Atlantide r-esiste…
… un appello da Bologna
carissime/i,
a Bologna ancora una volta Atlantide è a rischio sgombero. Non solo il quartiere ha messo a bando lo spazio, ma lo ha anche già assegnato ad altre associazioni, pretendendo con questo di porre fine a un’autogestione femminista, lesbica, gay e punk che va avanti dal 1999. Qui sotto il comunicato di Atlantide R-esiste. Vi preghiamo di diffonderlo e di firmare la petizione, come primo passaggio di (auto)difesa.
Grazie a tutt*
Alessia per il Laboratorio Smaschieramenti per Atlantide Re-sister
qui il blog per la mobilitazione https://atlantideresiste.noblogs.org/
qui la petizione http://www.autistici.org/atlantideresiste/
Se Atlantide affonda, la cercherete per millenni!
Atlantide é la sede di gruppi femministi, lesbici, gay, queer e punk dal 1999. Sono questi stessi gruppi che da allora hanno vissuto, fatto vivere e aperto alla città il cassero di Porta Santo Stefano, promuovendo libertà e autonomia per le donne, visibilità politica e (auto)organizzazione femminista e lgbtiq, autoproduzione e distribuzione culturale indipendente, socialità non mercificata.
La nostra forza sta in questa storia, ma é proprio questa storia che ci rende scomod*.
Il perverso tentativo di governare la ricchezza della nostra esperienza, messo in campo negli ultimi quattro anni dall’amministrazione comunale e dal quartiere Santo Stefano, oggi sembra volerci presentare l’atto finale. Attraverso i recenti esiti di un bando per l’assegnazione dello spazio, ci fanno sapere che Atlantide deve morire e che i collettivi Antagonismogay/Laboratorio Smaschieramenti, Clitoristix/Quelle che non ci stanno e NullaOsta dovrebbero abbandonare il Cassero in favore di tre associazioni completamente estranee alla sua storia più che decennale.
Ci avevano già provato nel 2011. La commissaria Cancellieri, prima di lasciare la città e diventare successivamente ministro dell’Interno, dettò le linee guida per un bando che proponeva di assegnare il nostro spazio ad associazioni che si occupassero di tutela ambientale o di salvaguardia del patrimonio culturale. Contro quella decisione politica ci eravamo mobilitate, insieme a un’ampia fetta della città, con una chiara rivendicazione «Finocchie selvatiche, femministe in erba, punk in fiore: siamo noi la vera biodiversità!». Il risultato fu che il quartiere uscente, anch’esso commissariato, decise di non assegnare lo spazio né alle associazioni che rappresentavano i tre collettivi, né ad alcuna altra associazione concorrente.
A chiunque sia minimamente dotato di senso critico, apparirà subito chiaro che la volontà di dichiarare finita la nostra esperienza con un atto burocratico non é il frutto di una decisione meramente tecnica, bensì di una precisa scelta politica: dal governo nazionale uscente abbiamo imparato molto bene quanto la retorica e i dispositivi ammantati di “meritocrazia” non siano altro che espedienti per camuffare scellerate scelte politiche e non assumersene pubblicamente la responsabilità.
Ma se é proprio di “merito” che si vuole parlare, siamo certe che la lunga esperienza di Atlantide sia più che “meritevole” di un’assegnazione diretta in comodato d’uso gratuito.
Del resto, la scelta operata nei nostri confronti e di altre esperienze in città ci sembra ben poco in linea con l’intento propagandato dalla nuova giunta comunale di voler superare la logica dei bandi, per garantire la libera espressione e partecipazione alla vita sociale.
A dispetto dei tentativi tecnocratici, i collettivi di Atlantide non hanno acquisito nulla di “convenzionale”, bensì hanno ulteriormente consolidato la propria convinzione. Ribadiamo quindi ancora una volta che la legittimità a mantenere viva e riprodurre la nostra esperienza sta tutta nella nostra storia e nella passione determinata di migliaia di persone, singole e gruppi che hanno in Atlantide un punto di riferimento irrinunciabile.
Forti della consapevolezza che la preoccupazione per la (r)esistenza di Atlantide sia diffusa e condivisa, chiediamo a tutte e tutti di tenere alta l’attenzione, di firmare la petizione per la sua difesa e di partecipare all’assemblea cittadina che abbiamo programmato per il 9 gennaio. Le femministe, le lesbiche, le froce e i punk atlantidei hanno ancora molto da dire e da fare, in questa città e non solo.
Antagonismogay/Laboratorio Smaschieramenti, Clitoristrix/Quelle che non ci stanno, NullaOsta
Bologna 6-1-2013
Care compagne
Care donne, care lesbiche, care ragazze, care bambine
Insomma care tutte
Siamo qui di nuovo a scrivervi perché la fine dell’anno ha portato con
se anche la spiacevolissima notizia per la quale la nostra sede
storica (15ANNI !!!!), Atlantide a p.ta S. Stefano non ci spetterebbe
più e verrebbe invece assegnata per mezzo di un bando a delle
associazioni che sembrerebbe abbiano requisiti ed intenti migliori
dei nostri.
Come molte di voi già sanno Atlantide è stata dal 1998 la sede del
Collettivo Clitoristrix femministe e lesbiche e poi dal 2006 la sede
di Quelle che non ci stanno altro gruppo femminista e lesbico
impegnato nello specifico su un lavoro contro la violenza maschile
sulle donne.
Atlantide è stata ed è tuttora la sede di gruppi di donne che hanno
fatto la chiara scelta del separatismo come presupposto irrinunciabile
per lo sviluppo di un pensiero autonomo, di gruppi che hanno scelto di
avere sempre e comunque come referenti le donne sollevandosi così
dall’eterna marginalità e dal sacrificio di anteporre sempre gli altri
a se stesse. E’ stata la sede di gruppi di donne e lesbiche che si
sono poste al centro come soggetti e oggetti della propria politica.
Atlantide è stato il luogo nel quale per 15 anni ininterrottamente
ci siamo incontrate ed abbiamo incontrato molte di voi nei vari
coordinamenti per affrontare questioni sia a livello territoriale
(devastazione consultori pubblici, politiche locali di smantellamento
del welfar, violenze istituzionali o private ecc. ecc.ecc.) che
nazionale (grandi manifestazioni contro la violenza maschile
-2007-2008-2009,….) che internazionale (sostegno ai comitati delle
donne Palestinesi, Incontri con le donne messicane che denunciavano il
femminicidio ben prima che qui se ne avesse anche sentore,
collaborazioni con la Ruta Pacifica de las Mujeres colombiane…… ) E’
stato il luogo nel quale ai vissuti delle donne veniva riconosciuto
valore sollevando a dignità politica ciò che in qualsiasi altro luogo
poteva essere accantonato come marginalità privata.
E’ stato il luogo che abbiamo consapevolmente diviso nel rispetto
della reciproca autonomia , con il gruppo punk Nulla Osta e
Antagonismo gaySmaschieramenti con il dichiarato intento che la
discriminante antissessista dovesse essere caratteristica prioritaria
ed imprescindibile dello spazio.
Crediamo che Atlantide sia uno spazio che garantisce a tutte la
possibilità di prendersi cura di se e delle altre con un percorso
politico continuativo e autonomo o semplicemente la possibilità di
vivere una serata con la garanzia di esprimere se stesse in piena
libertà e sicurezza, dati non affatto scontati. In sostanza crediamo
che sia uno spazio che da a questa città possibilità di evoluzione.
Mentre l’ Emilia Romagna si rivela una delle regioni con il più alto
numero di denunce per violenze contro le donne e mentre Bologna si
erge a città avanguardia nella promozione dei diritti delle donne
tanto che il sindaco si attribuisce le “pari opportunità” perché
centrali nel governo della città, si procede alla sottrazione di
spazi a gruppi di donne che hanno sempre agito politiche e assunto
posizioni non equivoche di contrasto alla violenza maschile.
Ci siamo sempre schierate perché in città ci fossero più spazi per le
donne e per difendere quelli che esistono e che in vari contesti ci
avrebbero voluto sottrarre.
Per tutte le estromissioni di cui siamo state oggetto nei secoli dei
secoli Crediamo che le donne debbano solo essere risarcite,e non certo
ulteriormente defraudate ; come dire abbiamo un credito da presentare
che qualcuno dovrebbe preoccuparsi di colmare, non certo di
accrescere.
Per tutto questo non siamo disposte a farci portare via ciò che
faticosamente abbiamo costruito negli anni e piacevolmente condiviso
né tantomeno a metterci di buona lena per ripartire da zero.
Siamo determinate a difendere il nostro SPAZIO e la nostra voglia e
tenacia nel difenderlo sarà più forte nella misura in cui sentiremo
che è uno spazio prezioso anche per le altre.
Vi chiediamo per questo sostegno e attenzione.
Vi invitiamo a firmare la petizione che sostiene Atlantide passando
dal Blog http://quelle-che-non-ci-stanno.noblogs.org/, Atlantide
Resiste, http://www.autistici.org/atlantideresiste o dalla pagina facebook
http://www.facebook.com/AtlantideResiste.
E vi aspettiamo all’ASSEMBLEA PUBBLICA che si terrà Mercoledì 9
gennaio alle h.20 nella sala del Baraccano in via Santo Stefano 119.
Clitoristrix Quelle che non ci stanno