Asimov: la sessualità e il para-Universo

di Danilo Ruocco (*)

Da molti critici «Neanche gli dei» è considerato il capolavoro di Isaac Asimov ed è il suo unico romanzo ad aver vinto quelli che sono ritenuti i tre più prestigiosi premi dedicati alla letteratura fantascientifica (ossia i premi Hugo, Nebula e Locus).

Diviso in tre parti (all’epoca pubblicate distintamente) è ambientato in tre luoghi differenti: la prima parte si svolge sulla Terra; la seconda nel para-Universo e l’ultima sulla Luna.

Ogni parte ha protagonisti differenti, ma il filo conduttore che unisce la storia è solido al punto che il lettore non ha alcuna difficoltà a restare al passo con gli sviluppi della trama.

Ciò che salta agli occhi nel romanzo è la creazione, da parte di Asimov, di un diverso modo di concepire la sessualità sia nel para-Universo e sia sulla Luna. 

Sul nostro satellite vige una sessualità eterosessuale disinvolta e disinibita, tanto che i Lunariti praticano il nudismo e mantengono relazioni di coppia (anche con i Terrestri immigrati) prive di tutela giuridica.

La sessualità “procreativa” pare essere poco praticata, a tutto vantaggio della procreazione medicalmente assistita.

Nel para-Universo, invece, le cose sono talmente differenti che meritano di essere raccontate più diffusamente.

Qui, infatti, i Morbidi che lo abitano si uniscono in triadi (e non in coppie) formate da un Razionale, un Paterno e una Emotiva.

Tali triadi sono chiamate dalla società (formata sia dai Morbidi stessi, e sia dai Duri) a generare tre figli: un piccolo Razionale; un piccolo Paterno e una piccola Emotiva.

Per dar vita ai tre nuovi esseri, i tre componenti della triade si “fondono” in un amplesso durante il quale il Razionale produce il seme; l’Emotiva l’energia necessaria affinché dal seme nasca una vita e il Paterno incuba il/la nuovo/a nato/a.

Oltre alla sessualità “procreativa” ne esiste anche un’altra “ricreativa” e nel romanzo le Emotive tendono a “stropicciarsi” contro le rocce, mentre i Razionali e i Paterni a “fondersi” tra loro (e coloro, tra Razionali e Paterni, che non ammettono di “fondersi” tra loro anche senza l’intervento di una Emotiva, mentono, si specifica nel romanzo).

Oltre ai Morbidi, vivono nel para-Universo anche i Duri.

Costoro sono ai vertici della società e appartengono tutti allo stesso genere sessuale.

Di loro i Morbidi ignorano quasi tutto, perfino se nascono, muoiono o si nutrono e fanno sesso.

I Duri, infatti, sono assai reticenti per quanto riguarda il loro privato, anche se si spendono molto nell’istruzione dei Razionali, ossia di coloro che, tra i Morbidi, sembrano essere i più simili ai Duri stessi.

E sono proprio i Duri a incitare i Morbidi a unirsi in triadi e a procreare nuovi Razionali, Paterni ed Emotive: serve alla continuazione della vita sul loro pianeta.

Un romanzo, quello di Asimov, che, al di là della trama che si snoda tra le tre parti, merita di essere letto anche – e, forse, soprattutto – proprio per le visioni alternative che il romanziere dà della sessualità (sia di quella “procreativa” e sia di quella “ricreativa”).

(*) ripreso da www.paroleglbt.info

 

«Neanche gli dei» è stato ripubblicato in luglio da Urania; se non lo trovate più in edicola… non vi arrendete: ne esistono varie versioni negli Oscar

 

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