Al-Ghazali, il più scettico degli islamisti

di Fabrizio Melodia

19 dicembre 1111, una data capitale per la filosofia e la teologia islamica: muore infatti il filosofo teologo mistico e giurista Abū Ḥāmid Muḥammad Ibn Muḥammad Aṭ-ṭūsī al-Ghazālī, noto come Al-Ghazali, latinizzato successivamente in Algazel.
Nacque a Tus, in Persia, nel 1058, fu uno spirito assai irrequieto e avventuroso, sempre diviso tra critica ai filosofi e tentativo di unificare rivelazione coranica e misticismo sufista.
Fu persona di grandiosa cultura: a lui la tradizione attribuiva quasi 400 opere, ma in realtà ne scrisse “solamente” 50. L’opera più famosa è composta da due parti, “Iḥyāʾ ʿulūm al-dīn” e “Maqāṣid al-falāsifah” ovvero «Le intenzioni dei filosofi» e «L’incoerenza dei filosofi»: ebbe un grande successo e fu il primo tradotto dall’arabo al latino avendo quindi grande diffusione nel mondo cristiano.
Andiamo con ordine. L’infanzia per Al-Ghazali fu difficile, in quanto perse il padre che era ancora bambino. Ad allevare lui e i suoi fratelli pensò un amico sufista del padre, al quale il padre aveva provveduto con un generoso lascito.
Finito questo lascito, Al-Ghazali e i fratelli entrarono in una madrasa, una scuola dove avrebbero potuto studiare e vivere.
Così
Algazel ebbe modo di studiare l’arabo e il persiano, il Corano e i precetti fondamentali della religione islamica.
Tornò poi a Tus, dove fu assistente di diversi iman, grazie ai quali ebbe modo di studiare la teologia dogmatica islamica, la logica aristotelica e i princìpi della filosofia neoplatonica. In quel periodo maturerà il suo pensiero assai critico verso la filosofia greca, andando decisamente in senso contrario rispetto ad Aristotele e a Platone, ma di conseguenza anche a filosofi assai “quotati” come Al-Khindi, Avicenna e quell’Averroè famoso per il suo colossale commento ad Aristotele con il tentativo di armonizzare religione coranica e filosofia aristotelica.
Le obiezioni forti contro i filosofi mosse da Al-Ghazali vertono su tre punti fondamentali.
In primo luogo: Allah crea il mondo intenzionalmente e in modo completo, senza bisogno di entità che fungano da intermediari, come invece pensato da Avicenna, con la divinità che crea il mondo in dieci intelligenze diverse.
In secondo luogo: Allah crea tutti gli esseri viventi e li conosce nei minimi dettagli e non solo a livello universale, come le idee platoniche.
Terzo e ultimo: Allah dispensa premi e punizioni a suo insindacabile giudizio.
Qui entra in scena un aspetto che nella filosofia occidentale sarebbe arrivato soltanto con Cartesio e successivamente con l’empirismo inglese, in particolare con George Berkeley e David Hume: infatti Al-Ghazali nega con fermezza l’esistenza del principio di causa-effetto, affermando invece l’onnipotenza divina: tutto ciò che, secondo l’ottica umana, accade per nessi causali invece avviene per decisione della divinità. Dalle reazioni chimiche ai moti dei pianeti, ai movimenti della terra, agli agenti atmosferici, alle malattie … tutto dipende dalle decisioni di Dio. Niente si muove senza che Allah lo voglia. Roba da far venire un infarto persino a Guglielmo d’Occam e che invece avrebbe deliziato il maggior “dottore sapiente” dalla Chiesa, ovvero Tommaso d’ Aquino, il quale avrebbe poi ammesso di essere grande debitore nei confronti di molti scrittori e filosofi arabi, seppure con inconciliabili differenze.

L’opera di Al-Ghazali fece scalpore tanto che Averroè ne scrisse una ponderosa (ma di scarso successo) contestazione.
Non fu solo scettico, Al-Ghazali, ma anche un valente studioso atomista, ispirato dalla poco amata filosofia greca, di cui, comunque, qualcosa salvò. Secondo lui gli atomi erano la sola sostanza che nell’universo perdurava, un po’ come affermava Democrito, mentre andò decisamente contro al concetto di eternità dell’universo sostenuto dai Greci, affermando che ha un inizio e una fine. Lodò la medicina ma come pratica non religiosa; condannò con fermezza l’astrologia; diede un contribuito pionieristico alla psicologia, con lo studio dei moti dell’animo e della coscienza; individuò le percezioni sensoriali nei cinque sensi e le ricollegò al cervello, cercando di comprendere se la coscienza fosse qualcosa di innato o che si forma nella crescita della persona.
Come se tutto ciò non bastasse, riuscì a compiere una sistematizzazione del pensiero mistico sufi e a integrarlo nell’ ortodossia islamica.

Non male, vero?
PER APPROFONDIRE:
Paolo Nicelli, “
Al-Ghazâlî. Pensatore e maestro spirituale”, Milano, Jaca Book, 2013
Cristina D’Ancona (a cura di), “
Storia della filosofia nell’Islam medievale”, 2 volumi, Einaudi, Torino 2005
Ines Peta, “
L’interpretazione del Corano alla luce della ragione in al-Ghazālī e Ibn Rushd” in «Rivista di Filosofia Neo-Scolastica» numero 4 (2016), pagg. 1005-1012.

 

MA COSA SONO LE «SCOR-DATE»? NOTA PER CHI CAPITASSE QUI SOLTANTO ADESSO.

Per «scor-data» qui in “bottega” si intende il rimando a una persona o a un evento che il pensiero dominante e l’ignoranza che l’accompagna deformano, rammentano “a rovescio” o cancellano; a volte i temi possono essere più leggeri ché ogni tanto sorridere non fa male, anzi. Ovviamente assai diversi gli stili e le scelte per raccontare; a volte post brevi e magari solo un titolo, una citazione, una foto, un disegno. Comunque un gran lavoro. E si può fare meglio, specie se il nostro “collettivo di lavoro” si allargherà. Vi sentite chiamate/i “in causa”? Proprio così, questo è un bando di arruolamento nel nostro disarmato esercituccio. Grazie in anticipo a chi collaborerà, commenterà, linkerà, correggerà i nostri errori sempre possibili, segnalerà qualcun/qualcosa … o anche solo ci leggerà.

La redazione – abbastanza ballerina – della bottega

 

 

L'astrofilosofo
Fabrizio Melodia,
Laureato in filosofia a Cà Foscari con una tesi di laurea su Star Trek, si dice che abbia perso qualche rotella nel teletrasporto ma non si ricorda in quale. Scrive poesie, racconti, articoli e chi più ne ha più ne metta. Ha il cervello bacato del Dottor Who e la saggezza filosofica di Spock. E' il solo, unico, brevettato, Astrofilosofo di quartiere periferico extragalattico, per gli amici... Fabry.

Un commento

  • CLAUDIO MAZZOLANI

    Ottimo. Grande personaggio. Erano i tempi prima delle folli Crociate che furono solo ed esclusivamente una questione di carattere economico. I mercanti occidentali volevano l’esclusiva dei commerci con l’oriente. Infatti si oremunirono prima di tutto di distruggere l’impero bizantino cristiano. Il resto lo sappiamo e le conseguenze sono ancora oggi sotto gli occhi delle cronache giornaliere.

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