7 maggio: «scor-date» recuperate

di db, di Energu e di Francesco Masala (*)

FrancoSerantini

Scor-data: 7 maggio 1898

Un boia di nome Bava e il re che lo premiò

Scor-data: 7 maggio 1972

«Ti han massacrato quei bastardi, ti han fatto morire»

Scor-data: ancora sul 7 maggio 1972

Muore ammazzato Franco Serantini, gli cercarono l’anima a forza di botte

(*) Come sa chi frequenta codesta “bottega” ogni giorno – per due anni, cioè dall’11 gennaio 2013 all’11 gennaio 2015 – la piccola redazione ha offerto (salvo un paio di volte per contrattempi quasi catastrofici) una «scor-data» che in alcune occasioni raddoppiava o triplicava: appariva dopo la mezzanotte, postata con 24 ore di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; ma qualche volta i temi erano più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi.
Tanti i temi. Molte le firme (non abbastanza probabilmente per un simile impegno quotidiano). Assai diversi gli stili e le scelte; a volte post brevi e magari solo una citazione, una foto, un disegno… Ovviamente non sempre siamo stati soddisfatti a pieno del nostro lavoro. Se non si vuole copiare Wikipedia – e noi lo abbiamo evitato 99 volte su 100 – c’è un lavoro (duro pur se piacevole) da fare e talora ci sono mancate le competenze, le fantasie o le ore necessarie.

Abbiamo deciso – dall’11 gennaio 2015 che coincide con altri cambiamenti del blog, ora “bottega” – di prenderci un anno “sabbatico”, insomma un poco di riposo, per le «scor-date». Se però qualche “stakanovista” (fra noi o all’esterno) sentirà il bisogno di proporre una nuova «scor-data» ovviamente troverà posto in blog; la redazione però non le programmerà.

Nell’anno di intervallo magari cercheremo di realizzare il primo libro (sia e-book che cartaceo?) delle nostre «scor-date», un progetto al quale abbiamo lavorato fra parecchie difficoltà che per ora non siamo riusciti a superare. Ma su questa impresa vi aggiorneremo.

Però…

(c’è quasi sempre un però)

visto il “buco” e viste le proteste (la più bella: «e io che faccio a mezzanotte e dintorni?» simpaticamente firmata Thelonius Monk) abbiamo deciso di offrire comunque un piccolo servizio, cioè di linkare le due – o più – «scor-date» del giorno, già apparse in blog.

Speriamo siano di gradimento a chi passa di qui: buone letture o riletture

La redazione (in ordine alfabetico): Alessandro, Alexik, Andrea, Barbara, Clelia, Daniela, Daniele, David, Donata, Energu, Fabio 1 e Fabio 2, Fabrizio, Francesco, Franco, Gianluca, Giorgio, Giulia, Ignazio, Karim, Luca, Marco, Mariuccia, Massimo, Mauro Antonio, Pabuda, Remo, “Rom Vunner”, Santa, Valentina e ora anche Riccardo e Pietro.

 

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Un commento

  • Franco (Francesco) Serantini (Cagliari, 16 luglio 1951 – Pisa, 7 maggio 1972)

    Il posto dove, Franco Serantini fu colpito a morte, dalla furia assassina della polizia è sul lungarno Gambacorti di Pisa in una sera di maggio del 1972

    Sotto i colpi dei celerini moriva un ragazzo di 20 anni che si era affacciato appena alla vita.
    Sardo anarchico, figlio di nessuno nella vita come nella morte era cresciuto in brefotrofio dove era stato abbandonato appena nato…Muore in carcere, solo, dopo una notte e un giorno di agonia, con il cranio fracassato , senza alcun soccorso

    La cornice storico politica è quella del 68. L’anno dell’Università e Pisa assieme a Trento e Torino è una delle capitali italiane della contestazione..
    Il dibattito politico acceso è sulla scuola, come luogo di produzione della forza lavoro qualificata. In Italia come a Berlino o a Berkeley pochi intuiscono il senso della rivolta studentesca , nè capiscono come collocarla all’interno dello sviluppo del sistema economico e politico esistente.
    Lo stesso PCI sottovaluta le riflessioni e le analisi del movimento studentesco che intanto sta esprimendo una nuova classe dirigente, mentre il conflitto di classe diventa sempre più aspro.. Si parla di potere operaio ma anche di potere studentesco considerando lo studente un futuro lavoratore…
    Serantini frequenta il movimento studentesco, sta vicino ai leaders di allora , rimasti famosi nella storia successiva, per acutezza di idee e di pratiche politiche.. il clima politico giovanile è ricco, pieno di stimoli, la ribellione contro ogni sorta di autoritarismo, accademico e non di secoli, come una rivalsa dopo un lungo incubo.
    I muri della Sapienza sono pieni di citazioni e di massime di Ho Chi Minh, Che Guevara, Mao ,Lenin , Marcuse del Black Power
    .I giovani sono molto ideologizzati schiacciati su valori come l’egualitarismo politico economico e culturale e l’esaltazione del movimento di massa e dello spontaneismo.
    E’ a Pisa che si celebrano i primi processi repressivi contro gli studenti, spesso in maniera affrettata con crepe enormi nelle indagini, nelle prove mancate nei documenti spariti, nei testimoni che non ci sono più…
    Non intendo, in questa sede, fare la ricostruzione di quel periodo storico, gli anni successivi hanno sempre richiamato scontri conflitti, morti ammazzati, cariche della polizia, processi non risolti, come conseguenza del 68

    Io c’ ero a quel funerale A Pisa martedì 9 maggio 1972 . Con i miei studenti, al funerale di un loro amico, compagno, uno come loro al quale la polizia aveva fracassato il cranio e ricoperto il corpo di ecchimosi dopo una manifestazione di protesta del movimento degli studenti . Dietro la bara coperta con un drappo che richiamava i simboli e i colori dell’anarchia, fra miglia di giovani in lacrime, ma con la voglia di continuare a lottare

    Da allora ho sempre vissuto i miei anni di insegnamento con la paura che qualcuno dei miei studenti venisse ammazzato dalla polizia.
    Di destra o di sinistra per me erano soltanto giovani che stavano cercando di capire il mondo e trovare la propria strada per essere protagonisti della loro vita

    Per me ricordare F. Serantini non è casuale .
    L’ho ricordato il primo maggio all’inaugurazione dell’EXPO
    l’ho ricordato domenica scorsa nel sentire delle cariche brutali della polizia per proteggere Renzi alla festa dell’UNITA’ a Bologna
    Allora, pensando la crisi economica che continua ad attanagliarci, le difficoltà sociali in aumento, il clima di paura e di terrore di cui si parla senza sosta , mi tornano in mente le parole scritte da Togliatti , negli anni degasperiani .purtroppo di grande attualità perché nulla è cambiato
    “in un regime capitalistico dominato da un capitale finanziario concentrato , e dai monopoli, è sempre possibile ai gruppi dominanti, fare diventare grave e disperata la situazione economica del Paese, non appena vengano annunciate riforme che intacchino seriamente la loro ricchezza e il loro potere”( P.Togliatti rapporti fra Stato e Chiesa ED Riuniti 1963)

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