Amianto-Loiano: le istituzioni annaspano
di Vito Totire (*)
con una proposta kafkiana della “bottega”… chiamando teatranti di Bologna – e dintorni – all’adesione
Loiano: una bonifica che si doveva fare in brevissimo tempo sta diventando una tragicomica telenovela che nel suo “piccolo” mostra al mondo l’inefficienza e l’incuria di certe pubbliche istituzioni.
Esigiamo che la Regione Emilia-Romagna istituisca un fondo speciale per le bonifiche urgenti che non possono essere rimandate alle calende greche…
La nostra ultima missiva alle istituzioni ha ricevuta una prima risposta dalla Prefettura – dal viceprefetto Sallusto per la precisione – che ringraziamo anche per la tempestività; lo stesso non si può dire per gli altri interlocutori.
Ma la risposta della Prefettura è disorientante. Questo riconferma la validità della nostra proposta – avanzata già nel 2018 – di costituire un tavolo tecnico e nominare un commissario ad acta per la bonifica. La risposta della Prefettura fa riferimento a uno stanziamento di 30.000 euro ma allude anche a tempi lunghi per l’effettuazione della bonifica che verrebbe effettuata “in danno”.
Non la vediamo così: la procedura in danno doveva essere avviata subito; stante però le notorie difficoltà economiche del destinatario dell’ordinanza …si prevedono tempi lunghi.
Ora: l’importanza del fattore tempo in relazione alle bonifiche dell’amianto lo abbiamo messo chiaramente in luce fin dall’inizio della “telenovela” quando abbiamo auspicato – anche con una petizione popolare – la «bonifica prima della prima nevicata». Da allora ha nevicato 5 o 6 volte: grandine, intemperie e venti si sono abbattuti più volte sulle lastre pericolanti… Niente, l’esasperante attesa continua.
Manca una valutazione dell’impatto-amianto sul territorio regionale e nazionale nelle avversità atmosferiche degli ultimi mesi ma quel che è accaduto platealmente a Solarolo potrebbe essere accaduto altrove: pochi giorni fa a Solarolo il vento ha divelto una copertura in cemento-amianto frantumandola al suolo, in pieno centro abitato!
Dunque l’azione in danno è quanto noi abbiamo ipotizzato fin dall’inizio ma non bisogna aspettare di recuperare le risorse e poi fare la bonifica. Occorre fare immediatamente la bonifica e contestualmente avviare le procedure per recuperare le spese sostenute, se e quando sarà materialmente possibile. Quel che peraltro non si comprende è per quale motivo si sia aspettato tanto tempo per prendere atto che il destinatario della procedura non avrebbe ottemperato.
A fronte dei silenzi di gran parte degli interlocutori istituzionali dunque i cittadini e la AEA (Associazione Esposti Amianto) tornano a chiedere la convocazione urgente di un tavolo tecnico per risolvere il problema della bonifica; all’ipotesi del tavolo tecnico aveva già aderito il Dipartimento di sanità pubblica che verosimilmente ha focalizzato meglio del Comune la questione della urgenza dell’intervento.
Loiano 27 agosto
(*) Vito Totire per AEA, Associazione esposti amianto e rischi per la salute
UNA PROPOSTA “KAFKIANA”
La “bottega” segue da anni – grazie alla tenacia di Vito Totire – questa vicenda assurda e pericolosa.
In un messaggio, più amaro che scherzoso, Totire ha proposto che Loiano dia la cittadinanza onoraria a un “maestro dell’assurdo” ovvero a Franz Kafka (il quale peraltro con la commercializzazione dell’amianto ha avuto a che fare). Qui ci permettiamo di proporre che questa proposta si concretizzi in una cerimonia pubblica nelle strade bolognesi: ovvero letture itineranti (sotto la prefettura, l’assessorato alla Sanità della Regione eccetera) de «Il processo» e altri testi di Kafka alternandoli con documenti istituzionali sull’amianto di Loiano. Non dovrebbe essere difficile mettere in scena a Bologna, con l’aiuto di attori e attrici, questa controinformazione nelle strade. Magari edificando qua e là piccole statue simboliche a Kafka: realizzate con vecchie scatole di farmaci anti-cancro e/o con fotocopie della legge 257 del 12 marzo 1992.
Quando? Potrebbe essere il 23 settembre perchè quel giorno (nel 1912) Kafka scrisse il racconto «Das Urteil» – cioè “La condanna” – che segnò una svolta nella sua scrittura. Ma ovviamente in questo caso un giorno vale l’altro…
Qualcuno potrebbe dire che non si “gioca” con la salute pubblica. Infatti. Ma a scherzare tragicamente con la vita delle persone a rischio amianto – ricordiamolo: è un assassino invisibile e “lento” ma efficacissimo – nel caso di Loiano (e più in generale sull’amianto) sono proprio le istituzioni, mentre la maggior parte dei media tacciono su questa “piccola” vicenda di ordinaria burocrazia menefreghista sulla pelle altrui. Forse un’azione di pacifica “guerriglia teatrale” nelle strade bolognesi scuoterebbe qualcuno lì in alto. E comunque farebbe arrivare in basso qualche notizia a chi non sa che la sua salute – si tratti di Pfas, di amianto o di pesticidi – viene messa all’ultimo posto (violando le leggi) nelle agende istituzionali.
Se pensate che possa essere una buona idea FATEVI SENTIRE.
Grazie della idea/proposta; da tempo penso di ricorrere (chiedendo aiuto) alle “armi” del teatro; contavo di scrivere un testo ma non ce l’ho fatta; sì che il teatro della tragedia dell’amianto se ne è occupato altre volte;
altre idee sono: chiamiamo Greta Thumberg, magari lei la ascoltano, speriamo anche prima della imminente canonizzazione;
ancora quella idea di quel detenuto inglese (carcerato innocente) che alla fine scopre il sistema corruttivo capeggiato dal direttore ma prima fa saltare i nervi a tot istituzioni SCRIVENDO OGNI GIORNO PER CHIEDERE DONAZIONI DI LIBRI ALLA BIBLIOTECA DEL CARCERE;
devo ammettere che è un personaggio che ci ha dato delle idee…
Come disse Alex: continuate in quello che era giusto.
ciao, penso che sia una buonissima idea! del resto, bisogna utlizzare gli strumenti che si hanno. a presto
susanna