Anche un water a Monte Bibele

Si valorizzano così le aree archeologiche?

di Vito Totire (*)

Immaginiamo lo stupore del turista appassionato di archeologia che giunga a Monte Bibele – nell’Appennino bolognese – per visitare i siti celtici. Oggi vedrebbe accanto ai cassonetti dei rifiuti: un divanetto, una sedia, una finestra, sacconi neri giù dalla scarpata etc. Anche al profano in materia di archeologia il water apparirebbe subito contemporaneo e non di origine celtica, proveniente forse da qualche piccolo cantiere più che domestico forse anche in nero…

Infatti gli smaltimenti abusivi di Monte Bibele paiono spesso provenire da piccoli cantieri e comunque da attività produttive che evidentemente vanno meglio controllati all’origine…

Ma il Comune dà un buon esempio? No, visto che ancora non bonifica l’amianto nel cimitero con la scusa dei costi. Anche lo smaltitore abusivo trova come pretesto quello del “costo” nel senso che piuttosto che accollarselo lo scarica sulla collettività: in verità per molta parte di quei rifiuti non esisterebbero costi di smaltimento se conferiti alle stazioni ecologiche ma qualcuno preferisce vandalizzare l’ambiente piuttosto che comportarsi in maniera corretta… persino quando il comportamento corretto “non costa” il che è una aggravante che meriterebbe sanzioni economiche esemplari.

Sempre a Monte Bibele da mesi uno pneumatico staziona sotto uno dei cassonetti: è per un allevamento di zanzare tigre? Mistero.

Mistero fitto anche sulla intenzione del comune di Monterenzio di spostare quei cassonetti che oramai son diventati una calamita di rifiuti.

Videosorveglianza? Le nostre proposte sono state viste con eccessivo pessimismo e senza alcun senso pratico.

Guardie ecologiche? Gestite come sono state dalla defunta Provincia non hanno potuto esprimere tutta la loro potenzialità.

Nel frattempo l’Unione delle valli Idice e Savena gestisce seminari di volenterosi (e comunque bravi) relatori che interloquiscono con sparute platee di cittadini già ben motivati e informati.

Peraltro quel water frantumato potrebbe essere riciclato come materiale inerte?

Bologna, 8.5.2017

(*) Vito Totire scrive a nome del circolo “Chico” Mendes e di AEA, associazione esposti amianto e rischi per la salute. L’immagine provocatoria – trovata in rete – è stata scelta dalla redazione della “bottega”: non siamo a questo punto ma… la merda almeno simbolicamente cresce ovunque. In una delle foto scattate da Vito Totire si vede il cartello vandalizzato della zona archeologica. Vale aggiungere questa ulteriore informazione: “più in alto alle falde dell’insediamento archeologico ci sono due bellissimi capannoni realizzati con cannucciato e sassi; dovrebbero ospitare una mostra… sarebbe una occasione di occupazione giovanile salubre e di valenza culturale tenerli aperti almeno alcuni giorni alla settimana nei mesi estivi. Ma dopo la inaugurazione in pompa magna con Bonaccini, non se ne è fatto niente… Eppure il progetto era finanziato nell’ambito dei fondi europei per l’occupazione”.


 

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

2 commenti

  • Antonio Gottarelli

    Sono il direttore dell’area d’interesse archeologico naturalistico di Monte Bibele e del Museo Archeologico di Monterenzio. L’informazione che date e il titolo “anche un water e Monte Bibele” è fortemente offensiva per chi da anni lavora alla sua valorizzazione. E’ informazione faziosa e interamente orientata a scopi che esulano dalla verità dei fatti. Quelle foto non riguardano l’area del parco, ma un’area di cassonetti che era posta sulla strada. Il cartello pure. Il centro servizi questa estate è stato aperto grazie all’Associazione Arca Monte Bibele, associazione di coloro che hanno allestito museo e Parco e che entro breve gestiranno entrambi. Guardatevi i giudizi dei visitatori di questi luoghi su Tripadvisor e rettificate le informazioni che sono lesive del nostro non facile lavoro.

    • In verità abbiamo documentato la situazione esistente ; l’offesa sta nel denunciare o nel rimuovere il problema? la nostra denuncia è stata efficace tanto che OGGI L’AREA E’ PULITA; il cartello invece è rimasto danneggiato; evidentemente dopo le nostre reiterate segnalazioni (non solo i sanitari ma anche di peggio) qualcuno ha capito che un gruppo di cassonetti in un’area del genere (disabitata) funzionava da calamita di smaltimenti abusivi;
      non ci aspettavamo encomi né ne voglimo; da decenni segnaliamo smaltimanti abusivi, anche di sostanze cancerogene (tipo cemento amianto) e anche nel territorio di Monterenzio; quindi abbiamo contribuito al decoro, alla salubrità e all’igiene dell’area a valle della zona archeologica e continueremo a farlo;
      per quel che riguarda la apertura dei manufatti di Monte Bibele aspettiamo finalmente di non trovarli sempre chiusi e che venga comunicato magari su un sito accessibile quali sono gli orari di apertura;
      se qualcuno si è dichiarato offeso da una azione civica come la nostra forse dobbiamo invocare l’intervento di mediatori culturali o di psicologi (forse cognitivisti?);
      la nostra fortuna è che possiamo contare sul blog di Daniele Barbieri perché se contassimo sulle istituzioni…

      Vito Totire

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *