Amianto a Loiano: se le istituzioni sono catatoniche…

come possiamo aiutarle a guarire? Salvando così anche la nostra pellaccia

di Vito Totire (*)

Evidentemente a Loiano il cemento amianto è stato scambiato per formaggio: bonificare o stagionare ? Con il formaggio è meglio non esagerare (arterie e prostata) ma l’amianto è cancerogeno!

Questo è l’ennesimo appello alla bonifica immediata: o dobbiamo aspettare che lastre e frammenti siano volati nella piazza del municipio?

La vicenda del sito con cemento-amianto da bonificare a Loiano diventa sempre più assurda; e richiama alla memoria il romanzo di Andrea Camilleri «ll birraio di Preston».

La vicenda loiano è nota; il sito era meritevole di bonifica già dal giorno del varo della legge 257/1992. Come AEA “scopriamo” il sito nel giugno 2018. Purtroppo i Comuni italiani (in stragrande maggioranza) hanno evitato di avviare i censimenti dell’amianto presente nel territorio: altrimenti sarebbe bastato consultare la banca dati per conoscere le varie realtà territoriali.

Si scopre dunque che nel 2014 era stata concesso un incredibile rinvio a una nuova rivalutazione dello stato delle coperture da fare entro tre anni, associata comunque alla necessità di una verifica delle condizioni di staticità. Queste scadenze (assolutamente “permissive” ) non sono state rispettate.

Sollecitata da parte nostra la verifica delle condizioni, questa viene fatta (in maniera non adeguatamente veloce, ma comunque c’è stata) dalla Ausl il 9 settembre 2018. Il responsoè : bonificare entro 90 giorni ed entro 15 eseguire una verifica delle condizioni di staticità.

Però… il Comune spetta fino al 15 dicembre per emettere una ordinanza. L’abbiamo definita controproducente in quanto indirizzata ad un “responsabile giuridico” che , secondo una solida vox populi non è in grado di far fronte all’impegno economico.

Peraltro il comune di Loiano – e siamo a gennaio (!) – non ha ancor certezza del fatto che il soggetto individuato (proprietario dell’area) abbia ricevuto copia dell’ordinanza; in effetti il destinatario non è tenuto a leggere Loianoweb… Siamo a livelli tragicomici.

Per quel che ci riguarda come AEA abbiamo:

  1. Interessato più volte il Dipartimento di sanità pubblica Ausl; l’unico ente istituzionale che ha mostrato anche se tardivamente di “stare sul pezzo”
  2. Informato la Prefettura di Bologna a cui abbiamo proposto più volte di convocare un tavolo e di nominare un commissario ad acta per la bonifica
  3. Contattato più volte responsabili e funzionari regionali (dal presidente Bonaccini all’assessora Gazzolo, a funzionari dell’ambiente e della sanità…con risposte, al momento, evasive…
  4. Contattato più volte l’amministrazione comunale di Loiano a cui abbiamo persino fornito un preventivo di spesa per la bonifica che si aggira attorno alla risibile cifra di 20.000 euro!

Che in questo contesto kafkiano qualcuno asserisca l’esistenza in Emilia-Romagna di un «piano regionale amianto» è ridicolo, offensivo o tuut’e due.

Da quando abbiamo rivendicato, anche con una petizione popolare, un intervento di bonifica A LOIANO HA NEVICATO 4 VOLTE; HA SOFFIATO UN VENTO MOLTO FORTE SUPERIORE A 90 KM; IL “BUCO” TRA LE LASTRE DI CEMENTO-AMIANTO IN UNO DEI TRE MANUFATTI EDILIZI SI E’ MACROSCOPICAMENTE ALLARGATO (NUMEROSE LASTRE RISULTANO ADDIRITTURA DISANCORATE E “APPOGGIATE” SUI MURI PERIMETRALI !).

IL SITO E’ ACCESSIBILE ALLA FAUNA E, DI FATTO, ANCHE AGLI UMANI: sono state infatti segnalate presenze di giovani, certamente ignari dei rischi.

ABBIAMO FIN DALL’INIZIO COMPRESO – E QUINDI PROPOSTO – CHE IL SITO DOVESSE ESSERE OGGETTO DI UN INTERVENTO DI BONIFICA GESTITO DAL PUBBLICO, SALVO CONTESTUALE TENTATIVO DI RIVALSA…

Qui invece siamo al punto che il destinatario della “masochistica” ordinanza forse l’ordinanza non la ha ancora ricevuta…non essendo peraltro più residente a Loiano.

Dobbiamo tornare infine su una questione etica molto importante: l’ordinanza rischia di essere una azione maramaldesca e in questo senso dimostra che LE ISTITUZIONI DEL PROBLEMA AMIANTO HANNO CAPITO MOLTO POCO, IL CHE PURTROPPO AVRA’ EFFTTI NEGATIVI SULLA SALUTE PUBBLICA.

Questo è un ultimatum: la prossima settimana dovremo mettere in campo iniziative clamorose, ovviamente nell’ambito della legalità e della nonviolenza. Ma qualcuno deve pure essere… mandato a casa.

Loiano-Bologna, 12.1.2019

(*) Vito Totire è presidente di AEA, l’Associazione Esposti Amianto e rischi per la salute

 

LE IMMAGINI sono scelte dalla “bottega”.

IN ALTO asbesto/amianto (da Wiki).

QUI SOPRA il disegno di Giandomenico Paglia che rielabora “L’urlo” di Edvard Munch.

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