AB_NORMAL: architetture fuori dal buio distopico

di Fabrizio Melodia. A seguire due parole su solarpunk.it

AB_NORMAL ci riporta alla mente una delle scene più esilaranti dell’ arcinoto film «Frankenstein Junior» (1974) scritto da quel mattacchione di Gene Wilder e diretto dal geniaccio comico di Mel Brooks. Siamo in un momento particolarmente emozionante, quando il bieco servitore Igor (non chiamatelo così, lui preferisce Aigor e vi chiederà di seguirlo con il bastone perché il castello è ululì) s’ intrufola nel laboratorio per rubare il cervello che servirà come elemento finale per animare «la creatura». Preso il suddetto organo, Igor si spaventa per un lampo improvviso e lo lascia cadere. Ormai poltiglia schifosa e inservibile, Igor ne prende un altro, tanto sono tutti uguali e il padrone… il nipote del dottor Frankenstein (meglio Frankenstin, altrimenti si incupisce), non se ne accorgerà. L’ esperimento, come si sa, va a buon fine ma la creatura è un povero ebete che fugge via nottetempo. Alla domanda del dottor Frankenstein riguardo al cervello che Igor gli aveva portato, il bieco servitore si schernisce, dicendo di non ricordare, o meglio, di aver preso un cervello recante l’ etichetta “AB… qualcosa“. Incoraggiato dal dottor Frankenstein (pardon, Frankenstin) Igor alla fine ammette di avere preso un cervello «AB…norme». Frankenstin sente su di lui l’ombra dell’avo.

Qui di «AB_Normal» troviamo invece un progetto editoriale che si distingue per il suo approccio unico alla narrazione del vivere quotidiano. Nato nel 2018, il progetto evita deliberatamente la classica ricerca autoriale per concentrarsi su una rappresentazione corale di speranze, contraddizioni, sogni e innovazioni che definiscono le nostre esistenze.

La forza di «AB_NORMAL» – autori e autrici di grande qualità nell’ambito fotografico, letterario e artistico – risiede nella capacità di creare dialogo tra chi documenta e ciò che viene documentato.

Ogni uscita, compatta e agile, si adatta ai ritmi e alle esigenze delle ricerche contemporanee, offrendo uno spazio dove testo e immagine si fondono. «AB_NORMAL» non è solo una rivista: è una piattaforma che invita a riflettere sul mondo con uno sguardo critico e partecipativo.

I suoi fondatori, gli architetti Mattia Inselvini, Davide Masserini e Luigi Savio parlano con passione della loro avventura multidisciplinare, iniziata come una graphic novel totalmente immersiva, un romanzo grafico che «spazia dall’architettura, al product design e alla direzione creativa in una vasta gamma di ambiti, tra cui arte, cultura e design». In questa ottica ci si ritrova catapultati in una realtà che sembra essere scaturita dai recenti romanzi fantascientifici del filone climate fiction e soprattutto del solarpunk (una corrente di reazione alle oscure distopie del cyberpunk) che ricerca strade alternative all’orrendo pesente: dove cioè le tecnologie sostenibili si sposino bene con l’ambiente, rigettando inquinamento e industrializzazione violenta (NOTA 1),

Molta letteratura solarpunk guarda a un’architettura nutrita di inclusione e giustizia sociale. Le infrastrutture diventano quasi una forma di resistenza, con l’esigenza di armonia – estetica oltrechè sociale – con un fortissimo bisogno di essere tutte incluse in una pianificazione di qualità. Equi potremmo incrociare «AB_NORMAL» con i progetti dei tre citati coraggiosi architetti italiani: «il nostro lavoro è profondamente radicato in una indagine critica delle condizioni contemporanee, che fonde approcci speculativi e pratici per affrontare contesti spaziali, sociali e culturali» attingendo «a un’ampia rete di esperti, assicurando che ogni progetto venga affrontato in modo olistico e realizzato con i più alti standard: operiamo con un’enfasi su precisione, eccellenza e audacia».

E qui si può vedere dove cammina il progetto: https://abnormalstory.com/ 

NOTA 1 – Per chi volesse addentrarsi nei futuri letterari degni di essere vissuti, ecco un percorso possibile: due precursori cioè «I reietti dell’altro pianeta: un’ambigua utopia» di Ursula K. Le Guin (1974) ed «Ecotopia» (1975) di Ernest Callenbach per poi saltare al Solarpunk (più volte ne abbiamo raccontato qui in “bottega”) magari recuperando in e-book anche i migliori titoli di Kim Stanley Robinson. Se SOLARPUNK vi dice poco, iscrivetevi subito alla NEWSLETTER DI SOLARPUNK ITALIA / SOLARPUNK.IT
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L'astrofilosofo
Fabrizio Melodia,
Laureato in filosofia a Cà Foscari con una tesi di laurea su Star Trek, si dice che abbia perso qualche rotella nel teletrasporto ma non si ricorda in quale. Scrive poesie, racconti, articoli e chi più ne ha più ne metta. Ha il cervello bacato del Dottor Who e la saggezza filosofica di Spock. E' il solo, unico, brevettato, Astrofilosofo di quartiere periferico extragalattico, per gli amici... Fabry.

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