Attilio Bertolucci: «Crepuscolo»

48esimo appuntamento con “la cicala del sabato” (*)

Dolcemente muore

il giorno d’inverno,

migra la luna

sul Parma ai colli che imbrunano.

A quest’ora quando su Antognano

passava s’accendeva la lucerna.

Oggi, qualche volto che s’illuminava 

all’improvvisa fiamma è al buio per sempre.

Come indugia il crepuscolo,

crudele o pietoso?

No, è gennaio al declino

e il giorno s’allunga.

[da «Dispense»]

(*) Ricordo che qui, il sabato, regna “cicala”: libraia militante e molto altro, codesta cicala da tempo – tre lustri circa – invia ad amiche/amici per 3 o 4 giorni alla settimana i versi che le piacciono; immaginate che gioia far tardi la sera oppure risvegliarsi al mattino trovando una poesia. Abbiamo raggiunto uno storico accordo: lei sceglie ogni settimana fra le ultime poesie che ha inviato quella da regalare alla “bottega” e io posto. Perciò ci rivediamo qui fra 7 giorni. (db)

Redazione
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