APPUNTO

(Roba fresca del Pabuda…)

 

lo zoppo

baffuto & scorbutico

prende nota

mentalmente

e, per sicurezza,

anche incidendo   

colla biro esaurita

un appunto laconico

sulla sua vecchia

gamba di legno,

che – ultimamente –

con lui

son gentili e premurosi

anche i vicini di casa

più antipatici.

zoppicando

lungo il viale alberato

si trascina verso il bar:

pensieroso

e preoccupato.

al semaforo

sputa l’avanzo di toscano

e, appena scatta il verde,

borbotta:

ho bisogno urgente

d’un cicchetto:

mica mi fottono

quelle quattro merde!

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Pabuda
Pabuda è Paolo Buffoni Damiani quando scrive versi compulsivi o storie brevi, quando ritaglia colori e compone collage o quando legge le sue cose accompagnato dalla musica de Les Enfants du Voudou. Si è solo inventato un acronimo tanto per distinguersi dal suo sosia. Quello che “fa cose turpi”… per campare. Tutta la roba scritta o disegnata dal Pabuda tramite collage è, ovviamente, nel magazzino www.pabuda.net

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