Arance per Gaza

Sos Gaza, Acs, Gaza Freestyle, Gazzella onlus e cooperativa Nelson Mandela hanno presentato a Roma la campagna Arancia solidale. La solidarietà dal basso – tra mercati rionali, spazi sociali autogestiti, Gruppi di acquisto solidale, consumo critico – come azione politica legata alla vita di ogni giorno, la nostra e quella dei palestinesi che sopravvivono tra le macerie.

di Cristina Formica (*)

La Palestina è nel cuore di tante persone in Italia ormai da moltissimi anni, purtroppo oggi per il genocidio subito da Israele. Per provare a contrastare questa persecuzione, l’umanità di tante persone realizza attraverso grandi e piccoli progetti, incontri e testimonianze, raccolta fondi per l’acqua, il cibo, le cure minime per i palestinesi costretti a resistere tra le macerie. Dalla sua esperienza virtuosa la Cooperativa Nelson Mandela, tra gli altri, ha deciso di far sentire la propria voce anche per la Palestina. Qualche giorno fa è stata lanciata a Roma la Campagna Arancia Solidale – Sos Gaza che, con Acs Italy, Gaza Freestyle e Gazzella onlus, vuole unire il piacere di mangiare arance sane al sostegno della popolazione di Gaza. Una rete, quella tra gli organismi proponenti e quella rossa in cui sono racchiuse le arance, che non vuole smettere con la solidarietà, verso qualsiasi posto del mondo essa debba essere realizzata.

All’iniziativa, svoltasi nel Laboratorio Sociale Autogestito di 100Celle, con la vendita delle arance sono stati raccolti fondi da inviare direttamente a Gaza, soluzione per ora possibile grazie al personale locale che ACS può ancora garantire, ma non si sa per quanto si possa mantenere aperto il filo verso l’esterno che ci permetta di vedere il dramma che si sta svolgendo lì. L’incontro ha aggiornato sulle drammatiche condizione di donne, bambine e bambini, soprattutto loro, presenti nel territorio palestinese nonostante la situazione indicibile e drammaticamente reale in cui versano. Tra le macerie dei palazzi, nelle foto mostrate, svettano delle tende autoprodotte con quello che si trova per fare la scuola, per cucinare e dormire, sperando che le sofisticate armi israeliane non distruggano pure quelle. Le tende sono più sicure delle costruzioni, che sono state scientificamente bombardate in questo ultimo anno in modo capillare, senza fermarsi neanche quando si trattava di un istituto scolastico dell’Onu e sapendo che all’interno c’erano bambine e bambini che provavano ad avere una vita normale, a studiare nonostante tutto. La presenza di terroristi, secondo Israele, giustifica qualsiasi eccidio, gli “effetti collaterali umani” non valgono abbastanza, chiunque esso sia.

Per cui da Gaza chiedono il cibo, perché stanno morendo di fame, chiedono medicine, perché gli ospedali non ne hanno più, l’acqua potabile è un miraggio perché tutti i depositi sono stati distrutti. Dei cinquecento rifornimenti giornalieri tramite camion, dice Meri Calvelli di Acs, che dovevano arrivare a Gaza secondo gli accordi internazionali, sono assicurati non più di 35 invii a settimana. Le merci solidali non entrano perché Israele blocca qualsiasi invio controllando i confini, mentre l’ingresso è garantito per gli oggetti israeliani, che permettono tramite il mercato nero l’approvvigionamento a prezzo carissimo di quanto necessario alla vita quotidiana, per provare a realizzare quella vita normale che si riesce a fare, per una popolazione che non può più lavorare, studiare, muoversi normalmente.

Eppure la Palestina resiste.

Proprio per continuare a dare quel minimo vitale che permetta a questa popolazione resistente di sopravvivere, le arance solidali sono acquistabili con una piccola maggiorazione rispetto al costo ordinario. Come fanno riflettere le persone promotrici della Campagna, bisogna continuare a trasformare l’empatia per il popolo palestinese in azione politica, la solidarietà dal basso è una forte azione politica.

La Cooperativa Nelson Mandela, e anche il nome non è casuale, lavora dal 2017 a Gioiosa Ionica, scegliendo l’agricoltura sostenibile (ma è coinvolta anche in altri progetti sociali, come l’esperienza della Scuola Aperta Partecipata) come una voce sociale e collettiva in una terra dove la violenza si sa cos’è; il loro impegno è arrivato anche a Roma, dove i loro ottimi prodotti possono essere trovati al mercato di Tor Pignattara (box 26), nei GAS cittadini, oltre che il sabato mattina al mercato solidale del Laboratorio Sociale Autogestito di Centocelle, conosciuto come Casale Falchetti.

Dei meravigliosi prodotti della Cooperativa, vale sempre la pena acquistare in primis le arance, oltre che mandarini, limoni ed altri agrumi, patate e olio, insieme a liquori e marmellate sane e di ottima qualità. Di questa scelta, prodotta senza sfruttamento su esseri umani, la proposta del percorso virtuoso che comprende anche la possibilità di visitare la terra in cui tutto ciò è realizzato: nella sede calabrese della Cooperativa Nelson Mandela è possibile essere alloggiati in un bed&breakfast, realizzato in un palazzetto del 1700, godere della pace e della bellezza del luogo.


Per informazioni sulla Campagna Arancia solidale: PAG. FACEBOOK

coopnelsomandela@tim.it nelsonmandelaroma@gmail.com

(*) Testo e foto originali: https://comune-info.net/arance-per-gaza/

Redazione
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