprio difficile raccontarle. Divertenti quanto si vuole, ma non proprio l’ideale per prendere decisioni chiare e condivise. Così, nell’ultima riunione settembrina si è cercato di suddividere tra i partecipanti il lavoro di diffusione della proposta e articolazione delle iniziative per aree geografiche (ma in alcuni casi si tratta di continenti o sub-continenti interi!) affinché si realizzino incontri diretti per organizzare le azioni e cercare di coordinarle, magari viaggiando nelle regioni e nei paesi limitrofi a quelli ove opera ciascun referente.

Su questo piano, l’italiana Arci si sta spendendo moltissimo, curando gran parte del lavoro di comunicazione e presentando l’iniziativa direttamente in alcuni paesi, grazie ai viaggi dei suoi attivisti in paesi più facilmente raggiungibili dall’Italia. Negli ultimi mesi ciò è avvenuto in Austria, a Valencia e in Tunisia.

Dall’altra parte dell’Atlantico, il referente di Boston, un attivista cileno, animatore del May Day Committe locale si sta dando un gran daffare, anche promuovendo incontri e meeting e allacciando contatti in altri stati nordamericani.

Si tratta, evidentemente, di un’attività estremamente dispendiosa. In termini di energie e di quattrini. Anche per questo, nelle ultime settimane, si è cercato di potenziare la funzionalità e l’utilizzo del sito web http://www.globalmigrantsaction.org. Adesso, oltre al logo completamente rinnovato (vi lasciamo immaginare il ping-pong intercontinentale di file jpeg, tiff e pdf che s’è scatenato per addivenire a una scelta grafica condivisa), nella sezione “Dec. 18 Activities” si proverà a riepilogare tutte le attività preparatorie in corso, mentre il classico pulsante “Contact Us” non vi conduce a un misero indirizzo email, ma a una lista (che s’allunga ogni settimana) delle realtà che stanno preparando il 18 dicembre, suddivise per continente e per nazione, in modo che chi visita il sito e volesse attivarsi può verificare se c’è già qualche organizzazione in movimento nel proprio paese o continente e poi mettersi in contatto per “auto-coordinararsi”. Mentre scriviamo queste righe, arriva l’avviso per una riunione (“in carne e ossa”) a Città del Messico, mentre una videoconferenza via internet ben affollata sta per concludersi negli Stati Uniti.

Insomma, si continuano a tirare fili d’una rete sempre più fitta. Cercheremo di raccontarvi tutto.

 

 

Report della prima riunione di coordinamento della giornata di azione globale del 18 dicembre 2011

La riunione è stata fatta il 23 luglio.Alla riunione hanno partecipato:

Edda Pando e Filippo Miraglia di Arci (Italia), Chiara Lainati di Sole terra (Italia), Sergio Reyes del Boston May Day Committe (USA), Federica Badocco di Sole terra (El Salvador), Sarah Klingeberg della rete della Carta Mondiale dei Migranti (Belgio), Ivan Forero del Forum Mondiale delle Migrazioni (Spagna), Yoro Bi Ta Raymond della AFVMC-Aide aux Familles et Victimes des Migrations Clandestines (Costa d’ Avorio), Ronal Vargas di Teletule, Cultura De Paz Para El Desarrollo (Colombia), Francisco Morales del Comite de Peruanos en el Exterior (Peru)

I punti di discussione erano:

  1. Ogni associazione comunica che attività pensa realizzare per il 18 dicembre.
  2. Ogni associazione fa un elenco delle associazioni con el quali sta lavorando nel proprio paese per il 18 dicembre e pensa poter coinvolgere.
  3. La realizzazione del logo della giornata
  4. Creare una struttura di coordinamento internazionale. È necessario che in ogni paese esistano una o più associazioni che facciano da punto di riferimento.
  5. Gestione sito Web: dobbiamo iniziare a comunicare gli eventi che si faranno il 18 dicembre. Ogni gruppo di coordinamento avrà una password per accedere alla pagina web e collocare autonomamente gli eventi che si stanno preparando per il 18, oppure pensare ad un altro sistema.
  6. Data della prossima riunione internazionale

Nella riunione è stato deciso:

  1. Si è ribadito che la piattaforma in base alla quale si svolgerà la giornata del 18 dicembre è l’appello deciso nel Forum Mondiale a Dakar e quello approvato dall’assemblea finale del Forum Mondiale delle Migrazioni a Quito. Inoltre la giornata deve servire a far conoscere la Carta Mondial dei Migranti. Ogni paese, come è già stato detto, potrà elaborare delle richieste specifiche tenendo conto della propria situazione. 
  2. Oltre allo slogan della giornata: “Giornata di azione globale contro il razzismo e per i diritti dei migranti, rifugiati ed sfollati” l’iniziativa del 18 dicembre avrà due simboli che l’identificheranno. Uno sarà il logo del 18 dicembre che sarà pronto a metà settembre. L’altro logo è quello della Carta Mondiale dei Migranti. È importante che questi due simboli siano usati insieme.
  3. Rimangono pochi mesi per il 18 dicembre. Diventa quindi fondamentale, prendere contatto direttamente con le realtà che avevano manifestato il loro accordo alla realizzazione dell’iniziativa.
    In questo senso è stato deciso di suddividere i contatti e definire dei coordinatori di area:
    – Edda Pando e Ivan Forero si occuperanno di sentire le organizzazioni che erano presenti al Forum Mondiale delle Migrazioni a Quito. Per fare questo lavoro sarà richiesto l’appoggio della segreteria tecnica del Forum. L’obiettivo è quello di coinvolgere maggiormente le organizzazioni presenti in Sudamerica.
    – Filippo Miraglia e Rachid Kay si occuperanno di contattare le organizzazioni dell’area del Maghreb.
    – Sergio Mendez e Federica Badocco contatteranno le organizzazioni presenti negli USA, Mexico e Centroamerica.
    – Sara Klinberg se occupèrà di contattare le realtà che appartengono alla Rete della Carta Mondiale dei Migranti.
    Queste persone faranno una relazione entro il 15 settembre in preparazione della prossima riunion internazionale nella quale segnaleranno le organizzazioni che hanno contattato e le risposte avute.
    Inoltre segnaleranno i dati delle organizzazioni che hanno accettato mettere i loro riferimenti nella pagina web (globalmigrantsaction.org) come punto di contatto per l’iniziativa in ogni paese.
    Oltre ai riferimenti delle organizzazioni, nel sito ci saranno anche i riferimenti delle reti internazionali che partecipano alla realizzazione del 18 dicembre.
    Sarà anche chiesto alle organizzazioni di comunicare le attività che pensano realizzare durante il fine settimana del 16, 17 e 18 dicembre.
    Quindi si richiede a tutte le organizzazioni di mandare un breve testo da pubblicare nel sito web nel quale raccontano ciò che faranno nel loto territorio.
    In questa suddivisione sono rimasti scoperte alcune aree, per esempio l’Africa Subsahariana e l’Asia. Si sollecita le organizzazioni appartenenti a quell’area, disponibili a coordinare il lavoro e a comparire sul sito come referenti dell’iniziativa a comunicare la loro disponibilità a Edda Pando (
    eddamilagros@fastwebnet.it)
  4. La prossima riunione sarà il sabato 24 settembre alle ore 17 (ora italiana)  

Verbal de la II reunión skype en preparación de la jornada del 18 de diciembre

Participantes:
Omar Diao, Fabien Didier, Valentina Arnó (Collectif des Communautés Subsahariennes au Maroc); Amiyeto Marcel (Conseil des migrants sub-sahariens au Maroc); Fanny (from viennese migrant strike – Austria); Patricia Barba (International Tribunal of Conscience – Mexico); Peter Pedemonti (New Sanctuary Movement of Philadelphia – USA); Glenda Garelli (Chicago – USA); Sergio Reyes (Boston May day Comitee – USA); Valentina Valfrè (Soleterre – El Salvador); Edda Pando (Arci – Italy); Francisco Morales (Comité de peruanos en el exterior – Peru); Ivan Forero (Foro Mundial Migraciones Spain); Grace Punongbayan (Migrante- Europe – Netherland).
Sucesivamente se conectaron Yoro Bi Ta (Attac – Ivory Coast); Amarela Varela (Mexico).
La companera Rita Schiavi (UNIA – Suiza) mandó antes de la reunión una información escrita, que reproduimos: “La Unión Sindical Suiza con sus órganos locales organizará almenos en 5 grandes ciudades el 17 de diciembre manifestaciones. Esta acción común será también anunciada a los medios de comunicación. Las ciudades en donde pensamos se realizarán estas manifestaciones son Berna, Zurigo, Basilea, Losanna y Ginevra. El día 16 se realizaran otras actividades como por ejemplo proyecciones de peliculas o iniciativas de solidaridad entre trabajadores suizos e inmigrantes”.
Durante la reunión trató de conectarse el compañero Matt Andrews, del Partido Socialista de EEUU (Vermont) pero desgraciadamente por problemas técnicos no fue posibile.
El orden del día de la reunión era:
1.    Breve informe a cargo de las personas que tenían la tarea de contactar a las organizaciones que han adherido a la jornada del 18 diciembre u otras para saber si organizarán alguna actividad en sus países (como decidido en la primera reunión el 19 julio)
2.    Informe de los participantes en la II conferencia sobre lo que se está haciendo en sus países para preparar el 18 de diciembre
3.    Uso de la página web y difusión del logo de la jornada del 18 de diciembre
4.    Próxima reunión
Desgraciadamente mientras el primer grupo de participantes estaba conectado y terminando de desarrollar el segundo punto la comunicación se cortó y no se logró volver a conectar con todos. Quedaron conectadas algunas personas por separado. Este verbal se ha hecho en base al primer momento en el que todos estuvimos conectados y en base a las informaciones que se  obtuvo volviendo a llamar a algunas personas.

PUNTO 1.Breve informe a cargo de las personas que tenían la tarea de contactar a las organizaciones que han adherido a la jornada del 18 diciembre u otras para saber si organizarán alguna actividad en sus países (como decidido en la primera reunión el 19 julio).

Las personas que asumieron esta tarea informaron sobre las respuestas que se obtuvieron contactando a las organizaciones.

* Ivan Forero del Foro Mundial de las Migraciones: contactó y obtuvo respuesta positiva con respecto al 18 diciembre por parte de:

– Red ALER (proyecto Migración y comunicación)

– El Grito de los Excluidos,

– La Red Migración y Desarrollo,

– NALACC de Estados Unidos

– MIREDES Internacional

– Foro Asiático de Migraciones

– Red MUndial de refugiados Palestinos (Salah Salah),

– Espacio sin Fronteras

– Plataforma Interamericana de Derechos Humanos y Desarrollo

En España ademas: CEAR, FERINE, Plataforma por el cierre de los CiES, Grupo de Trabajo de Migración y Movilidad del 15M. 

Además el 25 de octubre se reunirá el Comite Internacional del Foro Mundial de las Migraciones y uno de los puntos de discusion será la jornada del 18 de diciembre y cómo impulsarla.

* Sergio Reyes del Boston May Day Commitee: En los EE.UU. contactaron 4 organizationes nacionales. Dos que originalmente habian endorsado el evento, NALACC (Natinal Alliance of Latin American and Caribbean Communities), and NNIRR (National Network for Immigrant and Refugee Rights). La tercera organization nacional es el Immigrants Solidarity Network. Finalmente, New Sanctuary Movement of Philadelphia contactará el movimiento nacional. Se creo una lista local para coordinar y promover acciones. Se sacará un llamado local y habrá una nueva reunión nacional telefónica el 15 de octubre. Además de las organizaciones nacionales, se suman individuos interesados y organizaciones locales.

* Edda Pando de Arci: junto con Filippo Miragli y Rachid Khay se contactó y se obtuvo respuesta positiva con respecto al 18 diciembre por parte de:
– Alternatives Citoyenne (Fez -Marocco)
– Collectif des Communautés Subsahariennes (Rabat) (presentes en la reunion);
– Idheas (Mexico)
– Espacio sin fronteras (Brasil) que organizarán una manifestacion a inicios de diciembre
– Los companeros del grupo primero de marzo en Austria (presentes en la reunión)
Reseau Euro-Africain Des Ongs;
– Los compa
ñeros de la radio December 18 manifestaron que apoyaran a iniciativa aunque en esta fase están restructurando su trabajo
– A fines de septiembre Arci participa a un encuentro en Tunez sobre la liberta de circulacion donde se reunirá con organizaciones de Tunez
– En Italia el 1 de octubre se realizará una reunión nacional de las organizaciones antiracistas y de inmigrantes para decidir que actividades hacer el 18 de diciembre
– Los companeros de la Carta Mundial de Migrantes de Argentina (Francois Soulard) estan trabajando para involucrar otras organizaciones argentinas y ademas conjuntamente a los companeros de la Carta Mundial de Migrantes de Peru (Ricardo Jimenez) han confirmado que como Asamblea de Ciudadanos del Cono Sur estan trabajando para involucrar a otras organizaciones. Ademas como Carta Mundial de Migrantes han comunicado que estan preparando la realizacion de un protector para pasaporte que será distribuido el 18 de diciembre.

Desgraciadamente Sara Klinberg no pudo participar en la reunión asi que no pudimos saber como esta difundiéndose la jornada del 18 diciembre en otras organizaciones promotoras de la Carta Mundial Migrantes.

PUNTO 2. En este punto Francisco del Perú reafirmó que su organización está trabajando para organizar una actividad el 18 diciembre. Fanny de Austria señaló que su grupo se iba a reunir para decidir qué hacer. Grace, que por primera vez se conectaba con el grupo gracias al compañero Elmo de una asociacion filipina en Viena manifesto que necesitaba el material de la jornada. Los compañeros de Rabat (Marruecos) señalaron que, con respecto a la actividad que realizarán, están pensando en cómo garantizar la seguridad de los inmigrantes sin documentos (que son la mayoría de las personas con las que trabajan). Patricia de México señaló que están tratando de involucrar a otras organizaciones para que también en México se realizen actividades el 18 de diciembre. Se sugirió a Patricia de contactar a Edo y Amarela de Mexico.

El punto 3 (página web y logo) y punto 4 (próxima reunión) no se lograron realizar colectivamente. Damos entonces algunas informaciones importantes.

PAGINA WEB:
Con respecto a la página web es necesario utilizarla más y mejor.
La sección en árabe todavía no se ha hecho porque ninguna asociación ha manifestado la posibilidad de traducir en árabe los documentos que ya están en la pagina web.
Se renueva, entonces el llamado a los compañeros que puedan traducir y poner los textos en árabe en la pagina web.

En la página web se han creado dos nuevas secciones: CONTACT US y DEC 18 ACTIVITIES
En la sección Contact Us se han colocado las organizaciones que además de adherir a la iniciativa han decidido ser puntos de referencia del 18 de diciembre en sus países. Es decir, asociaciones a las que cualquiera puede dirigirse para saber qué cosa se está preparando en su país el 18 diciembre.

Por lo tanto invitamos a las organizaciones que han decido ser puntos de contacto en sus países a que comuniquen los siguientes datos para poder publicarlos:
Nombre de la organización:
Dirección:
Mail :
Página web:

En la sección Dec 18 Activities se publicitarán las iniciativas que se realizarán el 18 de diciembre. Mientras se definen estas actividades, se solicita a las organizaciones que comuniquen las actividades que están realizando en preparación del 18 de diciembre. Se recuerda que en esta sección se publicarán solamente las iniciativas que estén relacionadas con el 18 diciembre y no otras actividades. Esto para evitar que la pagina pierda de vista su objetivo fundamental.

LOGO
La jornada de acción global del 18 diciembre ya tiene un logo (que mandaremos como archivo TIFF y EPS en unos dias). Por ahora existe en ingles, frances, español e italiano. El logo ha sido hecho con el programa Illustrator. Quien necesite el original para modificar la escrita lo puede solicitar via mail. Los companeros que viven en Marruecos están tratando de colocar la escrita en arabe.

Como se dijo en la primera reunión y en el verbal que se envió, ESTE LOGO será lo que unirá todas las iniciativas que se realizarán el 18 de diciembre (o durante esos días o en el mes de diciembre). Por eso pedimos a todas las organizaciones que utilizen este logo y que lo coloquen en sus páginas web conjuntamente con la página web de la jornada global (http://globalmigrantsaction.org). Es importante que este logo empieza a difundirse.

Recordamos que la idea de la jornada nace en el Foro Mundial de la Migraciones de Quito (2010) y fue concretada en el Foro Social Mundial en Dakar (2011) con la declaracion, que adjuntamos nuevamente, en la cual se mencionan la Convencion de los derechos de los trabajadores migrantes y sus familiares aprobada por la ONU y la Carta Mundial de los Migrantes aprobada en Goree (2011). Es por eso que tambien se utilizaran los logos de estos eventos y los textos.
Obviamente cada organizacion tiene la libertad de caracterizar cómo mejor considere su propria iniciativa. Lo importante es que el Logo de la jormada del 18 diciembre sea el elemento que nos una a todos y que permita transmitir la dimension global y mundial de la jornada.

PROXIMA REUNION:
La próxima reunión se realizará a mitad de noviembre. Para evitar los problemas de la pasada reunion se están estudiando otras posibilidades: una podría ser reunirnos en grupos más pequeños, a lo mejor omogéneos por idioma, otra podría ser un sistema de chat.
Esperamos otras sugerencias.

Se renueva también el llamado a quien todavía no se ha sumado a la jornada de acción global del 18 de diciembre a que participe. El sueno de un 18 diciembre en el mundo podra realizarse solamente si todas la redes y organizaciones que cotidianamente trabajamos por defender los derechos de los migrantes, refugiados y desplazados lo construimos juntos.

Es posibile comunicar la adhesion a la mail:
info@globalmigrantsaction.org
Si por casualidad un grupo ha adherido y no ve su nombre en el elenco lo senale a la misma mail.
Edda Pando (Arci Italy)

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

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