Anna Marconi e il Kurdistan

Un concerto a Roma il 26 settembre, il comunicato di «Un ponte per»

  Tra poche settimane saranno passati nove anni da quando una malattia ha portato via Anna Marconi alle sue compagne, ai suoi compagni e al suo impegno internazionalista. Giovedì 26 settembre la vogliamo ricordare con un concerto per la libertà degli uomini e delle donne kurde.

Anna Marconi è stata, per una generazione di attivisti, la persona che ha fatto conoscere – ed imparare ad amare – il Kurdistan. Aveva raggiunto il Kurdistan turco, come volontaria di Un Ponte Per, all’inizio degli anni ’90, quando era ancora sconosciuto ai più, assistendo alle conseguenze della distruzione dei villaggi, al divieto di parlare la lingua, alla persecuzione di attivisti e militanti ed ha poi dedicato il resto della sua vita a denunciare il tentativo di genocidio culturale e a sostenere la lotta della sua gente.

Suo è uno dei pochi libri di storia del Kurdistan disponibili in italiano (*) e su suo impulso è stato realizzato l’unico progetto italiano di cooperazione decentrata in Turchia – la “casa delle donne” di Dogubeyazit, frutto del suo impegno sono state decine di delegazioni e di iniziative politiche e culturali di solidarietà con le popolazioni kurde.

Vogliamo ricordarla anche perché in tempi in cui la solidarietà sembra diventare un crimine pensiamo importante valorizzare le persone che la solidarietà hanno insegnato a farla.

Il concerto si terrà giovedì 26 settembre presso il Centro Culturale Ararat (largo Dino Frisullo), a Roma, con la promozione di Un Ponte Per, Rete Kurdistan e Ufficio di Informazioni del Kurdistan in Italia (UIKI).

Suoneranno “Hunermendén kurd ji bo Anna” (Artisti kurdi per Anna), formazione costituita appositamente per questa occasione da alcuni musicisti del gruppo Koma Amed – il complesso che ha tradotto Bella Ciao in kurdo – che proprio su invito di Anna vennero più volte in Italia negli anni ’90, prima di doversi sciogliere per ricercare asilo politico in Europa.

La formazione sarà composta da Suleyman Gultekin, Memo Gul, Gundogan Eroglu “Merdan”, Ahmet Kaya.

I fondi raccolti, sostenute le spese, saranno devoluti alla Associazione turca per i diritti umani con cui Anna aveva molto collaborato.

Per sottoscrivere per la realizzazione del concerto 

(*) vedi qui: Il popolo kurdo. Storia di una diaspora sconosciuta | Un Ponte Per…

Redazione
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