Acqua d’amianto: ancora sui tubi rotti a Bologna

di VITO TOTIRE  

A seguire un ricordo di Roberto Suozzi

Partiamo da quello che sappiamo: in via Castiglione 81 a Bologna due prelievi di acqua effettuati nel 2018 sono risultati positivi alla presenza di amianto. Questo è, cronologicamente parlando, l‘ultimo dato disponibile.

I dati dei siti positivi nel 2019 la Ausl non ce li ha voluti comunicare: forse li riceveremo il 24 ottobre anche se li abbiamo chiesti da mesi.

Sui dati precedenti al 2018 torneremo se si aprirà un dibattito ma ora c’è una urgenza:

HERA E AUSL DEVONO COMUNICARE AI CITTADINI SE E QUANDO LE ROTTURE SI VERIFICANO SULL’AMIANTO; E SE E DOVE SONO PRESENTI TUBAZIONI CHE COMPORTANO QUESTO RISCHIO (per rischio intendiamo la presenza e non solo la rottura).

DUNQUE VOGLIAMO SAPERE QUANTO SI ESTENDONO LE TUBAZIONI IN CEMENTO-AMIANTO IN VIA CASTIGLIONE MA, VISTO CHE SIAMO IN TEMA, ANCHE IN VIA SARAGOZZA (dove ci risultano problemi a analoghi recentissimi).

Nel 2018 i positivi ad amianto furono riscontrati il 13.3.2018 (1017 fibre) e il 29.10.2018 (509): questo in condizioni ordinarie.

Ma cosa succede – torniamo su un quesito posto decine di volte – in condizioni non ordinarie, cioè di rottura della tubazione?

Perché non si fanno campionamenti sull’acqua anche in queste circostanze?

Cosa si beve tra l’inizio della fessurazione e il momento in cui si blocca la erogazione dell’acqua?

Qui a Bologna il “ceto politico” ha accettato la versione sostenuta da Arpa secondo cui “l’amianto ingerito è innocuo” !

Non ci soffermiamo adesso su questa informazione che è totalmente infondata. I cittadini non hanno delegato la difesa della loro salute alla compagine Ausl-Comune-Arpa-Hera.

I cittadini hanno diritto di sapere ma soprattutto hanno diritto di bere acqua priva di amianto.

Prendiamo atto che questa ultima rottura ha gravato su una casa di cura.

Nessuna sorpresa se scopriremo che la conduttura che porta acqua a Villa Regina è in amianto. Già i prelievi per amianto a largo Nigrisoli (ospedale Maggiore) sono risultati positivi ad amianto e …altro.

Hera distribuisce acqua con amianto con il consenso del Consiglio comunale, dell’Arpa, della Ausl e dell’Iss.

Questi consensi istituzionali non attenuano il potere cancerogeno dell’amianto, stanno solo a significare che molta gente farebbe meglio a occuparsi di altro piuttosto che tentare di gestire la cosa pubblica.

Ai cittadini e ai medici di base – a tutti i medici – chiediamo di segnalarci eventuali casi di patologie asbesto correlabili potenzialmente collegate a esposizioni domestiche.

Certo la Procura della Repubblica a oggi non ha mai voluto intervenire sulla distribuzione di acqua contenente amianto: pensiero autonomo o “merito” di qualche consulente?

Cosa succederebbe invece a fronte di segnalazioni ai sensi dell’articolo 590 Codice Penale (lesioni colpose?).

Per andare al “nocciolo”: l’acqua per essere definita potabile deve essere totalmente indenne da amianto e altri cancerogeni. …

Bologna, 19.10.2019

In memoria di Roberto Suozzi

Sono rimasto colpito dalla notizia della morte di Roberto Suozzi. Per vari motivi. Leggendo il nome e la sua storia sono corso al mio computer per ripescare una comunicazione del 2018: sì era la sua. Mi chiedeva di approfondire la questione dell’amianto nell’acqua “potabile”. Il nome di Suozzi lo avevo già sentito e lui stesso mi ha ricordato la circostanza precisandomi che teneva una rubrica di fitoterapia su La Repubblica.Bene, ho pensato: un “collega” che si occupa di medicine alternative e che si interessa a un tema rimosso (anche se non in maniera unanime) dalla medicina ufficiale e allopatica. Ci siamo riproposti di rimanere in contatto. Poi scopro che Roberto Suozzi era comunista. Io ho pensato ingenuamente “ma perché non mi ha detto nulla?”. Poi un altro pensiero: “non è che siamo molti di più di quelli che pensiamo di essere?”. Al lutto si è associato il rammarico delle occasioni perse per lavorare insieme. E questo rammarico si acuisce in vista di una scadenza per domani: la giornata per la prevenzione del rischio sismico. Cosa c’entra? Tempo ho inviato un imput all’INGV: vogliamo monitorare come le scosse sismiche (anche quelle “piccole”) si riverberano sulle tubazioni in cemento-amianto? Nessuna risposta: con Roberto invece avremmo certamente potuto lavorarci. Voglio mandare un abbraccio a un compagno con il quale avrei voluto e dovuto condividere un’azione a tutela della salute pubblica. L’interesse da lui mostrato rimane per me una fonte di forza inesauribile.

Vito Totire

 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *