Ammore e malavita – Manetti Bros

(visto da Francesco Masala)

ma ci sono anche IN REGALO un corto irlandese (due minuti) e un ricordo di Jean Rochefort

sceneggiatura dove tutto si incastra,-

in certi punti il film è un po’ ripetitivo, e comunque si fa seguire bene.

indeciso tra la commedia e la tragedia (visti i molti morti, con sangue annesso), in realtà riesce a essere un tragico film comico, dove la vita è appesa a un filo.

il film è un po’ didascalico, tutto è al suo posto e quello che ti aspetti succede, o succede quello che ti aspetti (a scelta).

cinema che corre, non ti lascia molto tempo per rifiatare, devi seguire la corrente, non c’è scampo.

alla fine comunque vince Song’e Napule, film meno di corsa, anche per chi non è un atleta.

buona visione (di entrambi, naturalmente)

https://markx7.blogspot.it/2017/10/ammore-e-malavita-manetti-bros.html

 

ecco in regalo un corto irlandese di due minuti:

 

e un ricordo di Jean Rochefort

redaz
una teoria che mi pare interessante, quella della confederazione delle anime. Mi racconti questa teoria, disse Pereira. Ebbene, disse il dottor Cardoso, credere di essere 'uno' che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un'illusione, peraltro ingenua, di un'unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone.

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