Scor-data: 22 marzo 1986

Michele Sindona, ucciso come un topo

di Luigi Pintor (*)   

Su tutti i giornali c’erano titoli vistosi sul veleno in un caffellatte e sulla morte prossima di un uomo già eccellente, sebbene recluso nel carcere di massima sicurezza di Voghera. Alla Camera dei deputati se n’è parlato, presenti 4 persone, e il ministro della Giustizia, che è per bene, si è detto anche disposto alle dimissioni, che però sono sconsigliate dal presidente del Consiglio. Ma allora è proprio vero, non è un sogno e neppure uno scherzo, anche se il perspicuo ministro Andreotti ha detto che non è una cosa seria.

E’ proprio vero che in Italia […] si uccide in carcere un uomo come un topo perché non riveli segreti dannosi. Una nuova forma di omissis. E’ proprio vero che il super-carcere italico è come il ponte dei Frati Neri sul Tamigi dove si appendono i banchieri: l’«Avanti!» ha fatto un bel titolo su questa equazione, si vede che il giornale del presidente del Consiglio è passato all’opposizione e denuncia il sistema. «Il finanziere era forse un pericolo per qualcuno?». Bell’interrogativo.

Secondo Giorgio Bocca sì, un pericolo per qualcuno lo era, per la mafia o per la P2 che sono i probabili mandanti. Ma allora la mafia non è tutta in carcere a Palermo? E la P2 non è una montatura sgonfiata? […] E se c’entrassero invece le super-polizie, sospetta Bocca, i vari Sismi e Sisde e altre sigle dei nostri incubi? Perché no, avrebbero svolto col cianuro il loro compito istituzionale che è di proteggere lo Stato dalle spie: non era il banchiere della Provvidenza una spia vagante, un potenziale delatore dei suoi padrini di Stato?

Caro diario, oggi è il 21 marzo, piove ma è il primo giorno di primavera. Vedrai che prima dell’estate conosceremo la verità. Non dovrebbe essere poi tanto difficile trovare il secondino che ha portato il veleno e risalire su su, fino al vero colpevole: e sapremo che è lui, sempre il diabolico Sindona, che ha scelto questa via socratica per liberarsi della prigione e volare al creatore e soprattutto per beffarsi dei suoi nemici con un suicidio mascherato nel bagno blindato di Voghera. […]

 

(*) Fu invece difficile trovare un secondino colpevole per quel cianuro, figuriamoci i mandanti; l’ironia di Pintor ha fatto centro, è come se «il diabolico Sindona» si fosse suicidato «per beffarsi dei suoi nemici». Che erano poi i suoi ex amici: la mafia certo, la P2 (aveva la tessera 0501), la Dc di Andreotti ma anche il Vaticano.

Questo articolo di Luigi Pintor fu pubblicato, con il titolo «Sogno o son desto?» sul quotidiano «il manifesto» il 22 marzo 1986 ed è stato poi riedito (all’interno di una scelta degli editoriali di Pintor degli anni ’80) in «Parole al vento», Kaos edizioni.

Ricordo – per chi si trovasse a passare da qui per la prima volta – il senso di questo appuntamento quotidiano in blog. Dall’11 gennaio 2013, ogni giorno (salvo contrattempi sempre possibili ma sinora sempre evitati) troverete in blog a mezzanotte e un minuto una «scordata» – qualche volta raddoppia o triplica, pochi minuti dopo – postata di solito con 24 ore circa di anticipo sull’anniversario. Per «scor-data» si intende il rimando a una persona o a un evento che per qualche ragione il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna dimenticano o rammentano “a rovescio”.

Molti i temi possibili. A esempio, nel mio babelico archivio, sul 22 marzo avevo, fra l’altro, ipotizzato: «giornata dell’acqua»; 1622: massacro di Jamestown; 1753 (forse): nasce Ludd; 1848: «la bella Gigogin»; 1933: Dachau, apre il lager; 1943: strage a Katin; 1980: morte di Luis Espinal, giornalista e sacerdote militante in Bolivia; 1997: suicidio di massa a Rancho Santa Fe… e chissà a ben cercare quante altre «scordate» salterebbero fuori.

Molte le firme (non abbastanza forse per questo impegno quotidiano) e assai diversi gli stili e le scelte; a volte troverete post brevi: magari solo una citazione, una foto o un disegno. Se l’idea vi piace fate circolare le «scordate» o linkatele ma ovviamente citate la fonte. Se vi va di collaborare – ribadisco: ne abbiamo bisogno – mettetevi in contatto (pkdick@fastmail.it) con me e con il piccolo gruppo intorno a quest’idea, di un lavoro contro la memoria “a gruviera”.

Ogni sabato (o quasi) c’è un riassunto di «scor-date» su Radiazione (ascoltabile anche in streaming) ovvero, per chi non sta a Padova, su www.radiazione.info.

Stiamo lavorando al primo libro (e-book e cartaceo) di «scor-date»… vi aggiorneremo. (db)

 

Redazione
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