Ada Negri: «Mano nell’ingranaggio»

La poesia del sabato scelta dalla “cicala” (*)

Mano nell’ingranaggio

Rotan le cinghie, stridono le macchine;
indefessi ne l’opre, allegri canti
vociano i lavoranti.
Ma un dissennato grido a un tratto levasi;
e pare lacerante urlo di belva
ferita in una selva.
Fra i denti acuti un ingranaggio portasi
– povera donna bionda e mutilata!… –
una mano troncata.
…Rotan le cinghie, stridono le macchine;
ma le ruvide voci i lavoranti
più non sciolgono ai canti.
Stillan, confuse col sudor, le lacrime;
da lontano rombando, la motrice
cupe leggende dice.
E senza tregua appare agli occhi torbidi
– povera donna bionda e mutilata!… –
quella mano troncata.

(Ada Negri, da «Fatalità»)

I molti volti di Ada Negri

«Fatalità» è la raccolta poetica d’esordio della scrittrice pubblicata nel 1892 dall’editore Treves. Ebbe un immediato successo «facendo assurgere la sconosciuta maestrina al rango di poetessa nazionale».

Nata a Lodi (nel 1870) da una famiglia poverissima, Ada Negri morì a Milano nel 1945. Da giovane entrò in contatto con il Partito socialista italiano, incontrando Filippo Turati, Benito Mussolini e Anna Kuliscioff (della quale ebbe a dire di sentirsi sorella ideale). Fortemente impegnata in attività sociali. fondò nel 1899, assieme a Ersilia Majno, l’«Unione femminile nazionale» e sostenne l’apertura nel 1904 dell’Asilo Mariuccia che definì «la prima pietra di un’opera di rigenerazione, ben lontana e diversa dalle antiche manifestazioni di carità superficiali».

Nel 1918 uscì «Orazioni», una raccolta di odi all’Italia: gli anni della guerra con l’avvicinamento alle posizioni mussoliniane, avevano trasformato il suo impegno sociale in un generico patriottismo. Ii fascismo le conferì numeosi premi e titoli. La sua vena poetica si fece, via via, più sentimentale, biografica e poi velata di pessimismo e di religiosità.

Qui è in un fotoritratto (con autografo) del 1904.

 

(*) Per anni qui in “bottega” il sabato ha regnato “cicala” grazie a un’amica – libraia militante e molto altro – che invia ad amiche/amici i versi che le piacciono. Dopo un’interruzione le sue scelte poetiche sono tornate e di nuovo le abbiamo chiesto di sceglierne una ogni settimana per noi. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni.

 

 

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