31 maggio: giornata contro il genocidio per tabacco

di Vito Totire (*)

Chiudere la produzione di tabacco riscaldato ed e-sigarette

Riconvertire a erbe officinali !

Forse leggendo in maniera esaustiva la stampa quotidiana di oggi si riuscirà a trovare qualche riscontro di quella che fu la «giornata mondiale contro il tabagismo». D’altra parte quando le stragi si susseguono a ritmo serrato (sul lavoro, su strade, su funivie) l’assuefazione è sempre in agguato. La strage da produzione industriale di tabacco è poi quasi impalpabile, si perpetua nelle condizioni ideali per la rimozione. La giornata del 31 maggio di solito veniva ricordata dalle associazioni di volontariato che si occupano di disassuefazione ma il periodo è difficile per tutti e purtroppo le rimozioni incrementano la diffusione del danno. Non abbiamo dati attendibili sui consumi di sigarette durante la pandemia; difficile pensare che l’andamento non sia stato in crescita come è avvenuto per altre condotte distress-correlate e come è avvenuto per certi disagi psichici (chiaramente focalizzati anche dal punto di vista epidemiologico perlomeno rispetto a depressione dell’umore e disturbi fobici). Si doveva prestare maggiore attenzione come ha fatto il Sudafrica che ha limitato gli acquisti e i consumi di sigarette. Fra le tante (spesso discutibili) manovre dirigistiche dei governi che si sono succeduti negli ultimi due anni si poteva introdurre un disincentivo all’acquisto e all’uso: non sarebbe stata una manovra autoritaria o afflittiva. Una persona fortemente dipendente non “muore” se da 40 sigarette passa a 10; così facendo elimina semplicemente le sigarette automatiche , non rischia il craving, si mette in sintonia con la dinamica dei corsi per la disassuefazione e ci guadagna in salute. Invece se c’è un luogo che ha resistito a tutte le chiusure sono stati i tabaccai; più delle farmacie…

Non che le scadenze e le “giornate mondiali” abbiano mai fatto miracoli, ma i più soddisfatti del silenzio sono i padroni delle multinazionali che peraltro non mollano l’osso dei profitti, costi quel che costi.

A Bologna lo abbiamo detto anche nel circuito della ASSEMBLEA CITTADINA PER LA SALUTE c’è un bubbone da incidere: si tratta di quella multinazionale insediatasi a Zola Predosa a cui il ceto politico si è UNANIMEMENTE GENUFLESSO e che cerca da anni di ipnotizzarci con la favola a tragico fine del “tabacco riscaldato”. Parlano di una merce a impatto sanitario potenzialmente ridotto; subdola formula introdotta nel lessico socio-economico. Subdola ma rivelatrice: in un momento in cui tutti i giornali sprizzano di pubblicità salutiste (molto spesso orientate alla difesa del sistema immunitario e alla pace dei sensi) in questo caso il produttore non propone una merce salubre ma qualcosa che lui stesso dice è “forse” meno mortifera della precedente. Dal punto di vista linguistico si è introdotto un pericoloso neologismo ma dal punto di vista scientifico equivale, grosso modo, al “io speriamo che me la cavo”.

La situazione è chiara, nonostante le pirotecniche azioni propagandistiche della multinazionale tabagista tesa ad accreditasi come “il migliore dei mondi possibili” dal punto di vista della organizzazione del lavoro, del mecenatismo, della eco compatibilità ed altro ancora – su cui entreremo nel merito- questa attività industriale rappresenta un fulgido esempio di GREENWASHING con beneplacito dei finti ecologisti.

Al momento dobbiamo ribadire :

  • La multinazionale del tabacco riscaldato deve essere messa in condizione di non nuocere
  • La produzione – se deve rimanere nel territorio – deve essere totalmente convertita (erbe officinali o prodotti analoghi)
  • Risultati incomparabilmente migliori del tabacco riscaldato o delle sigarette elettroniche si ottengono evitando di fumare
  • La multinazionale deve smettere di inquinare il dibattito scientifico con le sue tesi sul “potenzialmente ridotto”; cosa significa? invece di 8.000.000 di morti all’anno in tutto il pianeta… quanti ? Facciano una ipotesi che poi, a breve, la faremo anche noi.
  • Le capacità cognitive umane (i neuroni non sono ancora scaduti) indicano che se manipolando il DNA dell’uovo si potrebbero produrre uova con meno colesterolo, lo stesso risultato ,senza rischi, si può ottenere mangiando un solo uovo invece che due…
  • Prendiamo decisioni sagge prima che prenda il sopravvento una “intelligenza artificiale” eterodiretta.
  • Il tabacco riscaldato riscalda il pianeta : facciamoli smettere.

(*) Vito Totire è portavoce della RETE PER L’ECOLOGIA SOCIALE

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *