Annamaria Rivera: una barbarie che parla alla sinistra

Carissim*,  vi mando un pezzo sull’antiziganismo in Francia e in Europa, uscito ieri su “il manifesto“: non so se lo abbiate letto (potete riprenderlo nei vostri blog?).
Mi preme soprattutto che, insieme all’articolo, leggiate (ho bisogno di condividere con qualcuno lo sgomento) la ventina di commenti in rete (di lettori abituali del giornale, quindi di persone di sinistra, si può presumere). E’ una lettura molto istruttiva: per quanto minuscolo sia il campione, è un indizio del dilagare del razzismo e dell’analfabetismo di massa, almeno in Italia.
Un abbraccio, Annamaria

Se almeno a sinistra si fosse capaci di fare esercizio di decentramento, forse si coglierebbero la gravità di ciò che accade in Europa e l’affinità con alcune delle tendenze che condussero alla catastrofe. E allora suonerebbe meno infondato l’allarme delle rare cassandre che da alcuni anni cercano di richiamare l’attenzione sul razzismo di massa che dilaga in Italia e in Europa e sulla temibile saldatura fra razzismo di Stato e razzismo popolare. Quando si prende di mira una minoranza (non una qualsiasi, ma i rom, cioè le vittime storiche, insieme agli ebrei, della discriminazione, della persecuzione e dello sterminio europei), attribuendole caratteri essenziali –che siano intesi come razziali, sociali o culturali è irrilevante- non si sa mai dove si va a finire. Quando si stigmatizza e si discrimina, si vessa e si perseguita quella minoranza negandole diritti umani fondamentali, in realtà mettendone in dubbio la stessa qualità umana, la strada è spianata per ogni genere di avventura autoritaria (per non dire totalitaria). Esemplare è il caso della patria dei Diritti dell’Uomo divenuta terreno delle scorrerie razziste di un mediocre presidente-sceriffo e dei suoi accoliti: ansiosi di sottrarre ai lepenisti lo scettro di difensori di legge-e-ordine, convinti di fronteggiare gli effetti sociali della crisi economica e la perdita di consenso con la frusta strategia del capro espiatorio, in ciò favoriti da chi a sinistra ha spianato loro la strada. Conviene ricordare che il primo disegno di legge “contro il velo islamico”, in realtà contro i musulmani, fu presentato da un socialista; e che comunista è il presentatore della legge “contro il burqa”, approvata dal parlamento francese pochi giorni fa. D’altra parte, nella sinistra italiana, non sono pochi/e coloro che vorrebbero “fare come la Francia”, ignari/e, forse, di quanto veleno razzista ci sia nella coda di quelle leggi proibizioniste. Esse, in realtà, appartengono allo stesso ciclo che ha prodotto il grottesco dibattito sull’identità nazionale, in cui era implicito il disegno di fare “pulizia etnica”, di liberare la nazione dalle impurità che la storia le ha lasciato in eredità. Pur di perseguirlo, Sarkozy e i suoi tradiscono la consueta compostezza francese, la lealtà formale verso le istituzioni europee, con uno stile grossolano da par loro, simili come sono ai governanti nostrani, con i quali anche in questa occasione hanno volentieri “giocato di sponda”. Non ci sorprende troppo che a ripetere la volgare frase fatta  “Se gli piacciono tanto –i ‘negri’, gli ‘extracomunitari’, gli ‘zingari’- li accolga a casa sua” sia l’uomo della strada o il Beppe Grillo di turno (nel 2006 rivolse questo invito al ministro Ferrero; più tardi, con coerenza, definì i rom “una bomba a tempo”). Non è banale, invece, che la frase insultante sia indirizzata dal presidente della Repubblica di un importante paese europeo a una autorevole rappresentante delle istituzioni europee.  Non è solo una caduta di stile; è il segno che il razzismo a tal punto è stato detabuizzato da divenire forma della politica, per citare Alberto Burgio. In Italia ciò è avvenuto da più lungo tempo, col concorso decisivo di quei “razzisti democratici” che, tra una strage di profughi albanesi e un consiglio di guerra sulla “piaga” dei rom, hanno costruito le tessere che altri hanno composto per farne, appunto, forma della politica. Questa forma non può produrre altro che barbarie. Ed è perciò che la condizione primaria per qualsiasi progetto di ricomposizione della sinistra, o solo di alleanza in difesa della democrazia, è che al primo punto vi siano l’impegno antirazzista e la difesa incondizionata dei diritti dei rom, dei migranti, dei profughi.

·    rossoverde, ma di che sinistra parli?? ma non lo vedi che ormai i poveri, i lavoratori, gli operai, sono quasi tutti di destra, perché la destra sta dalla loro parte?? non lo vedi che ormai quelli di sinistra sono solo ricchi e intellettuali che se lo possono permettere e che si vogliono sentire più buoni? la sinistra ha perso ogni contatto con la gente!!!!!!!!!!!!!! la sinistra invece di stare dalla parte del cittadino non fa che accusarlo di razzismo! il cittadino lo fa sentire un imputato! 17-09-2010 19:54 – bruno
·    xPaolo. Nessun commento e’ fuori luogo come il suo .L’articolo di Annamaria RIVERA , non e’ delirante. In riferimento al commento, definito, esilerante, forse dovrebbe essere Lei piu’ aperto con le opinioni altrui.FORSE e’ offeso per il richiamo al razzismo che fu l’espressione piu’ raccapriciante del nazismo e fascismo . FORSE non condivide la condanna storica del nazifascismo?A proposito dell’intelettualmente scorretto o fuori luogo, sono sempre da comparare con le politiche razziste di ogni tipo per chi conosce la storia ed e’ un sincero democratico non trova certo il richiamo ai delitti nazisti :ne esileranti ne deliranti. 17-09-2010 19:11 – pasquino
·    e chi glielo dà un lavoro a un rom? il rom fa da capro espiatorio per la crisi della società del lavoro. si comincia da lui poi si arriva a tutti gli improduttivi (incapaci, inferiori), in quanto sottouomini, fino all’ebreo, in quanto, invece, superuomo (speculatore parassita). l’articolo sbaglia in una cosa, nell’evocare il rischio di un totalitarismo. infatti, con la crisi chi lo finanzia il controllo statale totale sulla società? la dinamica è in realtà quella della decomposizione istituzionale e all’esclusione sociale secondo criteri liberalconcorrenziali ovvero socialdarwinisti. 17-09-2010 18:32 – lpz
·    io non scomodo esempi storici della prima parte del 900, vorrei far notare anche a chi dice che i zingari sono ladri che i zingari non fanno furti in banca ma fanno piccoli furtarelli,mentre sarkozy è attualmente accusato di ben altri furti, cioè come al solito “i piccoli ladri sono impiccati dai grandi ladroni”. inoltre chiederei a chi a scritto male dei rom nei loro commenti, se loro assumerebbero mai dei rom? è vero che i rom rubbano ma è anche vero che a causa del razzismo non hanno altra alternativa al furto. inoltre vorrei far notare che quella dei rom è una minoranza che non ha alcun riconoscimento, e nessuna tutela da parte dello stato italiano che non tutela la loro lingua o la loro cultura. per quanto riguarda l’articolo trovo che alcuni paralleli con gli islamici sono eccessivi non vorrei un domani ritrovarmi in un paese in mano a degli esaltati religiosi come quelli che danno fuoco alle scuole cattoliche in india. noi di sinistra dovremmo difendere il laicismo e non i religiosi che come possono ci danno a dosso avete mai chiesto a un mussulmano cosa penza di un ateo? non sono molto diversi dai cattolici che non vogliono che facciamo sesso, che ci vorrebbero trattenere in vita anche se ormai siamo spacciati senza parlare dell’omosessualità etc. 17-09-2010 18:28 – massi
·    Io credo che l’unica,per quanto improbabilissima, possibilità che abbiamo,noi e loro,stia in un divenire Rom (chi ha orecchie per capire capisca) del mondo,vista l’inutilità di provvedimenti legislativi e altre amenità varie.Ogni altra ipotesi essendo solo patetica esibizione di volontarismo ingenuo. 17-09-2010 17:54 – Stefano
·    scrivo alle 17.35: a questo momento ci sono 11 commenti su questa notizia, 2 sul diluvio in Pakistan e 2 sul taglio degli insegnati di sostegno. Mi sembra molto significativo. Interessano molto le chiacchere a vuoto sulla sorte dei Rom bulgari e romeni, che vengono “deportati” con un contributo di circa 300 euro a persona e fra 15 giorni saranno di nuovo in Francia, dove saranno di nuovo deportati con gettone di presenza e così via, almeno fino alle presidenziali francesi del 2012. La catastrofe biblica del Pakistan e i problemi dei disabili interessano molto meno: loro non vengono deportati come ai tempi di Vichy. Per coloro i quali volessero un’informazione esauriente sulla “deportazione” dei Rom, consiglio di leggere Le Canard Enchainè delle ultime settimane, che riporta il problema alla sua reale dimensione. dario gasparini 17-09-2010 17:43 – dario gasparini
·    Deliranti se non esilaranti l’articolo e certi commenti. Niente di più logicamenete e intellettualmente scorretto dell’atteggiamento di chi agita il nazismo per la questione dei Rom in Francia. Nazismo a parte, accusa che non serve confutare perché evidentemente fuori luogo, concordo anche con chi tra i lettori ha detto che non si tratta di razzismo, ma tutela di una legalità e di uguaglianza di doveri oltre che di diritti. tanto per rispondere a chi parla di questi ultimi, i diritti sono inalienabili e i Rom NON possono scegliere di non educare i figli (diritto all’eduzaciopne), di NON lavorare (diritto al lavoro) , di NON vivere in condizioni insalubri e disgustose (diritto alla salute) cosi come NON possono ledere continuamente i diritti altrui dedicandosi allo sfruttamento, al furto e altro. Il puntop semmai è che se tra 15000 Rom ce ne sono 150 che non vivono in contrasto alle norme, leggi e usi della società in cui si trovano, purtroppo vengono messi nello stesso calderone degli altri 14850… Ma come proliferano in Italia le associazioni e movimenti antimafia per cui anche se non obietterei a vedere espellere dalla Germania i 2000 e più mafiosi li rifugiati non mi piace che tutti gli italiani siano accomunati ai mafiosi, perché non ci sono movimenti di Rom che denunciano e si distanziano APERTAMENTE da comportamenti illegali? Non sarà che la società Rom non è nemmeno così democratica?
Quanto all legge sul velo, siamo alla follia : adesso la legge sarebbe CONTRO le donne islamiche… patetico, sentire certi commenti da chi si è riempito la bocca delle parole delle lotte per l’emancipazione della donna! Quante donne musulmane vogliono portare il velo ma non potranno, in rapporto a quante NON volevano portarlo ed erano costrette?? Siamo seri, le leggi hanno sempre un carattere di generalità. Lenin avrà anche voluto ‘educare’ i musulmani, ma non è che allora era un ‘esportare di civiltà’ ante litteram? Aho, come diciamo a Roma, ma che le cose si vedono sempre in solo senso? E come pensava di proteggere le donne dalle imposizioni dei loro uomini, nell’attesa che questi capissero e si illuminassero? E poi, è giusto voler cambiare laa cultura di qualcuno o forse meglio lasciare le idee libere sotto però una legge da rispettare?
Oltretutto è nuovamente una operazione di inganno intellettuale dire che una legge che ha pienamente giustificata applicazione su un vasto campo di situazioni (la copertura del viso in luogo pubblico) per il solo fatto che una sottocategoria di casi ricada nel suo campo (il velo islamico) sia ad hoc intesa per questa categoria più ristretta. Avrei preferito contrapporre argomentazioni almeno più serie, tipo : come si farà quando nel Nord della Francia in un inverno freddo e temepestoso migliaia di persone porteranno le loro sciarpe e passamanontagna per proteggersi dal freddo? (questa battuta è mia e i militanti pro-velo non potranno usarla…pena fare la figura di persona di scarsa immaginazione). Tra i film che invito a vedere c’è ‘La Crise’ , film francese di qualche anno fa (il dialogo tra il parlamentare socialista e l’abitante di Saint Denis). 17-09-2010 17:18 – Paolo
·    Purtroppo che i rom siano sovente dediti a furti e crimini vari non é un luogo comune (lo é quello che rapiscono i bambini) e neppure é un luogo comune quello che la loro cultura sia ormai incompatibile con la vita civile. Bisogna evitare le deportazioni, questo é ovvio, ma occorre imporre loro di osservare le regole e cercare lavori onesti, altrimenti il loro rimpatruio mi sembra inevitabile. Quanto al burqa va vietato senza esitare: rappresenta una barbarie che nulla ha a che fare peraltro con il Corano, che prescrive soltanto la copertura del capo. Essere di sinistra non significa ad ogni costo giustificare “culture” che sono soltanto ignobili barbarie di persone violente ed oscurantiste. 17-09-2010 17:06 – roberto
·    ok. dovrei essere di sinistra (non oso scomodare il termine comunista) e quindi a priori condanno quello che sta avvenedo in Francia contro i Rom (ed è avvenuto qui da noi a Roma, a Milano ecc.) e le dichiarazioni dei rappresentanti dei partiti che governano l’italia.
Vorrei però sapere come possiamo fare noi di sinistra a dimostrare ai milioni di italiani che li considerano il male assoluto, che invece sono persone da rispettare e che dovremmo impegnarci per la loro integrazione.
Come faccio a sostenere che dovrebbero essere costruiti per loro luoghi di accoglienza civili, che dovrebbero essere ipossibile per loro trovare lavori normali, che i loro figli dovrebbero avere una scolarizzazione, quando per via della crisi viene tagliato il walfare, c’è un tasso di disocupazione altissimo (credo ben oltre l’8,5% dichiarato), la nostra scuola publica cade a pezzi.
Potete informarmi se l’europa mette a disposizioni per ogno governo fondi per aiutare i popoli migranti.?
C’è una statistica che può contradire il luogo comune che i furti vengono conpiuti in gran parte dai Rom, e a seguire dagli altri immigrati ?
Scusandomi per la confusione, chiederei che qualcuno del giornale rispondesse a questi miei dubbi (avete la mia mail).
Grazie e ciao
Lodovico 17-09-2010 16:13 – lodovico
·    Ma perchè si insiste a dire che quelli di sinistra tollerano tutto accettano tutto.. Quelli di sinistra non tollerano i ladri e gli sfruttatori di bambini e della prostituzione. Quelli di sinistra Pariolina li accettano, quelli che mangiano in barca e vestono Prada li tollerano. Quelli di sinistra VERA che vivono nelle periferie e li conoscono molto bene, non tollerano certe schifezze. E per fortuna sono la maggioranza delle persone di sinistra. 17-09-2010 16:04 – rossoverde
·    mariani maurizio e tutti coloro che approvano l’articolo ci dovrebbe dire se secondo loro è logico tollerare persone che si rifiutano di lavorare x mantenersi. che insegnano ai loro figli a chiedere l’elemosina anzichè andare a scuola o lavorare. il punto è semplice: non prevedono di mantenersi da soli. ovvero: ci sono delle persone, tipicamente i rom, che partono pensando che x tutta la vita li dovranno mantenere gli altri. gradirei che qualcuno mi spiegasse che c’entra questo col razzismo. il punto è: se vuoi vivere qui, mi devi spiegare che fai x mantenerti e che conti di far fare ai tuoi figli. mi sembra semplice. a sinistra non sapete fare altro che accusare tutti di razzismo insensatamente e ignorare i problemi. i razzisti sono i musulmani, mille volte più di chiunque altro. ma voi non sapete fare altro che concedere di tutto agli altri ed accusare gli italiani di razzismo anche quando non c’entra NULLA. altro che operai: tra un pò a sinistra non ci votano più neanche gli spazzini. 17-09-2010 15:25 – bruno
·    Nom credo di essere razzista se pongo una questione di civilta’ nei confronti dei rom come popolo itinerante e appartenente ai zingari dell’ est Europa. Credo che il loro modo di concepire la societa’ non e’ per nulla eguale alla popolazione, europea ed e’ per questo che sono ritenuti non conformi al nostro modo di vivere e lavorare. Non possono fare quello che gli garba ma debbono sottostare alle leggi del paese che gli ospita. Perche ‘questo popolo sara’ eternamente OSPITE di qualche territorio europeo.Ma e’ un popolo che ha i suoi diritti ma anche i doveri . Che li rispetti!!!!! In ogni paese europeo si costruiscano dei campi “Attrezzati” ma non si puo’,permettere accampamenti abusivi. Noi europei abbiamo subito il nazifascismo, con i campi di sterminio che oltre,ai sei milioni di ebrei , e a centinaia di migliaia di antifascisti ;comunisti , socialisti e democratici, ci furono anche gli zingari, finiti nelle camere a gas. Ho citato il massacro degli innocenti vittime dei nazifascisti per ricordare come il razzismo, possa essere crudele nei confronti dei <<diversi>>, che un olocausto cosi feroce nella storia dell’umanita’ non vi e’ traccia. Questo e’ un monito a tutti quei governi che vorrebbero risolvere la <<questione zingari rom>>e immigrazione extra comunitaria con l’espulsione di massa che poi si tradurrebbe con la cacciata di persone, che cercano in Europa una vita migliore. Credo che la migliore soluzione sia regolamentare questi flussi con leggi che tutti i migranti debbono rispettare assieme ai governi dei paesi ospitanti. 17-09-2010 15:01 – pasquino
·    Vorrei suggerire la visione di un film bellisssimo di Dziga Vertov: Kino Eye / Three Songs About Lenin (non conosco il titolo italiano ammesso che ci sia).
Il Film e’ del 1924 e la rivoluzione era fresca. Si narra, tra l’altro, del tentativo di elevare il livello culturale delle donne mussulmane in una regione del Turkistan. Nessuna proibizione, solo letture e cultura. Ma, si sa, Lenin era un barbaro e amava veder morire i bambini.
Vorrei aggiungere che i reati, da chiunque commessi, zingari o meno, debbono/dovrebbero essere puniti in accordo con la legge senza giustificazioni, me le deportazioni sono un’altra cosa e certamente non appartengono al concetto di civilta’. 17-09-2010 14:24 – Murmillus
·    “Quando si prende di mira una minoranza attribuendole caratteri essenziali – che siano intesi come razziali, sociali o culturali è irrilevante- non si sa mai dove si va a finire.”
Invece sì. 17-09-2010 13:50 – Eduard Khil
·    Sicuramente è il miglior articolo che ho letto su questa vicenda. L’analisi della situazione è perfetta e descrive un dato di fatto. Non voglio dare dei giudizi su Sarkozy solo per paura che il commento non mi venga pubblicato. Spero soltanto che l’ONU, che rappresenta il diritto internazionale, intervenga con più forza su questa sporca vicenda. L’emarginazione dei rom è un problema politico che riguarda tutti gli stati membri, ma le dichiarazioni di Sarkozy sul “teneteli voi” mi hanno veramente scioccato. Credo che il governo francese, così come quello italiano, rappresentano in maniera inequivocabile il loro elettorato. La crisi economica ha generato una fobia razzista secondo la quale è lo straniero che toglie lavoro e fa pagare più tasse. Le persone intelligenti sanno che non è così, e sanno perfettamente di chi è la colpa. Non esiste più una politica economica di sviluppo, ed è questa la ragione della crisi economica. Sia in Francia sia in Italia, la sinistra non riesce a rialzarsi dopo la caduta del muro di Berlino. Da quando cioè non c’è più quella legittimazione esterna che le veniva data dall’U.R.S.S. Senza soldi non si fa politica, e la sinistra non ha più casse, mentre invece i conservatori prendono mucchi di soldi dai capitalisti. La classe dei lavoratori è senza una rappresentanza forte ormai da diversi anni, e questi sono i risultati. 17-09-2010 13:43 – Marx
·    La Francia razzista.
La Padania in mano a un pazzo che parla di orrori del passato.
Un Berlusconi che plaude a tante canaglie e ne prende le difese come se fosse lui l’ispiratore di questa nuova stagione di nazzismo.
Nessuno che ha orrore di se stesso.Facce di gente che si sente brava e anche cristiana.
Facce di persone che non hanno mai guardato dentro di loro.
Scommetto che se si fermassero a guardarsi avrebbero un sussulto che li farebbe apparire come l’omino del dipinto di Munch.Il giorno che quel cornuto del nano francese si vedrà com’è veramente,penso che si impiccherà a un trave della Torre.
Il nazzismo è stato fatto da gente così. Hitler ha potuto prosperare, perche vi erano persone come i nostri nanetti che gli battevano le mani e lo salutavano come un DUCE.
L’orrore sta tornando e attacca come una peste.Ieri i mussulmani e le loro donne,oggi i zingari e i stranieri poveri,domani gli ebrei. Anche se oggi sono amati e rispettati perche hanno un mare di soldi.
Gli ebrei quando si afferma il nazzismo, diventano rapidamente i primi obbiettivi del popolo.
Già si sentono, per le strade di Roma,i bisbigli d’avanti le lussuose bottece degli ebrei.Un chiacchiericcio in sordina,che però diventa sempre più udibile e più forte.
Il nazzismo non si fermerà ai soli zingari,vedrete…! 17-09-2010 13:41 – mariani maurizio
·    anche noi dobbiamo cambiare le nostre parole d’ordine però.
parlare di difesa dei diritti per i rom non ha senso, visto che in pratica non ne hanno affatto!
stessa cosa per gli immigrati, sono completamente vessati dalla nostra legislazione.
Più che difendere-resistere qui ci sarebbe da costruire 17-09-2010 12:42 – uitko
·    ho 44 anni per cui certe fasi drammatiche della storia non le ho vissute di persona ma ho una frase che mia nonna/partigiana mi diceva” stai attento perchè il morbo del nazifascismo non è morto è solo nascosto in attesa del momento fertile per esplodere con forme diverse ma non meno drammatiche,e di questo te ne accoegerai quando cominceranno a colpire rom omossessuali ed ebrei,prima in forme soft per far si che la gente assorbisca bene la cosa per poi esplodere con violenza. per cui stai sempre all’erta” domanda: siamo a questo punto? 17-09-2010 12:18 – mauro
·    Sul burqua sarei un tantino meno tollerante,ma solo per far capire ad un cittadino mussulmano che coprire il volto di una donna è contro ogni logica anche religiosa.Del resto rimango inorridito al pensiero che una guerra mondiale potrebbe essere scatenata dalle stesse motivazioni del medioevo.Rimangono irrisolti (e certamente questo stallo fa comodo alle lobby dei produttori di armi)il conflitto palestinese,afgano,ma ci sono guerre dimenticate come quella somala che avvolge nel manto nero altri popoli del centroafrica.Sulle radici della xenofobia nostrana credo che ci siano indubbie reminescenze ideologiche fasciste,che mai come oggi stanno trovando nuova linfa nelle farneticanti dichiarazioni di politici leghisti. L’anacronistica pretesa di costoro consiste,da quel che sembra emergere,di omologarsi ad una sorta di svizzera trasformando il Nord in 3 o 4 cantoni marcare i confini che frammentano la penisola.In sintesi per questi deficitari militanti significa resettare 200 anni di stori,migliaia di ragazzi morti per realizzare il sogno di una nazione unita più gli 800.000 militari ,giovanissimi,dilaniati dalle mitraglie austriache.Si preferisce abbandonare il povero piuttosto che fare un analisi seria che metta in evidenza le propie contraddizoni,il cosidetto federalismo di Bossi e compagnia consiste in questo,far resuscitare i fantasmi del nazifascismo,laddove non c’è riuscito valerio borghese,licio gelli e tutta la P2 sta per diventae l’obiettivo per il criminale sodalizio leghista .

Redazione
La redazione della bottega è composta da Daniele Barbieri e da chi in via del tutto libera, gratuita e volontaria contribuisce con contenuti, informazioni e opinioni.

5 commenti

  • Sono molto felice di ospitare Annamaria Rivera su codesto blog.
    La stimo per le sue analisi ma anche per la coerenza nella quotidianità.
    Sono interamente d’accordo con quanto qui dice sui rom e come lei molto-molto preoccupato, anche a leggere i commenti sul sito del “manifesto”.
    C’è però un punto di disaccordo e voglio renderlo esplicito; è del tutto marginale rispetto alla questione dei rom ma importante nell’attuale dibattito politico.
    Io non credo che la questione del “velo islamico” sia assimilabile al burqa, cioè a donne ingabbiate, interamente coperte (con gravi conseguenze sulla loro salute … per tacere della libertà).
    So bene che purtroppo la destra razzista e la cosiddetta sinistra (quasi tutta ignorante e succube ormai) confondono le due questioni ma io credo che invece siano nettamente da distinguere.
    Spero che ci sarà occasione di riparlarne e di confrontarsi. (db)

  • Temo che i commenti sul quotidiano qui riportati siano quasi più significativi dell’articolo che ho molto apprezzato. Due giorni fa mi sono imbattuto in una simile sequela di commenti in un blog “non di destra”. Quello che avvilisce è l’ignoranza inconsapevole di sé, il pregiudizio che indossa i panni della legalità, l’espulsione sociale cammuffata da giustizia o agghindata di principi “etici”; ciò che inorridisce è che tutto ciò sia “sinistra”…

  • […] certe “abitudini” non sono legate alla “razza” ma alla povertà. Basta leggere quello che scrivevano negli Stati Uniti: “si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri. (…) Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l’elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti”.

    In questo testo non si parlava degli “zingari”, ma dei nostri nonni, che nella “Relazione dell’Ispettorato per l’immigrazione del Congresso Americano sugli immigrati italiani” stilata nel 1912 erano associati alle stesse “abitudini incompatibili con la società occidentale” […]

  • Raffaele Mantegazza

    Ciao Annamaria, uso il blog di Daniele per salutarti (del resto lui ce l’ha proprio dello chaperon); è destino che non ci si incroci mai ma chissà…Mi raccomando Daniele, pubblicalo, chissà che questo blog non diventi una specie di bacheca per appuntamenti, che so, una rubrica di annunci personali di alto (?) livello…mi sa che triplicheresti i contatti!

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