Anche quest’anno «OcchioXmille»

di Roberto Vuilleumier (*)
Ogni anno più di un miliardo di euro esce dalla casse dello Stato con il meccanismo perverso dell’«8 per mille» che “premia” una non scelta trasformandola per “miracolo” in scelta:

principale beneficiaria è, neanche a dirlo, la Chiesa cattolica che con il 37% delle firme si aggiudica l’82% dei fondi, in virtù del meccanismo per cui le quote non espresse – quelle che non vengono destinate, perché il contribuente non firma né per lo Stato né per una delle confessioni religiose che ha accesso ai fondi – sono comunque ripartite in proporzione alle firme ottenute.
In passato anche una parte consistente dell’«8 per mille» destinato allo Stato è finito, di fatto, nelle casse della Chiesa cattolica, perché utilizzato per il restauro di chiese e immobili ecclesiastici (alla voce «beni culturali») oppure devoluto ad associazioni e organizzazioni non governative di matrice cattolica impegnate in «interventi per la fame del mondo» o per i rifugiati.
Quest’anno – grazie alla legge di stabilità 2014 che ha modificato la legge 222/1985 che regolamenta l’«8 per mille» – lo Stato può destinare la propria quota oltre che a «interventi straordinari per la fame nel mondo, calamità naturali, assistenza ai rifugiati, conservazione di beni culturali» anche per «ristrutturazione, miglioramento, messa in sicurezza, adeguamento antisismico ed efficientamento energetico degli immobili di proprietà pubblica adibiti all’istruzione scolastica». Le pubbliche amministrazioni hanno tempo fino al 30 settembre per presentare richiesta e fare così in modo che almeno l’«8 per mille» desinato allo Stato sia usato laicamente e a beneficio di tutti.
L’Uaar – Unione agnostici atei razionalisti – anche quest’anno è presente in varie piazze italiane con la campagna informativa «Occhio Per Mille» e quest’anno dato il “miracolo laico”sopra descritto scriverà a tutti i sindaci affinché sollecitino quei fondi per qualche scuola dissestata (o magari, nel caso di Imola dove risiedo, per rattoppare cimiteri disastrati dai terremoti.

(*) Roberto Vuilleumier è delegato Uaar (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti) per Imola e Castel san Pietro Terme.

 

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