America latina: a fare le spese del Covid sono le donne

In tutta la regione sudamericana povertà e discriminazioni contro le donne sono cresciute durante l’emergenza sanitaria. In Messico il governo ha addirittura tagliato i fondi ad alcuni programmi volti a combattere il femminicidio.

di David Lifodi

                                                  Foto: France 24

Secondo il recente studio Onu “Cuidados en América Latina y el Caribe en tiempos de Covid-19. Hacia Sistemas Integrales para fortalecer la respuesta y la recuperación”, nei prossimi mesi la disoccupazione femminile in Sudamerica raggiungerà il 15,2%. La percentuale di donne latinoamericane povere sarà del 37,4% entro fine anno a causa dell’emergenza sanitaria legata al Covid-19, ben lontana dall’essere risolta, avverte la Comisión Económica para América Latina y el Caribe (Cepal).

I dati più allarmanti riguardano paesi quali Argentina, Colombia, Brasile, Cile, Messico e Uruguay, dove il lavoro non remunerato o comunque sottopagato delle donne è in costante crescita, soprattutto a causa delle misure di confinamento e distanziamento sociale che hanno ridotto l’offerta di lavoro, anche in relazione a quelli più umili per i quali spesso le donne latinoamericane ricevono già salari molto bassi e al limite dello sfruttamento.

L’ America latina, tra le zone del mondo più colpite dalla pandemia da Corona virus, avrà 118 milioni di donne in condizioni di estrema povertà nei mesi finali del 2020, ma la pandemia ha aggravato anche la già dura realtà delle giovani donne migranti che dal Sudamerica cercano di raggiungere gli Stati uniti. Caribe e America latina stanno attraversando una delle peggiori crisi migratorie degli ultimi anni, si pensi a tutti coloro che, in piena emergenza sanitaria, cercano di arrivare negli Usa dal Triángulo Norte (Honduras, Guatemala e El Salvador) attraverso il Messico. In questa situazione, adolescenti e giovanissimi, circa sette milioni, sono ancora più sottoposti al rischio di violenze e abusi, come sottolineato da Mujeres y Migración (2M), uno studio promosso da professoresse dell’Universidad de Los Andes.

Plan International, un’organizzazione non governativa internazionale che lavora per i diritti dei bambini e degli adolescenti, ha sottolineato la doppia discriminazione, di genere e di età, alla quale vanno incontro le giovani donne migranti, sempre più vittime dello sfruttamento sessuale, definito come una seconda forma di pandemia.

I governi latinoamericani, da parte loro, non hanno mai messo la questione femminile al centro delle politiche per affrontare il Covid-19. A dimostrarlo il presidente messicano Andrés Manuel López Obrador, che lo scorso settembre, in occasione della presentazione del II Informe de Gobierno, ha nominato una sola volta la parola “donna” nonostante la designazione proprio di una donna, indigena, a dirigere il Consejo Nacional para Prevenir la Discriminación (Conapred).

Nel solo Messico, dalla diffusione della pandemia allo scorso luglio sono state assassinate 240 donne, con un aumento del 7,7% rispetto allo stesso periodo del 2019. Nonostante questo, López Obrador ha tagliato i fondi ad alcuni programmi dedicati a ridurre gli episodi di violenza contro le donne, mentre i casi di femminicidio contemporaneamente crescevano negli stati di México, Veracruz, Jalisco, Guanajuato, Chihuahua, Baja California, Nuevo León e Michoacán.

Anche in relazione alla salute delle donne a seguito della diffusione del Covid-19, il II Informe de Gobierno ha lasciato a desiderare, così come la scarsa attenzione verso lla situazione delle lavoratrici domestiche, ad ulteriore conferma, in Messico come nell’intera America latina, che soprattutto in periodo di pandemia, la questione femminile è finita, una volta di più, in secondo piano.

David Lifodi
Sono nato a Siena e la mia vera occupazione è presso l'Università di Siena. Nel mio lavoro "ufficioso" collaboro con il sito internet www.peacelink.it, con il blog La Bottega del Barbieri e ogni tanto pubblico articoli su altri siti e riviste riguardo a diritti umani, sindacalismo, politica e storia dell’America latina, questione indigena e agraria, ecologia.

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