3 aprile 2000, un rogo “atteso” a Bologna

  Per ricordare Alex e Amanda, i bambini rom morti nel rogo al campo di santa Caterina di Quarto: ci sono morti che pesano come una montagna e morti che pesano come una piuma?

di Vito Totire (*)

Vito-rogo3aprile2000

Bologna è una città che vive di rimozioni; solo pochi giorni fa le istituzioni hanno dimenticato l’anniversario dell’omicidio sul lavoro di Reuf Islami; l’apposizione della targa sul luogo della morte, pur deliberata dal Comune di Bologna, non è stata concretizzata. Di recente l’attuale signor sindaco ha presentato un documento che illustrerebbe la attività della sua amministrazione e qualcuno lo ha definito il “libro rosso”; viene in mente dunque Mao Tse Tung con la famosa frase: ci sono morti che pesano come una piuma e morti che pesano come una montagna;

Reuf, Amanda, Alex e tanti altri sono piume (per certe istituzioni); per non parlare dei morti “in tv” per naufragi o per estrema povertà.

Tuttavia noi di Alex e Amanda ci ricordiamo.

Il campo non esiste più; ha ceduto il posto a una lingua di asfalto; dunque non è successo nulla? E’ meglio dimenticare?

Quel campo fu l’emblema dell’incapacità della parte opulenta della città di relazionarsi con i rom. Li misero vicino all’inceneritore; un budello senza uscita (forse funzionale ai controlli della polizia) che già dalla nascita ebbe il parere negativo della Ausl, quando c’era il professor Faggioli che aveva una idea della sanità pubblica più aderente alla realtà degli attuali dirigenti.

Il campo fu definito, da un portavoce dei rom, Avdullah, in un storica lettera al quotidiano Repubblica, un “canile”: angusto, sovraffollato, pieno di cemento amianto sui quali i bambini hanno giocato e le persone hanno steso i panni; addirittura fu generosamente regalato un autobus Menarini , adattato ad abitazione, ma coibentato con amianto attorno alla marmitta, neo pavimento del mezzo e nel vano motore; il “riscaldamento” passava attraverso la combustione di rifiuti inquinati in rudimentali stufe; il rischio incendio era incombente, palpabile, fotografato periodicamente dalle “visite” della Ausl che tuttavia lasciavano la situazione immodificata. Il rogo e la morte dei due bambini (come è noto non sono stati gli unici bimbi rom morti tragicamente a Bologna) “aprì gli occhi” alla città.

Noi stiamo scrivendo una storia di quel campo e dei rom a Bologna, assieme ad alcuni protagonisti di quella tragica stagione in cui non bisognava aspettare di intervenire “il giorno dopo”; una stagione che fu segnata anche dalle aggressioni omicide della “Uno bianca”.

Vogliamo ancora una volta tentare di uscire da una rimozione che non serve ad Alex a Amanda e che fa male anche a tutta la città: fa male ai giovani di oggi che allora non c’erano e che passando nell’anonima attuale striscia di asfalto che ha preso il posto del “campo” non sanno di cosa fu teatro.

PROPONIAMO CHE IL PEZZO DI STRADA DALL’ANGOLO DI VIA S.CATERINA/FIORINI FINO ALLA PRIMA ROTONDA SIA INTITOLATA “VIA ALEX E AMANDA, BAMBINI ROM “.

E’ insolito “ridursi” a fare appello alla toponomastica come mezzo per la ricostruzione della memoria. Ma usiamo i mezzi che possiamo usare: e li abbiamo usati con qualche risultato in termini di dialogo; di fatto sono state accettate le nostre proposte per Alex Langer e per Reuf Islami (questa ultima solo in teoria…per ora).

Per Alex e Amanda segnalo – a chi ne ha voglia e opportunità- che le loro tombe sono nella zona dei bambini alla Certosa; non è necessario essere epidemiologi o statistici per vedere subito, nella emozionante marea di colori sgargianti, la schiacciante presenza di lapidi di bambini poveri che non hanno avuto la stessa speranza di salute e di vita di tutti, come dovrebbe essere in una società giusta.

(*) Vito Totire è portavoce del centro “Francesco Lorusso” e del circolo “Chico” Mendes di Bologna

COSA SONO LE “SCOR-DATE” – NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche motivo il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente tantissimi i temi, come potete vedere in “bottega” guardando un giorno… a casaccio. Assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Ovviamente non sempre siamo state/i soddisfatti a pieno del nostro lavoro. Se non si vuole scopiazzare Wikipedia – e noi lo abbiamo evitato 99 volte su 100 – c’è un lavoro (duro pur se piacevole) da fare e talora ci sono mancate le competenze, le fantasie o le ore necessarie. Si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allarga.

Avevamo pensato (nel nostro 2015 “sabbatico”) di fare un libro, cartaceo e/o e-book con una selezione delle «scor-date» già apparse in “blottega”. E’ rimasta una vaga idea ma chissà che prima o poi…

Il 12 gennaio 2016 si è concluso il nostro “servizio” di linkare le due – o più – «scor-date» del giorno, riproponendo quelle già apparse in blog/bottega nei 2 anni precedenti; e ogni tanto aggiungendone di nuove. Ddal 12 gennaio abbiamo interrotto, salvo rare eccezioni come oggi. C’erano 2 ipotesi per il futuro prossimo. Si poteva ripartire con nuove «scor-date» ogni giorno, dunque programmandole qui in redazione: insomma il volontariato (diciamo stakanovismo?) della nostra piccola redazione e/o di qualche esterna/o. Qui in “bottega” ci sarebbe piaciuto mooooooolto di più ripartire CHIAMANDOVI IN CAUSA, cioè ri-allargando la redazione. Come ripartenza c’eravamo dati il 21 marzo, una simbolica primavera… però il nostro “collettivo” non ha avuto gli auspicati rinforzi. Così vedrete le «scor-date» solamente ogni tanto, anziché ogni giorno come ci piacerebbe. Grazie a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza “ballerina” e sempre più mutevole nel tempo, per inevitabili altri impegni – è all’incirca questa: (in ordine alfabetico) Alessandro, “Alexik”, Andrea, Clelia, Daniela, Daniele, David, Donata, Energu, Fabio 1 e Fabio 2, Fabrizio, Francesco, Franco, Gianluca, Giorgio, Giulia, Ignazio, Karim, Luca, Marco, Mariuccia, Massimo, Mauro Antonio, “Pabuda”, Remo, Riccardo, “Rom Vunner”, Santa e Valentina. Ma spesso nelle «scor-date» ci hanno aiutato altre/i oppure abbiamo “rubato” (citando le fonti) qua e là.

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

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