A cosa servono i vecchi e le vecchie

di Antonello Boassa

Non so se la questione interessi i politologi e i politici. Di sicuro interessa gli archeologi e i venditori di oggetti usati. Non so se siano interessati i giovani: magari pensano che la faccenda non li riguarda.
Fatto sta che me la cosa interessa. In effetti la vecchiaia può essere considerata una disgrazia, tanto che Shiva fu costretto ad incarnarsi ed essere conosciuto dalle genti come Budda, proprio allo scopo di alleviare gli esseri umani appunto da tanta disgrazia.

Comunque non scherziamo. I politici se ne interessano e anche molto. Va da sè che la questione non riguarda i potenti e i ricchi che possono eliminare dal loro vocabolario il termine e semmai usare l’espressione che più si confà a loro, tipo prolungamento della giovinezza…
Studi “scientifici” hanno dimostrato che l’essere umano biologicamente può arrivare a 150 anni e avere energia sessuale fino ai 120/130 anni con l’aiutino di pillole ad hoc. Le donne non si ritengano emarginate (evidente che sto parlando di quelle ricche). la pillola magica ormai è in arrivo anche per loro.
La fase critica quindi per i padroni e per le padrone del pianeta dovrebbe arivare quando l’eccitazione sessuale e gli strumenti per goderla tenderanno radicalmente a scemare, cioè dopo i 120/130 anni. Ma comunque non si chiamerà vecchiaia… verrà usato un lessico meno volgare cui stanno lavorando linguisti di grande esperienza, collocati dal Potere in tutti i continenti…

Evidente che, per approdare a un tale obiettivo giudicato, sia nella Trilateral sia nel Bildeberg si rende necessario spendere una vagonata di miliardi di dollari-yuan-yen- euro-sterline da trasferire dalla sanità, dall’istruzione, dal lavoro, dall’ambiente e anche – almeno un pochino – dagli armamenti (si possono uccidere le persone anche con un pugnale).

I vecchi (termine da usare giustamente per coloro che hanno redditi “da fame” come volgarmente si suole dire) non servono – per dirla tutta – a niente. Sono un aggravio per la società. I costi sono onerosi, data la salute ammorbata da malattie di vario genere. Per quel che rimane, un esile filo di vita, è irrazionale svuotare le casse dello Stato con ospedali, servizi sanitari, medici, infermieri…

Si potrebbe stabilire per legge quando porre fine a questo tormento che oltre a costituire uno spettacolo oltraggioso e disgustoso per le strade dei borghi e delle città (bavosi, storpi, ingobbiti, faccie smunte, con l’immancabile bastone da passeggio) risulta uno storno di risorse che andrebbero consumate in ben altri investimenti, quali ad esempio l’industria degli armamenti e la ricerca scientifica sul prolungamento della giovinezza delle classi possidenti e padrone dell’«aiuola che ci fa tanto feroci». (NOTA 1)

Io procederei per scaglioni. Non sono d’accordo su un blocco uguale per tutti coloro che non servono a niente.
Secondo l’illustre umanista Ezekiel Emanuel, ex consigliere alla salute del presidente Barak Obama, «le società sarebbero migliori se la gente non vivesse più di 75 anni. E’ inutile sprecare risorse mediche su coloro che non possono avere una alta qualità della vita» (NOTA 2).
Più esplicito il parere del ministro giapponese Taro Aso, in particolare sui malati gravi: «Non puoi dormire bene quando pensi che tutto è pagato dal governo. Questo non si risolverà a meno che non si acceleri la loro morte» (NOTA 3)

Sono d’accordo ovviamente sui progetti razionali e umanitari degli illustri illuministi di cui sopra. Ritengo più giusto tuttavia un censimento accurato dell’anagrafe e dell’agenzia delle entrate perché non vengano colpiti per sbaglio elementi di classi, se non ricche, almeno agiate( non c’è da fidarsi delle dichiarazione sui redditi).

Proporrei effettivamente – per chi non ha i titoli necessari – l’eliminazione dei settantacinquenni a partire dalle classi più basse e inutili, con procedimenti civili, senza spargimenti di sangue. Per esempio non distribuendo gratis le già miserabili pensioni, impedendo a eventuali volontari di fornire cibo. Sarebbe opportuno sloggiarli da casa, bloccando qualsiasi cura medica e qualsiasi spregevole tentativo di elemosina.
E’ presumibile che nel giro di qualche giorno vi sia una moria generale e che in brevissimo tempo, per questioni di decoro urbano, venga sgombrata dalle strade tale spazzatura. Quindi ipotizzo un secondo scaglione a 77 anni e un terzo ai 79, secondo un censo progressivo.
Essendo io un illuminista pacifista pretenderei nessun atto di violenza dalle forze dell’ordine che anzi dovrebbero agire assecondando un certo bon ton ( tranne purtroppo qualche intervento pacificatore per chi si mettesse di traverso in modi inopportuni).

Va ricordato infine che c’è troppa gente nel pianeta. Perché far arrivare i “dannati della terra” (NOTA 4) a 75 anni ? Meglio eliminarli già da bambini. E’ un lavoro che si sta già facendo. E sento di dover ringraziare, almeno con un accenno, coloro che tanto stanno facendo per la pace.
Innanzitutto Hilary Clinton, molto amata dalle femministe americane marca Hollywood, per le stragi in Libia e in Siria; Tony Blair per essersi sacrificato con le sue menzogne per dare avvio ai massacri in Medio Oriente; Mohammad bin salman (chiamato Bin dai suoi amici per i modi gentili) per il genocidio in Yemen; Netanyahu per i suoi crimini anche contro i bambini (meglio ucciderli da piccoli) e per il suo progetto di deportazione e di apartheid; Sarkozy e Napolitano per il contributo fattivo alla distruzione di una grande nazione africana.

Ci sono altri metodi, quali la sterilizzazione forzata di uomini e donne. E altri se ne possono trovare con la creatività di chi vuole un pianeta in cui gli esseri disgustosi che sono utili per creare profitto scompaiano al momento giusto. Sarebbe cosa buona se lo capissero da soli e si autoeliminassero, se possibile anche prima dell’età di vita consentita… Ma non c’è molto da sperarci: ci sarà sempre qualcuno che vorrà rimanere appiccicato alla vita come una cozza a uno scoglio..

NOTE
1) Dante «l’aiuola che ci fa tanto feroci / volgendom’io con li etterni Gemelli / tutta m’apparve da da’ colli a le foci» (Paradiso XXII versi 151-154)
2) Redazione l’ANTIPLOMATICO «le élites del mondo vogliono che…»
3) Redazione l’ANTIPLOMATICO, art. cit.
4) «I dannati della terra» è il titolo del famoso libro (più volte ristampato) dello psichiatra filosofo Frantz Fanon.

 

Redazione
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