Scor-data: 7 febbraio 1497

«Il falò delle vanità» di Girolamo Savonarola

di Fabrizio Melodia (*)  

I seguaci del frate domenicano Girolamo Savonarola sequestrarono e bruciarono pubblicamente migliaia di oggetti nella città di Firenze, durante la festa di martedì grasso, il 7 febbraio 1497: fu detto «il falò delle vanità».

L’obiettivo di questa furia distruttiva era l’eliminazione di qualsiasi oggetto considerato potenzialmente peccaminoso, oppure inducente allo sviluppo della vanità, includendo specchi, cosmetici, vestiti lussuosi e strumenti musicali. Altri bersagli includevano libri “immorali”, manoscritti contenenti canzoni “secolari” o “profane” e dipinti.

Fra i vari oggetti distrutti in questa campagna vi furono dipinti originali che trattavano temi della mitologia classica, eseguiti da Sandro Botticelli, che egli stesso provvide ad abbandonare sul rogo.

Giorgio Vasari descrisse il rogo in questo modo: «il carnovale seguente, che era costume della città far sopra le piazze alcuni capannucci di stipa et altre legne, e la sera del martedì per antico costume arderle queste con balli amorosi […] si condusse a quel luogo tante pitture e sculture ignude molte di mano di Maestri eccellenti, e parimente libri, liuti e canzonieri che fu danno grandissimo, ma particolare della pittura, dove Baccio portò tutto lo studio de’ disegni che egli aveva fatto degli ignudi, e lo imitò anche Lorenzo di Credi e molti altri, che avevon nome di piagnoni»: così in «Le vite, Vita di Frà Bartolomeo».

 

(*) Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili ma sinora sempre evitati) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.

Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 7 febbraiofra l’altro avevo ipotizzato: 1632; processo a Galileo; 1897: muore Dostoevski; 1905: nasce Paul Nizan; 1909: nasce Helder Camara; 1960: esce «La dolce vita»; 1976: arresto di Leonard Peltier; 1980: esce «The Wall»; 1986: muore Cheik Anta Diop... e chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.

Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.

Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su www.radiazione.info.

Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… vi aggiorneremo. (db)

 

Redazione
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