A FAR LA SPESA

(Roba del Pabuda…)

mia mamma

mi distrae

mentre studio

e in un groviglio

di tedesco e tragedia

mi dibatto.

curioso: da viva

non l’avrebbe

mai fatto!

è strano:

mi scompiglia il ritmo

e il fiato

eppure non mi spiace.

a mia a mamma,

però, penso soprattutto

quando cammino

da solo per strada.

ma dove vado?

al lavoro, al bar

a comprare i dadi

per il brodo:

e mi ricordo semplice

come per mano a lei

 ho camminato

andando a far la spesa

al mercato.

adesso ci penso

per forza:

camminando qui intorno

incontro

una vecchietta del quartiere

che mi saluta

con un “ciao” sorridente

e un’occhiata mista

di lieve rimprovero,

complicità implicita

e comprensione incoraggiante.

poi un’altra vecchietta,

 somigliante,

mi saluta uguale.

doppiamente salutato:

proprio come fossi figlio loro.

quel doppio “ciao” mi piace

e m’aiuta a camminare:

coi dadi, il latte,

il doppio concentrato

di pomodoro,

il “ciao” doppio regalato

(e due tavolette di cioccolato,

di straforo)

posso tornare a studiare.

(La foto è stata scattata a Sestola da Yoko Dim – la Gio, per interci)

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Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

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