Ancora una vittima dei fuochi artificiali

Un nuovo appello per mettere al bando le produzioni di morte

L’INQUIETANTE SILENZIO ISTITUZIONALE e MEDIATICO SULL’ANNIVERSARIO DELLA ORRENDA STRAGE DI MODUGNO (25.7.2015) NON E’ OVVIAMENTE SERVITO A “RIMUOVERE” LA QUESTIONE DELLA SICUREZZA

BASTA: METTERE AL BANDO LE PRODUZIONI DI MORTE

Ancora una volta un giovane operaio morto, Luciano Del Vicario; ancora una volta al sud (San Severo). E tragedia nella tragedia Cosimo – il fratello di Luciano – nel 2018 era morto nella stessa fabbrica. In questo ultimo luttuoso evento – accaduto venerdì scorso (tanti gli infortuni che accadono alla fine della settimana lavorativa) – sono rimasti feriti anche altri familiari.

Luciano Del Vicario è morto dopo essere stato trasferito al centro grandi ustionati di Cesena. Anche su questo occorre ragionare: evidentemente non esistono strutture specialistiche più vicine e dunque per qualunque persona infortunata il rischio aumenta.

Si registrano i soliti commenti di circostanza e spesso sfasati: ignote le cause, aumentare la sicurezza, la crisi del settore…

Da decenni i governi in carica promettono nuove norme per una maggiore sicurezza che quando le abbiamo viste (in bozza) non si discostavano in nulla dalle “vecchie” norme dei DPR 303/1956 e 547/1955.

Nel 2017 Maurizio Portaluri e Vito Totire hanno avanzato una proposta finalizzata a costituire un gruppo di lavoro ispettivo per monitorare situazioni a particolare rischio in Puglia (fuochi artificiali, agricoltura ecc.) sul modello della Regione Toscana che indagò sul comparto tessile con ottimi risultati in termini di prevenzione. Dal 2017 nessuna risposta dalle istituzioni.

Certo anche questo infortunio mortale va doverosamente e coscienziosamente ricostruito nella sua dinamica materiale e temporale (non escluso il fatto che si trattasse dell’ultimo giorno della settimana).

LE INFORMAZIONI SULLA EVOLUZIONE DEL MODO di PRODUZIONE e DELLE TECNOLOGIE DICONO CHE IL RISCHIO DI ESPLOSIONE STA CRESCENDO IN RAPPORTO ALLO SVILUPPO DELL’IMPIEGO DELLE NANOPARTICELLE.

Questa tragedia potrebbe fare eccezione ma la sostanza non cambia: la “sicurezza”, nelle condizioni materiali e sociali attuali, è una chimera e qualche (molto eventuale) piccolo passo potrebbe essere raggiunto ma sempre su un percorso che porta comunque a produrre merci nocive e inquinanti.

In questo momento vari soggetti, istituzionali e non, indulgono nella produzione e nell’uso di una merce pericolosa e nociva, comre i fuochi artificiali; qualcuno è persino entrato (in Puglia) in polemica con i vescovi che oggi consigliano saggiamente prudenza e quindi il ritorno, nelle feste patronali, agli essenziali riti religiosi mettendo in secondo piano la festa come affare economico.

Per quel che ci riguarda continuiamo a fare “pressing” (e invitiamo tutti a fare altrettanto) su soggetti che deliberano o autorizzano fuochi (di questi tempi): dal sindaco di Ravenna per la festa del patrono, ai prefetti emiliano-romagnoli per la discutibile e consumistica “notte rosa”. Per fortuna arrivano da Riva del Garda (manifestazione “La notte delle fiabe”) segnali critici: i fuochi quest’anno non ci saranno (per evitare assembramenti, almeno).

Il momento è fortemente critico: il comparto (appena 500 addetti in Italia, concentrati al sud) ha avuto la massima mortalità per infortunio nel mondo rispetto al numrero di addetti.

E’ ORA DI COGLIERE LE RIFLESSIONI CHE DERIVANO DALLA SITUAZIONE CLIMATICA PLANETARIA E DALLA CRISI PANDEMICA PER AZZERARE IN TUTTO IL MONDO PRODUZIONE E CONSUMO DI UNA MERCE INQUNANTE E MORTIFERA (CON OVVIA GARANZIA DI REDDITO PER GLI ADDETTI E DI REINSERIMENTO SOCIO-LAVORATIVO).

Ai familiari, agli amici e compagni di lavoro del giovane Luciano del Vicario vanno le nostre più sentite condoglianze con la speranza che possa trattarsi dell’ultimo evento mortale della storia di una merce che non più ha senso produrre, ammesso che in passato possa averlo avuto.

Firmano questo appello

Vito Totire, portavoce COMITATO PER IL BANDO DELLA PRODUZIONE DI FUOCHI ARTIFICIALI (aderente alla Rete per l’ecologia sociale)

Patrizia Beneventi, Lega animalista di Ferrara

Andrea Bianconi, circolo “Chico” Mendes

Maurizio Portaluri, Salute pubblica (Brindisi)

Corrado Seletti, Per il futuro delle nostre valli (BVT-Parma)

Daniele Barbieri, blogger

Bologna, 3.8.2020

 

Redazione
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