8 settembre: ricordando Fabrizio Ceruso, ucciso…

… dalla polizia nel 1974

Le manifestazioni a San Basilio e a Tivoli per ricordarlo. E la lotta per la casa continua nonostante l’ultima “bravata” di Salvini

   Fabrizio Ceruso, 19 anni, veniva ammazzato 44 anni fa nella battaglia di San Basilio. Militante dei Comitati Autonomi Operai era venuto da Tivoli a difendere le conquiste di centinaia di proletari senza casa.

Cade in terra colpito in pieno petto da un colpo d’arma da fuoco, sparato dalla polizia che per quattro giorni assedia il quartiere, mentre occupanti e militanti arrivati anche dagli altri quartieri di Roma alzano barricate e si difendono.

Il problema della casa a Roma continua ad essere un’emergenza che pagano gli ultimi, ancora oggi. E ancora oggi le occupazioni e le conquiste dei movimenti sono sotto attacco.

Soltanto diciannove anni,
e per loro non eri nessuno
soltanto diciannove anni,
e per loro non eri che uno.

Uno come tanti, un cameriere,
un garzone d’officina
un disoccupato, un operaio,
un emigrante.

Eppure quella domenica
otto settembre
a San Basilio hanno mandato
più di mille uomini per ammazzarti.

Più di mille uomini che credevano
che bastasse spararti,
e sono stati invece loro
ad avere paura di te.

Perché quella domenica giù a San Basilio
eravamo in tanti a non essere nessuno
in tanti a difenderci le case,
a farci la storia con le nostre mani
il proletariato sarà sempre per la rivoluzione.

È bastato Fabrizio Ceruso a diciannove anni
Se credevate di ammazzarlo avete sbagliato,
Fabrizio è l’uomo nuovo che non muore mai
Fabrizio vive in tutti noi, nelle lotte del proletariato,
Altri giovani in suo nome vi preparano già la fossa.

Il primo ministro, il presidente
a dirigere le operazioni
per preparare
il tuo assassinio.

Lo stato maggiore riformista,
mobilitato a condannarti
perché con gli estremisti
non volevi sgombrare.

Una montagna di calunnie
per preparare e giustificare
la tua condanna,
la tua sicura morte.

Tanto per ammazzare
un proletario,
un comunista
di diciannove anni.

Per far pesare
la sua morte,
la sua lotta,
giusta lotta.

Ma tanto sferragliare di truppe non è servito a niente,
il sole rosso è rimasto nei tuoi occhi,
la rabbia proletaria già l’ha detto,
« Compagno Fabrizio noi ti vendicheremo »,
assassini di stato, la pagherete
e pagherete tutto

Ma tanto sferragliare di truppe non è servito a niente,
il fiore rosso rimasto sul tuo petto
il pianto amaro di tuo padre,
il rumore prodotto nella coscienza di tanti,
anche l’odio è prezioso quando il popolo prepara la riscossa.

A Fabrizio Ceruso

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il murales di Blu che ricorda la rivolta del settembre ’74 a  S.Basilio
 

programma per la giornata dell’8 settembre:

– 9,30 S.Basilio, lapide di Fabrizio “un fiore,un pensiero, un ricordo…”

– ore 11,30 Tivoli, commemorazione alla lapide  di Fabrizio

– ore 16, S.Basilio, corteo da via Fluminata

le/i compagne/i  di Fabrizio Ceruso

 

La battaglia di San Basilio: e dopo  44 anni il diritto alla casa è ancora negato….

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Salvini oggi muove contro le occupazioni: mobilitiamoci a sostegno del diritto all’abitare, all’accoglienza e alla solidarietà, ai beni comuni e al lavoro-reddito

Il piano sgomberi del Viminale

Una circolare del ministero ai prefetti chiede tempestività nell’identificazione degli occupanti e il loro allontanamento

(Il Giornale)-Il Ministero guidato da Matteo Salvini con una circolare inviata ai prefetti di fatto chiede in tempi rapidi un censimento di tutti gli occupanti abusivi degli immobili. Una scelta quella del Viminale che potrebbe portare ad una vera e propria inversione di tendenza sul fronte della lotta alle occupazioni abusive. La circolare pubblicata sul sito del Ministero è molto chiara: “Data la difficile acquisizione di notizie riguardanti le persone presenti all’interno dello stabile, imprescindibili e rilevanti per l’accertamento delle singole situazioni personali, l’unica soluzione percorribile è quella di ogni possibile censimento degli occupanti, da condurre sotto la regia dei servizi sociali dei Comuni e, laddove occorra, con l’ausilio dei soggetti del privato sociale, per acquisire un complessivo quadro della situazione e, in particolare, delle ricadute sul piano sociale e su quello della tutela dell’ ordine e della sicurezza pubblica derivanti dall’esecuzione dello sgombero”.

Insomma si tratta di un vero e proprio piano per monitorare costantemente una situazione che è diventata sempre più insostenibile col passere degli anni. La circolare poi affronta il tema molto delicato degli sgomberi e di fatto fornisce indicazioni chiare su come gestire le fasi delle procedure di sfratto degli abusivi: “Per tutti gli occupanti che non si trovano in situazioni di fragilità, invece, potrà essere ritenuta sufficiente l’assunzione di forme più generali di assistenza, da rendersi nell’immediatezza dell’evento: ad esempio – si legge nella circolare – potranno essere individuate strutture provvisorie di accoglienza ove poter collocare gli occupanti per il tempo strettamente necessario all’individuazione da parte loro di soluzioni alloggiative alternative”. Ma il Viminale con questa circolare di fatto accelera i tempi per gli sgomberi tutelando “l’ordine e la sicurezza pubblica”: “Attendere agli sgomberi con la dovuta tempestività, rinviando alla fase successiva ogni valutazione in merito alla tutela delle altre istanze”. Di fatto dunque le forze dell’ordine nelle prossime settimane dovranno mettere sul campo le indicazioni del Viminale per fermare le occupazioni selvage che spesso ledono i diritti di chi attende da anni una casa.

Sgomberi, il Viminale accelera:
avanti anche senza ricollocazioni

Sgomberi, il Viminale accelera: avanti anche senza ricollocazioni
Gli sgomberi dei palazzi occupati illegalmente dovranno essere eseguiti «con la dovuta tempestività», rinviando a una seconda fase «ogni valutazione in merito alla tutela» delle eventuali necessità di chi vi aveva preso alloggio. Perché «l’occupazione abusiva non lede i soli interessi della parte proprietaria», ma «assume un’inequivoca valenza eversiva»(Messaggero)

 

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

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